Connect with us

Appuntamenti

Gli scatti di Karina Kiczek a Corsano

Sabato 4 febbraio al Lug – Centro Culturale ex Macello il vernissage della mostra fotografica “Rami” dell’artista polacca che racconta la residenza artistica “Danzare la Terra”

Pubblicato

il

L’associazione culturale Tarantarte ospita il vernissage della mostra fotografica Rami dell’artista polacca Karina Kiczek.


Appuntamento sabato 4 febbraio (ore 19 – ingresso libero con tessera associativa – info 3277016681), nel Lug – Centro Culturale ex Macello in via Campo la donna a Corsano, La serata accoglierà anche i visual a cura di Moti Moto (Contrabbando Speranza) e le selezioni musicali in vinile di Raut Palma.


Com’è ballare e fotografare allo stesso tempo?


Com’è essere così vicini?


Far parte di un gruppo, come un corpo danzante?


Le fotografie sono state scattate da Karina Kiczek durante la ventunesima edizione di “Danzare la terra“, residenza curata da Maristella Martella, direttrice artistica della compagnia Tarantarte, che nell’agosto 2022 ha proposto a Corsano cinque giorni di stage dedicati allo studio delle danze rituali del sud Italia.

«Braccia, mani, capelli sono spesso in primo piano. In secondo piano, invece, si trovano volti e figure distinte. È così, come ho vissuto la residenza dal mio posto di ballerina», racconta Karina Kiczek, «eravamo un gruppo di persone che si stavano appena conoscendo. Ognuno con la sua storia, eppure sconosciuta agli altri. Giornate calde. Le pareti nere del teatro. Luce dalle finestre sopra le nostre teste. Spalle nude. Piedi nudi. Il tenero tocco dei ramoscelli e foglie di eucalipto sulle spalle», continua, «sento il tatto della ballerina dietro di me e lo passo alla ballerina davanti a me. Trasmettiamo affetto tenero con un semplice gesto. Con attenzione e concentrazione, guardiamo nell’altro essere, in ciò che non è “io”. Nella performance finale, i ramoscelli sono diventati elementi di conduzione del tocco, mentre rami e bastoni sono diventati simboli e totem. Alla luce caravaggesca, le braccia e i rami brillano. Vivono. Sorprendentemente – in polacco, la parola “ramię” (italiano “braccio”) suona simile all’italiano “il ramo” (polacco “gałąź”)».

Nata a Cracovia nel 1977, Karina Kiczek è laureata in arte all’Università Pedagogica di Cracovia e diplomata in fotografia con Halina Cader.


Dal 1997 viene spesso in Salento.


Fotografa, pittrice e realizzatrice di progetti multimediali, dal 2005 lavora come fotografa di eventi e insegnante di arte e fotografia in varie scuole e centri culturali.


Partecipa a mostre e progetti artistici in Polonia ed all’estero.

Danzare la terra è un’occasione di interazione con la cultura locale, un’esperienza umana e artistica per i partecipanti della residenza, a contatto con i luoghi e la gente che li abita.


«Quest’anno Tarantarte ha scelto di portare la danza in paese, nelle campagne e nell’anfiteatro comunale di Corsano attivando un’interazione tra luogo, performance e pubblico», sottolinea Maristella Martella, «ogni volta la residenza danzare la terra è una avventura emozionante e imprevedibile ma quella appena passata ci ha veramente sorpreso. Abbiamo scelto di usare in scena i rami dei nostri eucalipti che hanno resistito alla furia della tromba d’aria del 2018, il primo anno per Tarantarte di gestione dello spazio culturale LUG Ex Macello e i rami secchi degli alberi di ulivo che abbiamo raccolto danzando nelle compagne di Corsano. La danza site-specific porta a fare un’esperienza nuova dello spazio naturale e architettonico, trasformandolo, contraddicendo le convenzioni che ne regolano l’uso per esplorare modi alternativi di abitarlo. Il luogo condiziona la danza e la cambia profondamente. Dal radicamento della danza popolare attraverso lo spazio, abbiamo sperimentato la nostra potenzialità creativa».


Appuntamenti

Democrazia e crisi ecologica a Tricase

Sabato 25 (dalle 10,30) a Palazzo Gallone. L’iniziativa è promossa da Associazione Marina Serra, cooperativa sociale Terrarossa, Coppula Tisa ODV e Tricasémia con il patrocinio del Comune di Tricase

Pubblicato

il

Democrazia e crisi ecologica: se ne parla col sociologo Marco Deriu a Palazzo Gallone.

Sabato 25 marzo il sociologo presenterà il suo ultimo lavoro “Rigenerazione per una democrazia capace di futuro” per capire con quale idea e forma di democrazia ci prepariamo a raccogliere la sfida della crisi ecologica.

