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Cronaca

Salento tra natura, bellezza e immondizia

Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di un turista che, visitato uno dei luoghi più affascinanti del Salento, il belvedere che dalla collina di Tiggiano scorge dopo Castro…

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Si parla tanto di Salento e turismo negli ultimi anni e tanto è stato fatto in termini di “cura del turista”, di crescita nell’accoglienza, di ospitalità impeccabile, ma anche di prezzi alle stelle per tuguri in affitto, di disservizi legati all’improvvisazione e dell’immondizia che, in alcuni casi, regna sovrana in alcuni contesti.


Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di un turista che, visitato uno dei luoghi più affascinanti del Salento, il belvedere che dalla collina di Tiggiano scorge dopo Castro, Santa Cesarea, l’approdo di Enea, Porto Badisco, Otranto ed il faro di punta Palascia, dove campeggia una poesia della maestra Effina Cazzato scolpita nel ferro in un rigoroso dialetto salentino, divenuta un simulacro alla salentinità che racconta ai più, come lo scorrere del tempo non abbia scalfito le genti del Salento e come conservino, nonostante tutto, la cura e l’amore per la propria terra; il turista, dicevo, rimprovera la poca cura e attenzione che noi salentini, o anche turisti per caso, spesso abbiamo.




Quel luogo, dopo alcuni lavori realizzati qualche tempo fa, che hanno messo in sicurezza e sistemato alcune panchine per godere il panorama, si presenta così.

La domanda che ci pone e che rigiro è la seguente: “Come si può non avere un animo nobile dove la natura offre tanta bellezza? Perché ognuno di noi non si assume le proprie responsabilità e dopo aver “goduto e mangiato” non si porta via l’immondizia, lasciando il luogo pulito come lo ha trovato? Perché dopo aver sistemato la piazzola non si passa costantemente a controllare e pulire quello che alcuni zozzoni hanno lasciato a futura memoria? Perché non installare delle telecamere per far osservare regole non scritte ma sacrosante?”.


liz@ilgallo.it


Cronaca

Esplore boiler, muore idrulico

Incidente sul lavoro. Ha perso la vita Fernando Coletta, 62 anni, di Racale

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Un’altra morte sul lavoro funesta il Salento.

L’incidente questa volta è costato la vita a caro a Fernando Coletta, idraulico, 62 anni, di Racale.

Stava eseguendo lavori sull’impianto di riscaldamento dell’acqua in una casa di campagna di Gallipoli. Secondo le prime ricostruzioni, durante i lavori sarebbe esplosa una vasca di espansione dell’autoclave.

La pressione eccessivamente alta ha portato alla deflagrazione che ha investito e ucciso l’uomo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e gli ispettori dello Spesal.

«SIAMO IN PIENA EMERGENZA SICUREZZA SUL LAVORO».

Donato Congedo, Segretario Territoriale della Cisl di Lecce e Presidente del Comitato Consultivo Provinciale Inail non usa giri di parole: «In provincia di Lecce possiamo sostenere in maniera definitiva che ci si trovi dinanzi ad una vera e propria emergenza. Non si tratta di impressioni proferite sull’orlo emozionale di una vicenda tragica bensì l’analisi dei numeri. Sono i numeri che parlano chiaro e che devono assolutamente preoccupare tutti».

Congedo poi snocciola i dati: «Si pensi che le denunce di infortunio sono passate in Puglia da 17.995 del periodo gennaio-agosto 2023 a 18.158 dello stesso arco temporale nel 2024. Nella provincia di Lecce per il periodo in questione si è passati da 2880 casi a 2969, con un’incidenza particolarmente significativa nelle fasce di età: 55-59 anni e 60-64 anni. L’analisi della numerosità degli infortuni aggiornata mensilmente nelle tavole dell’Inail, ci dice anche che mentre in Puglia sono diminuiti gli incidenti con esito mortale nel periodo gennaio-agosto passando da 48 a 43 tra il 2023 e il 2024, in Provincia di Lecce si è tristemente andati in controtendenza registrando un aumento dei casi da 8 a 10. In sensibile aumento sono anche le malattie professionali contratte».

«Insomma», tira le somme, «abbiamo tutti gli elementi per lanciare un allarme forte al territorio. Non si può più rimanere inerti. Auspichiamo che il Prefetto di Lecce, appena insediatosi, convochi l’Osservatorio Provinciale per la Sicurezza sul Lavoro per mettere al centro di iniziative congiunte questo dramma che deve trovare una soluzione non più procrastinabile».

«A pochissime ore di distanza dal messaggio lanciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, quando le parole del Capo dello Stato hanno definito in maniera inequivocabile la sicurezza sul lavoro come una priorità permanente della Repubblica Italiana», conclude Donato Congedo, «il Salento piange ancora una volta l’ennesima vittima sul lavoro. Un idraulico di 62 anni uscito da casa in mattinata come tutti i lavoratori, per portare a casa un salario dignitoso per sé e per la propria famiglia, non ha fatto più ritorno dai suoi cari. Una tragedia alla quale non ci si può e non ci si deve abituare».

 

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Cronaca

Corsano: funerale del sindaco rinviato, si farà l’autopsia

Biagio Raona colto da infarto a mezzanotte, ieri mattina è stato in pronto soccorso a Tricase da dove, dimesso, è stato rimandato a casa. Aperta inchiesta e disposto esame autoptico

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Funerali rinviati a data da destinarsi: sarà necessario effettuare l’autopsia.

È quanto si apprende da Corsano, da questa notte orfana del suo sindaco.

Biagio Raona, colpito da infarto intorno a mezzanotte, a quanto è dato sapere, ieri mattina si sarebbe recato in pronto soccorso, all’ospedale di Tricase, da dove sarebbe stato dimesso e rimandato a casa.

Per questo è stata aperta un’inchiesta per accettare tutto quanto avvenuto e disposto l’esame autoptico.

Sospesa la camera ardente, in corso di svolgimento presso il municipio di Corsano, e rinviate le esequie, in un primo momento in programma per domani pomeriggio.

 

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Cronaca

Incidente in bici a Milano: grave 35enne di Lucugnano

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È apprensione a Lucugnano, frazione di Tricase, per le sorti di un giovane del posto rimasto coinvolto in un gravissimo incidente.

Un sinistro verificatosi lo scorso venerdì sera a Milano (città dove il malcapitato 35enne vive da tempo) in via Soperga, non lontano dalla stazione centrale.

Il giovane è rimasto coinvolto in uno scontro mentre era a bordo di una bicicletta. Durante la marcia ha violentemente impattato la portiera di un’auto, apertasi improvvisamente sul suo percorso.

Gravissime le ferite riportate. Secondo quanto racconta Milano Today, il 35enne è stato soccorso dagli equipaggi di un’ambulanza e di un’auto medica, per poi essere trasportato all’ospedale San Carlo in codice rosso.

È ora nelle mani del personale sanitario, sotto costante monitoraggio, dopo aver superato le ore più critiche: quelle immediatamente seguenti il misfatto.

Sempre secondo la stampa locale, l’uomo a bordo dell’auto con cui è avvenuto l’impatto, una Citroen C3, avrebbe dichiarato di non aver visto la bicicletta sopraggiungere nello specchietto, al momento di aprire la portiera.

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