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Corsano

Tiggiano, viola i domiciliari e l’arrestano

Nel corso di un servizio perlustrativo, transitando nel centro abitato del comune salentino hanno notato una persona…

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A Tiggiano, i Carabinieri di Corsano hanno tratto in arresto, per violazione degli obblighi della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, Bleve Davide, cl. 1972.


Nel corso di un servizio perlustrativo, transitando nel centro abitato del comune salentino hanno notato una persona, riconosciuta appunto nel predetto, che camminava furtivamente e a passo svelto come volesse sottrarsi alla vista dei Carabinieri.

E’ stato sorpreso quindi in violazione dell’obbligo di non uscire dal comune di Corsano, Uuna volta fermato è stato controllato accuratamente dai militari. Al termine degli accertamenti, è stato  quindi arrestato e accompaganato presso la Casa Circondariale  di Lecce, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Alessano

“Qui non c’è lavoro”, il Festival a Taurisano, Tricase, Casarano e “Terra di Leuca”

Tra le iniziative previste per coinvolgere la popolazione, vi è “Next Stop Job”, una serie di momenti di orientamento itineranti a bordo di un camper

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In partenza “Qui non c’è lavoro Festival del Lavoro del Sud Salento, in programma dal 5 al 7 ottobre nei Comuni di Taurisano, Tricase e dell’Unione dei Comuni “Terra di Leuca”. Sarà un palcoscenico dedicato al lavoro e alle politiche attive per la promozione dell’occupazione. Questo evento rappresenta un’importante opportunità di incontro tra la comunità, gli operatori del settore, le imprese e le istituzioni, grazie a un vasto programma di eventi, visite guidate aziendali e laboratori. È coordinato dal Consorzio Mestieri Puglia e dall’Ambito territoriale di Lecce di ARPAL Puglia, in collaborazione con numerosi partner locali, tra le proposte presentate dai Comuni organizzatori nell’ambito dell’avviso della Regione Puglia “Punti Cardinali. Punti di orientamento per la formazione e il lavoro”.

Tra le iniziative previste per coinvolgere la popolazione, vi è “Next Stop Job”, una serie di momenti di orientamento itineranti a bordo di un camper che farà tappa nei vari centri. Giovani e adulti avranno l’opportunità di interagire con consulenti ed esperti, artigiani, commercianti e altri professionisti del luogo. Il festival è accompagnato da una campagna di comunicazione sociale in cui 25 “testimonial” speciali ribaltano il detto “Qui non c’è lavoro”.

Questa campagna mira a sfatare il convincimento di molti che li spinge a cercare opportunità altrove anziché investire professionalmente nel proprio territorio, dimostrando che, al contrario, nel Sud Salento il lavoro abbonda. Mercoledì 4 ottobre, presso la Sala Conferenze (2° piano) della sede della Regione Puglia – viale Aldo Moro, Lecce – si terrà la presentazione del programma.

Un’altra iniziativa sul mondo del lavoro si terrà dal 2 al 10 ottobre, presso il Palazzo D’Elia a Casarano – via Pendino 2: “Job to Meet – Happening del lavoro“. Questo evento, parte integrante del progetto “Made in Casarano” nell’ambito dell’avviso “Punti Cardinali” della Regione Puglia, intende offrire l’opportunità di incontrare aziende, ascoltare testimonianze, partecipare a convegni ed assistere a spettacoli. “Job to Meet” è stato concepito con l’obiettivo di creare un ambiente di interazione diretta tra studenti, disoccupati e lavoratori e i professionisti e le aziende dei settori moda, agroalimentare, logistica, commercio, ICT, linguaggi, servizi alle imprese, artigianato e turismo.

Ecco una panoramica delle giornate e delle tematiche previste: • Lunedì 2 ottobre 2023 dalle 14 alle 20 – Settore: Moda • Martedì 3 ottobre 2023 dalle 14 alle 20 – Settore: Agroalimentare • Mercoledì 4 ottobre 2023 dalle 14 alle 20 – Settore: Logistica/Commercio • Giovedì 5 ottobre 2023 dalle 14 alle 20 – Settore: Commercio/ICT/Linguaggi • Venerdì 6 ottobre 2023 dalle 14 alle 20 – Settore: Servizi alle imprese (formazione, strumenti, banche) • Sabato 7 ottobre 2023 dalle 8.30 alle 14.30 – Settore: Artigianato/Concerto serale in Piazza San Domenico • Lunedì 9 ottobre 2023 dalle 14 alle 20 – Settore: Mestieri/Competenze per il futuro • Martedì 10 ottobre 2023 dalle 14 alle 20 – Settore: Turismo. Queste giornate saranno strutturate come recruiting day, con workshop sulle suddette tematiche, arricchiti dalla presenza di imprenditori locali, docenti ed esperti del settore.

Per maggiori informazioni, visita il sito www.madeincasarano.it

Per un’azienda di Lecce, leader nel campo della grande distribuzione, si selezionano 35 risorse. Si ricercano addetti ai reparti salumeria, macelleria, pescheria, alla tavola calda, al reparto ortofrutta e 15 scaffalisti e cassieri. Si offre contratto a tempo determinato part time, con possibilità di trasformazione a tempo indeterminato. È possibile leggere i dettagli dell’annuncio nella sezione dedicata al Commercio.

A quest’offerta, si aggiungono quelle presenti nel 39° report delle offerte di lavoro redatto dall’U.O. Coordinamento Servizi per l’Impiego dell’Ambito di Lecce di Arpal Puglia, che conta di 699 offerte di lavoro suddivise in 233 annunci. Nel settore del turismo e della ristorazione sono 80 le posizioni aperte, in buona parte concentrate nell’entroterra (31). Seguono il Capo di Leuca (29), la costa ionica (13) e Lecce e il nord Salento (7).

Importanti anche i numeri nel settore costruzioni (177 posti), nel commercio (76) e nel tessile-abbigliamento-calzaturiero (70). Sono 64 i lavoratori ricercati nel settore pulizie; 40 nel metalmeccanico; 24 in ambito amministrativo-informatico; 35 nelle telecomunicazioni; 35 in quello della riparazione veicoli e trasporti; 9 nell’industria del legno; 64 in agricoltura, agroalimentare e ambiente; 15 nella sanità; 2 nel settore benessere. Cinque annunci per un totale di sette posizioni aperte per persone con disabilità (art.1 L.68/99).

La sezione dedicata alla offerte di tirocinio formativo conta di 18 annunci, tra i quali segnaliamo che il Comune di Leverano offre due opportunità di tirocinio extracurriculare, una in area amministrativa e una in area tecnica.

Diverse sono le opportunità di formazione e lavoro all’estero tramite la Rete Eures

39° REPORT offerte di lavoro Ambito Lecce

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Alessano

Polizia Locale, un corpo unico per la Terra di Leuca

Progetto Italiae: un passo fondamentale verso un Corpo Unico di Polizia Locale dell’Unione. importante laboratorio del “Progetto Italiae” presso il Municipio di Tiggiano, che ha visto la partecipazione attiva dei comandanti e dei responsabili di Polizia Locale degli undici Comuni associati nella Terra di Leuca

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I comandanti e i responsabili degli undici Comuni associati nella Terra di Leuca hanno partecipato, da assoluti protagonisti, al laboratorio del “Progetto Italiae” che si è tenuto presso il Municipio di Tiggiano.

Gli operatori della Polizia Locale, guidati e facilitati dalla squadra di esperti coordinati dal Dipartimento Affari Regionali (DARA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dopo aver analizzato e riflettuto approfonditamente sui punti di debolezza dei singoli uffici, hanno disegnato un cronoprogramma finalizzato dapprima intensificare progressivamente le proprie collaborazione, e, successivamente, a raggiungere ad una vera e propria istituzione di un Corpo Unico di Polizia Locale dell’Unione, in grado offrire con un miglior grado di efficienza i servizi sul territorio che per legge competono ai “vigili urbani”.

È il punto di arrivo di un percorso politico che ha impegnato i Sindaci e il Consiglio dell’Unione dal 2019 e che ha permesso di ottenere un quadro conoscitivo adesso chiaro.

Allo stesso tempo, rappresenta un punto di partenza, un tassello fondamentale per proseguire con lo sviluppo di una forma avanzata di gestione del comandi al servizio alla comunità del Capo di Leuca nei diversi settori che rientrano per legge nella competenza della Polizia Locale.

Erano presenti per i rispettivi Comandi Alessia Verardo (Alessano), Teodoro Maruccia (Castrignano del Capo), Luca Marzo (Corsano), Salvatore di Molfetta (Gagliano del Capo e Specchia), Lucio della Villa (Miggiano), Alberto Mancarella (Montesano Salentino), Giovanni Anastasio (Morciano di Leuca), Giovanni Greguccio (Patù), Agnese Rosafio (Salve), Veronica Verardo (Tiggiano),  oltre al segretario dell’Unione, Davide Bisanti.

I lavori si sono aperti a cura del vicepresidente dell’Unione Giuseppe Maglie e i risultati sono stati presentati a tutti i sindaci dell’Unione, alla presenza del presidente Biagio Raona e del presidente del consiglio Gianvito Rizzini che hanno recepito le indicazioni dei Comandanti e dello Staff Italie, quest’ultimo composto da Antonello Piccucci, Federico Gusmeroli, Alessio Zonca, Riccardo Crosara.

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Alessano

Area Marina Protetta Otranto-Leuca: iter e novità

Le novità sulla futura quarta Area Marina Protetta in Puglia, l’AMP denominata “Capo d’Otranto – Grotte Zinzulusa e Romanelli – Capo di Leuca”, alla cui istituzione si lavora da anni. Sarà tra le più grandi d’Europa con 100 km di costa e 11 comuni coinvolti (Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano e Tricase), per oltre 59mila residenti, una superficie totale superiore a 260 Kmq e circa 100 km di costa. Se ne parlerà sabato 30 settembre presso il CIHEAM Bari sede di Tricase Porto

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Respirare, curarci, illuminarci, spostarci: ogni nostra attività dipende dal mare e tutti dovremmo preoccuparci della sua salute. È una risorsa preziosa di cibo, energia, economia, ma in grave pericolo, perché troppo sfruttato e inquinato.

Bastano pochi dati per capire: oceani e mari contengono il 97% di acqua presente sul Pianeta, forniscono il 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbono il 25% di anidride carbonica. Proteggendo almeno il 30% degli oceani entro il 2030, daremmo loro la possibilità di riprendersi (secondo l’obiettivo 30×30 dell’ONU), ma a oggi solo il 7,68% della superficie marina mondiale è coperta da aree marine protette.

E nel Mar Mediterraneo, il più importante hotspot di biodiversità con 17mila specie marine presenti, ma anche il più impoverito al mondo con il 73% degli stock ittici sovrasfruttati, poco più dell’8% delle acque sono tutelate come aree protette e solo lo 0,04% gode di protezione totale.

L’Adriatico poi, che rappresenta la zona più produttiva per la pesca di tutto il Mediterraneo, nonché un tempo custode di straordinaria ricchezza con 2300 specie di macro-invertebrati, habitat endemici di Posidonia oceanica e coralligeno, banchi di ostriche, grandi cetacei, è ormai seriamente malato a causa di cambiamenti climatici, temperature elevate delle acque, inquinamento (soprattutto plastica), aumento delle specie aliene e metodi di pesca aggressivi.

Le Aree Marine Protette (AMP) rappresentano il miglior strumento per salvare la biodiversità e promuovere lo sviluppo sostenibile degli ecosistemi con benefici ecologici, economici e sociali per le comunità locali.

L’AMP “CAPO D’OTRANTO – GROTTE ZINZULUSA E ROMANELLI – CAPO DI LEUCA”

In Puglia, oltre alle tre esistenti (Isole Tremiti, Torre Guaceto e Porto Cesareo), da anni si lavora all’istituzione di un’area marina protetta lungo lo specchio d’acqua prospiciente l’area del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase.

 Sono 11 comuni interessati: Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano e Tricase; si parla di oltre 59mila residenti, una superficie totale superiore a 260 Km2 e circa 100 km di costa.

L’iter è stato lungo, complesso, con varie battute d’arresto.

È iniziato anni fa con l’individuazione di un’area marina di reperimento, denominata “Capo d’Otranto – Grotte Zinzulusa e Romanelli – Capo di Leuca”.