Con il suo libro Marco Deriu fa breccia nel cuore di questioni improcrastinabili e dibattute quotidianamente.

Di fronte al moltiplicarsi delle emergenze ecologiche, climatiche e sanitarie il progetto democratico sarà capace di rinnovarsi o è destinato ad aggiungersi alle specie in via di estinzione?

Il dibattito è aperto chiunque voglia comprendere come l’urgente rigenerazione ecologica é strettamente legata al superamento nel mondo di una crisi della democrazia.
Il sociologo presenterà il suo ultimo lavoro sabato 25 marzo alle ore 10,30 presso la sala del Trono di Palazzo Gallone.

L’incontro, gratuito, è aperto a tutti, e si pone come un punto di partenza per ripensare il paradigma del vivere quotidiano a cui tutti i cittadini attivi e responsabili sono chiamati a contribuire.

L’iniziativa è promossa da Associazione Marina Serra, cooperativa sociale Terrarossa, Coppula Tisa ODV e Tricasémia con il patrocinio del Comune di Tricase.

MARCO DERIU

Professore Associato in “Sociologia dei processi culturali e comunicativi” presso il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma

Docente di “Sociologia dei processi culturali e comunicativi” nel Corso di Laurea Comunicazione e media contemporanei per le industrie creative e nel Corso di Laurea di Studi Filosofici.

Docente di “Sociologia della comunicazione politica” e “Comunicazione e pubblicità sociale” nel Corso di Laurea Magistrale in Giornalismo, cultura editoriale, comunicazione ambientale e multimediale. Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Giornalismo, cultura editoriale, comunicazione ambientale e multimediale.

Rigenerazione per una democrazia capace di futuro

Di fronte al moltiplicarsi delle emergenze ecologiche, climatiche e sanitarie il progetto democratico sarà capace di rinnovarsi o è destinato ad aggiungersi alle specie in via di estinzione?

Fino a oggi le comunità democratiche non si sono mai pensate veramente nel loro ineludibile radicamento ecologico; le istituzioni politiche sono state concepite per massimizzare il consumo di risorse ed energia a fronte di un ambiente concepito in termini di sovranità territoriale e non come fondamento e contesto della politica.

Marco Deriu ci propone le basi per un ripensamento della cultura democratica, sostenendo una rigenerazione delle relazioni fondamentali: quelle tra differenti soggettività sessuali, tra generazioni passate presenti e future, tra differenti popoli e società, tra esseri umani e altre specie animali e vegetali.

La questione, quindi, non è se la democrazia sarà in grado o meno di affrontare il cambiamento climatico e la più ampia crisi ecologica, bensì con quale idea e forma di democrazia ci prepariamo a raccogliere questa sfida.

Continua a Leggere

Appuntamenti

“I disegni poetici a scuola” in Lombardia. Ma di mezzo c’è…  il Salento

Venerdì 24 marzo l’inaugurazionedel progetto di Poesia Verbo Visiva promosso e realizzato dalla professoressa, filologa e scrittrice Emanuela Magellano, originaria di Matino ed oggi docente nel Comasco. Esposta anche una piccola collezione del Macma di Matino 

Pubblicato

il

Dal Salento sino in Lombardia per esportare i disegni poetici del MacMa, il Museo d’arte contemporanea di Matino.

Si inaugurerà venerdì 24 marzo il progetto di Poesia Verbo Visiva, promosso e curato dalla professoressa Emanuela Magellano, originaria di Matino e docente presso l’Istituto Comprensivo “Della Porta” di Porlezza.

Per l’occasione verrà esposta una piccola collezione del Macma di Matino proprio lì, dove scorre il Lago Ceresio.

I disegni poetici a scuola” nel comune lombardo parlano di Poesia Verbo Visiva, la neoavanguardia accolta con favore dagli allievi e dal dirigente scolastico, Domenico Gianfrancesco.

La Magellano, dopo il successo dello scorso anno presso la Pro Cantù e diverse altre mostre, ripropone dunque nella scuola di Porlezza il suo progetto e lo fa nel giorno del suo compleanno: «Tutto è arte e l’arte contemporanea è anche a scuola. Sono felice e ringrazio il mio dirigente per aver permesso e creduto in questo progetto ambizioso che non è solo arte, ma è anche scrittura ed un pezzetto di Salento».

La docente salentina che è anche filologa e scrittrice, nel 2014 ha pubblicato “I di-segni poetici del MacMa” libro d’arte e di storia contemporanea con il quale ha individuato proprio il Museo d’arte contemporanea di Matino e la sua imponente collezione, come soggetto per il suo lavoro editoriale.

