News & Salento
Alina, il volto del vero teatro
Alina Czyzewska. L’attrice polacca, formatasi presso l’Accademia Nazionale di Varsavia, è ora nel Salento: “Tante belle persone, una terra ricca di sole che dà la carica giusta a chi fa il mio mestiere. Spero di restare a lungo qui”
di Eleonora Marsella
Alina Czyżewska, attrice polacca, formatasi presso l’Accademia Nazionale di Varsavia, si trova in questo periodo nel Salento dove, confessa, ha trovato “tante belle persone, una terra ricca di sole che dà la carica giusta a chi fa il mio mestiere”.
Alina ha mosso i primi passi come attrice in Polonia, “con un gruppo di attori amatoriali, il nostro scopo era divertirci e sentirci liberi ma con il tempo siamo diventati bravi e abbiamo ricevuto diverse premiazioni che hanno dato il giusto slancio; dopo di che, nel 2000 ho studiato presso l’Accademia Nazionale a Varsavia e ho lavorato in vari laboratori teatrali tutti diversi tra di loro, come ad esempio un tipo di Teatro Giapponese, molto particolare e difficoltoso, sia per l’attore che per lo spettatore: purtroppo in Polonia il Teatro è antico, statico, quasi noioso”.
Il lavoro la porta in tante parti diverse del mondo ma Alina non ha certo problemi di lingua: “In realtà parlo polacco, inglese, francese, italiano, anche il greco e il latino e infine, visto che la Polonia è stata terra di comunisti per noi, era obbligatorio imparare il russo”. Eppure quello di diventare attrice non era proprio il sogno della piccola Alina: “Da ragazzina volevo fare l’insegnante, proprio come mia madre. Poi, a nove anni, ho visto in televisione un programma dove mostravano lezioni di recitazione e le allieve descrivevano le emozioni che provavano. Io, proprio per questo, mi sono incuriosita e, anche grazie all’appoggio di mia madre, ora sono qui”. Quanta e quali differenze tra la tua terra e quella salentina? “Oh, questa è una bella domanda, grazie per avermela fatta. In Polonia fa molto freddo, la gente esce poco da casa; qui tutti escono, girano e sono sempre a passeggio, è più facile avere e rafforzare i rapporti con la gente. Credo che il sole svolga un ruolo importantissimo: io amo il calore, anche quello della gente, e qui le radici sono veramente forti mentre nella mia terra, reduce dalla guerra, si ha sempre paura che da un momento all’altro possa arrivare un nuovo dittatore o possano arrivare nuovi conflitti per via della nostra posizione geografica”.
Quali sono i tuoi progetti? “Non amo programmare nulla, amo vivere giorno per giorno, prendo tutto ciò che mi viene proposto: qualsiasi ruolo, figura o parte la indosso a pennello. E poi amo questa terra e spero di rimanere nel Salento ancora per un po’”.
Un tuo lavoro al quale sei rimasta più affezionata? “Amo tutti i miei ruoli ma in particolare sono rimasta legata ad Amleto perché è stato il mio primo lavoro importante e ho adorato anche un monologo che si chiamava Verginità che, difatti, ancora oggi molti mi richiedono”. Alina ci ha accolto con gentilezza e disponibilità, il suo carisma è contagioso e il suo successo è da stimolo per tutti quei giovani che rincorrono un sogno.
Attualità
C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia
Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.
Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.
Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.
Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.
Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.
Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.
La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.
A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?
La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
– Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
– La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
– Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”. Costo € 16.863,37.
Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?
Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?
Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?
Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…
Lista Civica, Adesso Specchia, Biasco Francesco
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