Cronaca
Picchia e rinchiude compagna: condanna nel Basso Salento
Lei gli nega i soldi per l’eroina, lui la minaccia e la malmena, poi sceglie il rito abbreviato

Un uomo di 25 anni residente in un Comune del Basso Salento è stato condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione con rito abbreviato per aver malmenato e rinchiuso la sua ex compagna rea di avergli negato del denaro per comprare la droga.
L’episodio risale al 9 maggio scorso. Secondo quanto denunciato dalla vittima ed appurato dal gup, il 25enne avrebbe convinto la ragazza a tornare a convivere con lui dopo un allontanamento. In questo contesto, le avrebbe imposto di cedergli del denaro, nello specifico 30 euro, con cui lui avrebbe dovuto comprarsi dell’eroina.
Al rifiuto della donna, il 25enne avrebbe reagito minacciando di morte, il figlio di lei ed i suoi famigliari e l’avrebbe poi picchiata con un bastone e rinchiusa in un locale abbandonato, nei pressi della stazione ferroviaria del paese (si rammenta che, a tutela della vittima, viene omessa la località dei fatti).
La donna ha trovato la forza di querelare il 25enne e da qui è partito l’iter giudiziario, nel quale sarebbe emerso che la stessa avrebbe patito soprusi già dal dicembre precedente l’episodio in questione.
Ora il 25enne, che con il rito abbreviato ha potuto beneficiare della riduzione della pena, dovrà decidere se ricorrere in Appello.
Cronaca
10eLotto, colpo da cinquantamila euro
L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 29,9 milioni di euro…

10eLotto: a Taviano colpo da 50mila euro
Puglia a segno con il 10eLotto.
Nell’estrazione di martedì 18 marzo, colpo da 50mila euro andata a Taviano, grazie ad un 9 Oro messo a segno in una tabaccheria di via Corsica.
L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 29,9 milioni di euro, per un totale di 890,2 milioni di euro da inizio 2025.
Cronaca
Dramma a Depressa: 61enne perde la vita in campagna

Drammatico ritrovamento nel pomeriggio di oggi a Depressa: un uomo di 61 anni, Rocco Esposito, ex militare in pensione, ha perso la vita mentre era impegnato in dei lavori in campagna.
L’uomo si era allontanato da casa nella mattinata di oggi attorno alle ore 10, per raggiungere un proprio appezzamento di terreno nell’agro della frazione tricasina.
Nel pomeriggio, non vedendolo rientrare, i familiari hanno fatto scattare l’allarme.
All’arrivo dei soccorsi sul posto, purtroppo, non c’era più nulla da fare. Il 62enne avrebbe perso la vita mentre conduceva un trattore.
Hanno raggiunto della tragedia i carabinieri della Compagnia di Tricase, i vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase, ed un’auto medica del 118, il cui personale non ha potuto che constatare il decesso.
Cronaca
Lavoratori in nero al ristorante, sanzioni salate
Ispezione in due ristoranti della provincia, sospensioni dalle attività imprenditoriali e sanzioni amministrative

I Finanzieri della Sezione Operativa Navale di Otranto hanno avviato una serie di controlli finalizzati al contrasto del lavoro sommerso e alla verifica del rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.
Un’ispezione durante la giornata dedicata alla Festa delle Donne delle Fiamme Gialle a due ristoranti nella provincia di Lecce ha consentito di identificare venti lavoratori alle dipendenze della società ispezionata, accertando che dieci di loro erano di fatto assunti in nero.
A seguito delle irregolarità riscontrate, è stata avanzata la proposta di sospensione dell’attività imprenditoriale in quanto il personale irregolare superava il 10% della forza lavoro regolarmente assunta.
Il datore di lavoro, inoltre, risulta responsabile di violazioni amministrative che oscillano tra un minimo di 19.500 euro e un massimo di 117.000 euro.
Analoga attività di controllo era stata condotta nella ricorrenza di San Valentino nei confronti di un ristoratore.
Anche in tale occasione, i Finanzieri hanno accertato l’impiego di quattro lavoratori assunti in nero che di fatto costituivano la totalità della forza lavoro presente.
Oltre alla proposta di sospensione dall’attività imprenditoriale, sono state contestate all’imprenditore sanzioni amministrative che oscillano tra un minimo di 7.800 euro e un massimo di 46.800 euro.
L’operazione rientra in un più ampio piano di controlli avviato dalla Guardia di Finanza in quanto il sommerso pregiudica gli equilibri economici e finanziari del Paese, essendo orientato alla riduzione illegale dei costi di “struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri.
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