News & Salento
Tricase “ripensa” la Zona 167
“Rivitalizzazione degli spazi urbani, miglioramento della dimensione sociale, incremento della qualità urbana”, sono queste le priorità contenute nel “progetto preliminare” che le attività oggetto dell’intervento dovrebbero perseguire.
di Donatella Valente
È ormai una realtà l’apertura dei cantieri che permetteranno di riqualificare la zona 167. Questo è quello che è stato ribadito nel corso dell’incontro pubblico “Apriamo il cantiere della 167” svoltosi nella sala della Parrocchia di S. Antonio alla presenza del neosindaco Antonio Coppola, del gruppo dei progettisti incaricati della realizzazione del progetto e dei cittadini interessati. “Rivitalizzazione degli spazi urbani, miglioramento della dimensione sociale, incremento della qualità urbana”, sono queste le priorità contenute nel “progetto preliminare” che le attività oggetto dell’intervento dovrebbero perseguire.
Nel 2006 il Comune di Tricase su esplicito appello contenuto nel programma regionale Bollenti Spiriti partecipa al Programma Integrato di Riqualificazione delle Perifierie (PIRP) denominato “La Cura” (del quale “i lavori in itinere presso la zona 167 ne rappresentano solo uno stralcio esecutivo”) per poi arrivare nel 2010 alla firma dell’Accordo di Programma tra Regione e Comune. Scopo dell’intervento è dare un carattere alla 167, facendola diventare uno spazio vivace, ricco di stimoli sociali, capace di comunicare la propria dignità e la propria dimensione di area in piena armonia tra “costruito e spazio circostante”.
Le azioni intraprese. L’Architetto De Donno parla, inoltre, del “masterplan redatto dall’Ufficio di Piano” (organo interno all’Ufficio Tecnico Comunale) nel quale sono state valutate attentamente sia le linee guida contenute nel progetto preliminare, sia l’innovativa rappresentazione risultata vincitrice del concorso di idee per la riqualificazione della piazza-arena centrale e degli edifici di edilizia sperimentale (criteri di ecosostenibilità, efficienza energetica ed integrazione delle fonti rinnovabili); da un punto di vista operativo, poi, sono state svolte le necessarie verifiche planovolumetriche e analizzati i dati contenuti nel “Piano di Fabbricazione” del Comune di Tricase. Tutto ciò ha permesso di raggiungere una visione d’insieme del progetto di ammodernamento dell’area 167: un “cuore pulsante”, la “piazza-arena” per l’appunto, una sorta di “polmone verde posto ad una quota leggermente inferiore rispetto a quella stradale”. Faranno da cornice “le attrezzature e i servizi” (attività commerciali, parcheggio seminterrato e parcheggio a raso, sala polivalente e biblioteca), nonché la struttura residenziale sperimentale affacciata sulla piazza-arena e realizzata su “due livelli fuori terra”. A completare il quadro del “sistema a verde” sarà una “rete di percorsi ciclopedonali e aree di sosta”. Il progetto esecutivo, che costituisce il 10% dell’intero finanziamento e dell’intera proposta del PIRP, agisce in due direzioni: per ogni settore di intervento, infatti, opera sul fronte della “rigenerazione a verde” e su quello della “rigenerazione della viabilità”. In definitiva le principali azioni in programma nell’immediato prevedono, “un miglioramento della viabilità su Via Giulio Cesare, realizzazione di percorsi pedonali per tutti e aree di sosta, anello viario e ciclabile continuo tra Via Giulio Cesare, Via Vespasiano e Via Costantino, incremento dei parchi gioco attrezzati, viabilità di servizio, zona 30 e parcheggi a raso”.
Attualità
C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia
Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.
Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.
Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.
Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.
Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.
Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.
La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.
A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?
La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
– Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
– La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
– Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”. Costo € 16.863,37.
Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?
Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?
Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?
Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…
Lista Civica, Adesso Specchia, Biasco Francesco
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