Un lavoro che ha proposto “nuovi autori coinvolti nell’arte verbo visiva, alcuni già affermati come Silvia Capiluppi, Tiziana Pertoso, Ornella Cucci, altri in via di affermazione, sperimentatori tutti delle varie poetiche verbo visuali. Queste esperienze, espresse in un linguaggio enigmatico esprimono l’arte intrinseca nelle occasioni e nelle azioni più comuni. Tanta creativa vitalità pulsa nell’ambiente matinese, luogo ameno di un’arte indiscussa».

Il MacMa Museo Arte Contemporanea di Matino è un Polo di produzione artistica, culturale e ricerca, dedicato all’arte contemporanea, luogo di esposizione e sperimentazione, promotore di numerose e multidisciplinari attività.

Il museo ospita una collezione permanente di Poesia Verbo-Visiva italiana dagli anni ‘60 ad oggi, rappresentativa delle diverse tendenze di questa neoavanguardia. I percorsi fruibili sono sempre dinamici e sperimentali: poesia visiva, sonora, nuova scrittura, poesia visuale, mail art.

Un’ala del Museo, inoltre, è dedicata al pittore matinese Luigi Gabrieli, talentuoso innovatore e rinnovatore.

Sede del Museo è il Palazzo Marchesale “Del Tufo” di Matino.

 

Continua a Leggere

Appuntamenti

Le reti sociali. Come uscire dalla gabbia

Contro ogni tipo di violenza e abuso perpetrato sulle donne di ogni età, etnia, religione: all’Auditorium del Liceo Vallone di Galatina, domattina dalle 9

Pubblicato

il

Come uscire dalla gabbia: per educare un bambino ci vuole un villaggio, per educare i cittadini del mondo ci vogliono…

Si svolgerà domani, con inizio alle ore 9, presso l’Auditorium del Liceo “Vallone” di Galatina, la tappa salentina della staffetta convegnistica organizzata dalla FNP Cisl Puglia contro ogni tipo di violenza e abuso perpetrato sulle donne di ogni età, etnia, religione.

Quattro i terreni culturali su cui si è inteso affrontare il problema da ogni angolatura: la Scuola, l’Associazionismo, la Giurisprudenza e le Reti Sociali, appunto.

Se, come recita un proverbio indiano, per educare un bambino ci vuole un villaggio, ecco allora che per educare i cittadini del mondo ci vogliono attenzione, cura, formazione. Questo impegno costante deve essere rivolto soprattutto ai giovani delle nostre scuole poiché saranno loro i fautori di una nuova visione della società futura.

È con questi intenti che è stato organizzato l’appuntamento salentino da Cisl Lecce ed Fnp Cisl Lecce in collaborazione con Cisl Puglia, Fnp Cisl Puglia, Anteas Puglia, Coordinamento delle Politiche di Genere Cisl Puglia, Cisl Scuola Lecce, Comune di Galatina, Associazione ‘Galatina Letteraria’ e Liceo ‘A. Vallone’ di Galatina.

Ai saluti istituzionali (Fabio Vergine, sindaco di Galatina; Patrizia De Pascalis, vice presidente dell’Associazione Galatina Letteraria; Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce; Camilla Palombini, assessore alle Politiche Sociali di Galatina; Cosimo Esposito, direttore del Distretto Socio Sanitario di Galatina; Anna Maria Congedo, consigliera delegata alle pari Opportunità di Galatina; Ada Chirizzi, Segretario Generale della Cisl di Lecce; Filippo Turi, Segretario Generale Regionale di FNP Cisl Puglia; Antonio Zippo, Segretario Generale FNP Cisl di Lecce), seguiranno gli interventi di: Sabrina Greco, responsabile del Coordinamento Donne della Cisl di Lecce; Paola Gabrieli, del Centro AntiViolenza Malala Yousafzai di Galatina; Angela Venneri, dirigente scolastica del Liceo “Vallone” di Galatina; Eliana Martella, dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Galatina; Serenella Molendini, consigliera di parità nazionale. Il dibattito sarà moderato da Lucia Ieronimo, Segretaria Territoriale della FNP Cisl di Lecce.

Le conclusioni saranno affidate ad Antonio Castellucci, Segretario Generale Cisl Puglia.

Nel corso dell’incontro sarà illustrato il report sui servizi di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne e sui minori programmati dagli Ambiti Sociali Territoriali e gli investimenti relativi al triennio 2022-2024.

L’evento sarà animato da una ‘Lettura Drammatizzata’, a cura degli studenti della Compagnia del Vallone e da Intermezzi Musicali a cura della band d’Istituto I fuoriclasse.

Il convegno sarà trasmesso in diretta streaming sul Canale YouTube di Cisl Lecce.

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus