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Lecce

Lecce: il 1° maggio giornata di festa speciale per lavoratori e volontari del progetto Div.ergo

Festa del lavoro a Div.ergo, domenica 1° maggio 2011. Presso il laboratorio creativo Div.ergo, in corso Vittorio Emanuele II, 36 a Lecce, i dieci giovani impegnati

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Festa del lavoro a Div.ergo, domenica 1° maggio 2011. Presso il laboratorio creativo Div.ergo, in corso Vittorio Emanuele II, 36 a Lecce, i dieci giovani impegnati quotidianamente nella produzione e decorazione di oggetti artigianali celebreranno per la prima volta il 1° maggio come festa che li riguarda in prima persona, in quanto, appunto, lavoratori. Dieci giovani con handicap che con impegno, costanza e passione operano e mettono a frutto le loro abilità, affidandosi alla cura di altri sulle loro disabilità, su ciò in cui sono meno capaci. Il titolo della giornata nasce dall’idea che il lavoro non sia guadagno a tutti i costi, né solo fatica, retribuzione e soddisfazione privata, ma sia occasione di costruzione del bene comune, del progresso sociale oltre che economico, di promozione dei diritti di ciascuno.


Per un giorno, dunque, niente attrezzi né utensili tra le mani per i dieci lavoratori e i volontari che li affiancano, ma spazio all’incontro con cittadini e turisti, al dialogo, alla festa e al gusto di stare insieme, al racconto e alla riflessione sul tema del lavoro. Lavoro e handicap. Due parole che, nonostante anni di battaglie e leggi storiche sull’handicap, come la 104/92 e 68/99, faticano ancora oggi ad essere associate. Per questa ragione, giovani diversamente abili che festeggiano la propria condizione di lavoratori, nella città di Lecce sono una testimonianza, un segno e una speranza che divenga effettivo l’art. 4 della nostra Costituzione: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.

La giornata di festeggiamenti prevede spunti di riflessione culturale sul tema del lavoro con contributi multimediali (proiezioni di video e interviste, brani musicali) e testi, per guardare il lavoro da prospettive diverse. La mattinata del 1° maggio a Div.ergo vedrà dalle ore 10.30 la presenza del Sindaco di Lecce, Paolo Perrone e di un rappresentante del CSV Salento, che per l’occasione offriranno, da artigiano, le proprie mani, “provandosi” nella produzione di un oggetto artigianale, guidati e affiancati dai lavoratori diversamente abili.


Attualità

Visite mediche: niente rimborso, l’Asl fa marcia indietro

L’Azienda sanitaria leccese ritira il modulo da lei stessa adottato per visite ed esami effettuati in regime intra moenia o presso specialisti o strutture private vista l’impossibilità del servizio presso le strutture pubbliche. Paolo Pagliaro: «Una follia»!

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Dietrofront dell’Asl Lecce sui rimborsi per visite mediche ed esami diagnostici urgenti, eseguiti privatamente dagli utenti che non hanno potuto ottenere la prenotazione al Cup nei tempi previsti.

È la conseguenza di un provvedimento adottato dall’Azienda sanitaria leccese con cui è stato disposto il ritiro del modulo per la richiesta di rimborso, “nelle more di una definizione maggiormente dettagliata del contenuto e dell’operatività del percorso aziendale ivi prospettato”. Tradotto dal politichese: in attesa di nuove disposizioni e quindi lasciamo passare un po’ di tempo poi si vedrà, magari, intanto si dimenticano.

La definizione più azzeccata probabilmente è quella del consigliere regionale Paolo Pagliaro: una «follia!», fermo restando che deve essere garantito a tutti il diritto alle cure.