Numerosi studi scientifici hanno evidenziato che si tratta di uno dei litorali a più alta naturalità dell’intera costa italiana, differente rispetto al resto della Puglia per abbondanza di specie bentoniche e habitat chiave, come le praterie di Posidonia e il Coralligeno, aree elettive di riproduzione, sviluppo e accrescimento per molte specie ittiche.

La legge di bilancio 2018 aveva previsto l’istituzione dell’Area Marina Protetta Capo d’Otranto – Grotte Zinzulusa e Romanelli -Capo di Leuca, ma per poter procedere i Comuni interessati hanno richiesto al Ministero dell’Ambiente e Ispra, suo braccio tecnico, di individuare le varie zone a tutela crescente in cui suddividerla, per sapere cosa fosse possibile fare e cosa no nella futura AMP, in cui ci sono interessi e usi diversi, compresi porti, canali, stabilimenti, luoghi dediti alla pesca.

IL PROGETTO CORISMA

Un importante contributo è stato dato dalla Regione Puglia a partire dal 2021, grazie al Progetto Corisma

(finanziato dal FEAMP-PO 2014-2020 – Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014-2020), acronimo di una progettualità immaginata per ipotizzare, tra quelli possibili, i migliori scenari di conservazione e gestione delle risorse biologiche marine necessari per impattare positivamente sulla sostenibilità della pesca e delle altre attività connesse all’uso del mare nell’area Marino-Costiera Otranto – S. Maria di Leuca.

PENTASSUGLIA: «IL 30 SETTEMBRE I RISULTATI PRELIMINARI»

«Fermo restante la titolarità dei poteri e del processo di istituzione in capo al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica tramite il supporto di ISPRA», sostiene Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, «l’iniziativa messa in piedi dalla Regione insieme ai suoi partner di progetto, il CIHEAM Bari, l’Università del Salento e ARPA Puglia ha il merito e la finalità di supportare il processo istitutivo con un percorso di accompagnamento che possa facilitare tale iter e include una serie di attività a partire dall’animazione territoriale, dalla raccolta e analisi dei dati rilevati anche con indagini sul campo. Coerentemente con le tempistiche della programmazione comunitaria che finanzia il progetto in parola e ne impone la conclusione entro fine anno, la presentazione dei risultati preliminari il 30 settembre testimonia pertanto l’impegno che tutti i partner hanno profuso per la riuscita del progetto».

«GIUSTO EQUILIBRIO FRA LA TUTELA DELL’AMBIENTE E SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO DEL TERRITORIO»

Massimo Zuccaro,amministratore scientifico del CIHEAM Bari

Gli habitat della costituenda AMP Otranto-Leuca, estremamente sensibili ai cambiamenti climatici e alle crescenti pressioni antropiche, necessitano di urgenti misure di protezione e gestione sostenibile.

«Con il progetto Corisma abbiamo svolto una dettagliata indagine sul campo, intervistando 600 operatori, tra cui pescatori professionali e ricreativi, gestori di stabilimenti balneari, rappresentanti di associazioni, centri diving, operatori della ristorazione e accoglienza turistica, referenti delle 11 municipalità», racconta Massimo Zuccaro, amministratore scientifico del CIHEAM Bari (iamb.it) e coordinatore del progetto CORISMA, «che ci ha restituito un’immagine chiara dei bisogni, delle aspettative e delle priorità espresse dalle comunità costiere tra Otranto e Leuca. L’AMP dovrà fare sintesi delle diverse esigenze e trovare il giusto equilibrio fra la tutela dell’ambiente e sviluppo socio-economico del territorio».

ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE

All’interno dell’area ricadono inoltre due ZSC (zone speciali di conservazione): il Posidonieto Capo San GregorioPunta Ristola e quello Costa Otranto – Santa Maria di Leuca, con un’estesa falesia ricca di cavità, incisioni, insenature e grotte (oltre 70 tra sommerse ed emerse).

Stefano Piraino, professore di Zoologia dell’Università del Salento

«L’Adriatico è un mare dentro al mare», afferma Stefano Piraino, Prof. di Zoologia dell’Università del Salento, «se il Mediterraneo è uno degli ambienti più fragili e peculiari del nostro pianeta oceano, l’Adriatico lo è ancora di più. Il profilo costiero del bacino, la geomorfologia dei suoi fondali e l’ingente e costante afflusso di acque dolci ricche di nutrienti determinano un continuo apporto di elementi nutritivi, che promuovono elevata produttività. Il Canale di Otranto, dove sarà istituita la futura AMP, è un crocevia biogeografico con una biodiversità tra le più alte in assoluto, sia per numero di specie che per complessità e resilienza delle reti trofiche, raccogliendo elementi faunistici e floristici tipici dei mari Adriatico, Ionio ed Egeo. Queste specie trovano rifugio in habitat marini di grandissimo pregio naturalistico, come il Coralligeno, le grotte sommerse e le praterie di fanerogame marine. La salvaguardia di questi ambienti è fondamentale per garantire la gestione sostenibile delle risorse marine e lo sviluppo socio-economico delle comunità costiere”.

Nicola Ungaro, direttore del Centro Regionale Mare di Arpa Puglia (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente, www.arpa.puglia.it) sottolinea la necessità di promuovere una convivenza armoniosa con questi preziosi ecosistemi, poiché la loro salute incide direttamente sulla nostra sopravvivenza: «Politiche di conservazione e attività antropiche, come la pesca e il turismo balneare, devono trovare un equilibrio virtuoso, al fine di consentire la tutela degli ecosistemi marini sensibili, nonché lo sfruttamento sostenibile delle risorse ittiche, che sono attualmente soggette a una forte pressione di pesca. La qualità dell’ambiente marino incide sulla salubrità delle sue risorse, e dunque, nel concetto di “one health” anche sulla salute dell’uomo. In questa ottica è fondamentale il ruolo dell’ARPA, con specifici monitoraggi che realizza ordinariamente. Per esempio, per garantire la salute dei bagnanti ogni anno le acque di balneazione sono sottoposte a controlli periodici e siamo contenti che per il terzo anno la Puglia è prima in Italia per la qualità delle acque balneabili. Cinque anni fa abbiamo fortemente voluto realizzare il Centro Regionale Mare, perché il mare fosse al centro delle strategie ambientali, sia attraverso monitoraggi in campo, sia esprimendo pareri e formulando prescrizioni, così da “spingere” imprese e operatori a fare sempre meglio, a presentare progetti e realizzare impianti realmente sostenibili».

UNA GRANDE OPPORTUNITÀ

L’Area Marina Protetta costituisce una grande opportunità non solo per la conservazione degli habitat naturali, ma anche per la sperimentazione di forme green e blue di fruizione del territorio, per la diffusione di conoscenze e tutela di antichi mestieri e tradizioni. Inoltre, in sinergia con le comunità locali, porta negli anni allo sviluppo di nuove attività economiche sostenibili (turismo subacqueo, enogastronomico, pescaturismo), alla valorizzazione della piccola pesca costiera, allo sviluppo dell’intera fascia costiera (mobilità sostenibile, creazione di opportunità in rete con i parchi terrestri).

come accaduto nelle altre tre AMP pugliesi che ne daranno testimonianza sabato 30 settembre, dalle ore 19, presso la sede di Tricase Porto del CIHEAM Bari, in occasione del BlueLandDay 2023che ha come tema “L’Area Marina Protetta: un’occasione di crescita e tutela del territorio tra Otranto e Leuca”.

IL CIHEAM BARI

È nato nel 1962, è la struttura operativa italiana del CIHEAM, organizzazione intergovernativa che lavora per migliorare l’agricoltura e la pesca sostenibili, garantire la sicurezza alimentare e nutrizionale e lo sviluppo dei territori rurali e costieri. È un centro di formazione postuniversitaria, ricerca scientifica applicata e progettazione di interventi in partenariato sul territorio nell’ambito dei programmi di ricerca e cooperazione sui temi della sicurezza alimentare, gestione integrata delle aree costiere, sostenibilità delle attività di pesca, acquacoltura sostenibile, valorizzazione del patrimonio delle comunità costiere. Dal 2015 ha istituito la sede di Tricase, dove si realizzano iniziative di cooperazione, ricerca e formazione nel settore dello sviluppo costiero mediterraneo sostenibile e del monitoraggio e tutela della biodiversità.

 

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