Paolo Pagliaro

«Ci lascia sconcertati il dietrofront dell’Asl Lecce», fa sapere con una nota il capogruppo de La Puglia Domani, «quello che è un diritto finora negato, e che noi avevamo sollecitato con un’ispezione al Cup dell’ex ospedale Vito Fazzi due settimane fa, era stato finalmente riconosciuto dalla Direzione dell’azienda sanitaria locale di Lecce, che con nota del 24 aprile scorso aveva disposto l’adozione di un modulo da distribuire agli utenti, per la richiesta di rimborso in caso di visite ed esami effettuati in regime intra moenia o presso specialisti o strutture private, da consegnare agli uffici del direttore del distretto sociosanitario di residenza. Incredibilmente, a distanza di due settimane, è stato disposto il ritiro del modulo dagli sportelli Cup».

«Un provvedimento», continua Pagliaro, «di cui chiediamo la immediata revoca da parte della Direzione Asl, perché sia garantito il diritto alle cure finora negato. Non riuscendo a prenotare visite ed esami nelle strutture sanitarie pubbliche o convenzionate a causa di agende sature e tempi di attesa insostenibili, e non potendo permettersi visite ed esami a pagamento, molti cittadini avevano infatti rinunciato a curarsi. Con la nostra azione, abbiamo invece chiesto che la Asl di Lecce e tutte le Asl pugliesi rispettassero le disposizioni di legge del Piano nazionale di governo delle liste d’attesa».

«Chiediamo dunque», conclude Paolo Pagliaro, «che il modulo sia subito rimesso a disposizione degli utenti, e che gli operatori del Cup informino e assistano gli utenti nella richiesta di rimborso alla Asl».

L’auspicio è che l’Asl leccese, anche per l’indignazione dell’opinione pubblica, possa fare un dietrofront al suo… dietrofront! Se non altro per rispettare le disposizioni di legge.

CLICCA QUI PER LEGGERE IL PROCOLLO PER IL RIMBORSO PRIMA ADOTTATO E POI RIPUDIATO DALL’ASL LECCE

La nota che ne annuncia il ritiro

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Attualità

«Ricordiamo Moro e non tradiamo il suo pensiero»

Commemorazione a Lecce. La presidente del consiglio regionale Loredana Capone: «Con l’autonomia differenziata si tradisce il suo pensiero e il suo operato sui diritti. La sua lezione resta di scottante attualità. Se non si producono servizi uguali per tutti i cittadini da Nord a Sud, a partire dalla scuola e dalla salute, si tradisce il suo pensiero»

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«La lezione di Aldo Moro è di scottante attualità. Se non si producono servizi uguali per tutti i cittadini da Nord a Sud, a partire dalla scuola e dalla salute, si tradisce il suo pensiero».

Così la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, nel suo intervento alla cerimonia di commemorazione a Lecce del grande statista pugliese.

«Tutto ciò che noi abbiamo in questo momento come diritti e libertà deriva dal sacrificio di alcune persone, tra queste c’è proprio Aldo Moro, che si è battuto per noi. I giovani lo devono sapere», aggiunge Capone, «è grazie a lui se nella nostra Costituzione sono stati inseriti i diritti della persona, quelli inviolabili. È grazie a lui se è stato scritto l’articolo 34 della Costituzione che riconosce la funzione pubblica della scuola, perché tutte e tutti devono avere la possibilità di avere un futuro, al di là del luogo e della famiglia in cui si nasce. Perché la cultura e lo studio permettono di realizzare i sogni e di contribuire a migliorare la società. Diritti che soprattutto oggi in Italia devono essere salvaguardati e difesi perché minacciati da chi vuole dividere il Paese. La conseguenza dell’autonomia differenziata sarà proprio questa: creare un’Italia in cui solo alcuni potranno avere servizi eccellenti. E questo purtroppo sarà stabilito dal luogo di nascita».

Sono passati 46 anni dalla morte di Aldo Moro, il politico pugliese che con il suo pensiero e la sua attività politica ha segnato la storia della democrazia in Italia, con la nascita e la redazione della Costituzione.

Anche quest’anno il Consiglio regionale della Puglia, con la Presidente, Loredana Capone, ha celebrato a Lecce il ricordo dello statista di Maglie.

Segno di riconoscimento del suo grande valore da parte della sua terra.

L’evento dal titolo “È tempo del coraggio e della responsabilità” ha visto la partecipazione di numerosi studenti di diverso ordine e grado delle scuole della provincia di Lecce.

La sala consiliare del Palazzo della Provincia era gremita di giovani di ogni età accompagnati dai loro docenti.

Un’atmosfera emozionante in cui è stato raccontato alle studentesse e agli studenti chi era Aldo Moro e cosa ha fatto.

La cerimonia di commemorazione si è svolta prima nell’atrio di Palazzo Adorno, con la deposizione della corona d’alloro ai piedi della statua di Moro da parte della presidente del consiglio regionale, del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva e del sindaco di Lecce Carlo Salvemini, per poi spostarsi a Palazzo dei Celestini.

Erano presenti le autorità civili e militari e moltissimi sindaci a testimoniare il valore attuale del pensiero moroteo.

Alla fine dell’evento istituzioni e studenti hanno sottoscritto un manifesto con il quale si sono impegnati a condividere un percorso comune partendo dalle parole dello statista, ripercorrendo il suo impegno e i suoi valori.

Il suo appello alla nascita di una nuova umanità dove ogni cittadina e cittadino è chiamato a fare la propria parte.

Perché in questo tempo di grandi cambiamenti che descrivono una realtà complessa, con eventi mondiali che stanno sconvolgendo ogni equilibrio e mettono a rischio i valori della democrazia, il pensiero di Moro possono rappresentare un faro per tutte e tutti. Il dialogo costante e costruttivo tra le diverse generazioni, da lui sempre auspicato, deve essere la chiave per la comprensione e la risoluzione dei conflitti sociali.

Così l’impegno a sostenere il manifesto e a divulgare la sua autonomia di pensiero con lo scopo di superare divisioni e creare legami.

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Cronaca

Piazza di spaccio al centro commerciale

Arrestato un uomo di 62 anni. Già destinatario di una misura cautelare nel’0ambito dell’inchiesta “Cinemastore”, questa volta finisce diritto in carcere

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Gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Lecce, con l’ausilio di unità cinofile, hanno tratto in arresto Gianni Solombrino, pregiudicato leccese di 62 anni, colto in flagranza del reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le attività investigative hanno permesso verificare come, nei pressi di un noto centro commerciale della città, vi fosse una fiorente attività di spaccio di stupefacenti, agevolata dal continuo flusso di ragazzi che, lì nei pressi, sostano o si recano per le più svariate motivazioni

Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito, per diverse giornate, servizi di osservazione che hanno confermato i sospetti investigativi.

Così è scattato l’arresto: l’uomo, al suo arrivo nella zona d’interesse, è stato bloccato e perquisito.

Indosso aveva 17 dosi di cocaina e somme di denaro, presumibilmente frutto dello spaccio.

Il lavoro investigativo precedentemente svolto, ha consentito di individuare il domicilio dell’arrestato, abitazione questa ben diversa dalla residenza formale, a Lecce, dove nel tentativo di evitare l’arresto, il 62enne cercava di dirottare i poliziotti.

Nonostante il vano tentativo di depistaggio, dall’ulteriore appartamento (a Merine, frazione di Lizzanello) in cui vive Solombrino sono spuntati fusori una pietra di cocaina per 43 grammi d droga e 14 involucri, sempre di cocaina, per un totale di circa 14 grammi, nascosti in una custodia degli occhiali.

La Squadra Mobile ha sequestrato anche materiale utile al confezionamento.

L’uomo, in precedenza destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere unitamente ad altri 61 co-indagati nell’ambito nell’indagine Cinemastore, a fronte dei gravi indizi di colpevolezza raccolti, che saranno al successivo vaglio della Magistratura competente, è stato tratto in arresto e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria associato presso la Casa circondariale di Lecce.

 

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