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Tricase, PUG: il Comune fa ammenda ma…
Udienza con sorpresa quella tenutasi il 13 novembre per la sospensiva davanti al Tar (13 novembre) dell’incarico di consulenza per la redazione del documento programmatico preliminare (DPP) per il piano urbanistico generale (PUG) del Comune di Tricase al DICAR dell’Università di Bari.
Lo studio Sticchi Damiani, in seguito all’opposizione al provvedimento da parte di Ordine degli Ingegneri ed Ordine degli Architetti, ha prodotto una revoca dell’incarico adottata il giorno prima dalla Giunta. Il Comune ha chiesto l’annullamento, gli oppositori hanno insistito per la sospensione, il Giudice di è riservato di decidere nei prossimi gironi.
Il Consigliere d’Opposizione Nunzio Dell’Abate, intanto, definisce “irresponsabile” l’azione di Sindaco ed Amministrazione.
“Non avrei altro aggettivo”, dice Dell’Abate, “per definire il Sindaco Coppola. Lo abbiamo detto in tutte le salse che la delibera di affidamento diretto al DICAR del Politecnico di Bari era illegittima. Ricordo la sua sprezzante risposta in Consiglio alla nostra interrogazione nella seduta del 3 ottobre scorso: “Riteniamo legittimo quanto operato fino ad ora. Se il deliberato n.174 della nostra amministrazione del 26 luglio 2013 dovesse risultare illegittimo, che sia il Tribunale Amministrativo a stabilirlo. Se c’è qualcosa che si presume illegale, la strada maestra è la magistratura, non la calunnia, il bisbiglio, l’insinuazione. Queste cose sono più discorsi da bar”. Rammento”, continua il Consigliere d’opposizione, “la successiva delibera della Giunta del 24 ottobre di resistenza nei giudizi al TAR promossi dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti e l’incarico al legale per €.4.000+spese accessorie. All’udienza al TAR per la sospensiva, la resa: la difesa del Comune produce la delibera di revoca dell’incarico al DICAR adottata in tutta fretta dalla Giunta il giorno prima. Ora gli interrogativi inquietanti sono tanti. Chi pagherà le spese di giudizio e quelle del legale incaricato? Il documento programmatico, preliminare alla redazione del PUG, non è altro che la ricognizione del territorio, delle sue peculiarità e dei suoi profili economico-sociali; presuppone quindi una diretta e penetrante conoscenza della nostra Città e non certo una specifica competenza accademica. A cosa serve una struttura universitaria del tutto avulsa dal territorio, dalle sue tradizioni e propensioni? A meno che non ci sia dell’altro… Una cosa è certa: Coppola, dopo vent’anni da Capo Ufficio Tecnico ed otto da Sindaco, ha nuovamente perso tempo e denaro sul fronte Piano Regolatore, oggi Piano Urbanistico Generale . Ora, revocata la delibera illegittima, torna in vigore quella della precedente Amministrazione che, approvato l’atto di indirizzo e impegnata la spesa, demandava al Responsabile dell’Ufficio Tecnico di rinvenire, attraverso le procedure di evidenza pubblica, le professionalità ritenute necessarie da affiancare ai tecnici comunali. Pertanto”, conclude Dell’Abate, “si proceda in fretta alla gara pubblica -a cui anche il DICAR di Bari potrà partecipare, se lo riterrà- e si lavori per l’adozione del PUG, ormai divenuto improcrastinabile per l’economia e lo sviluppo della Città”.
Attualità
C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia
Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.
Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.
Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.
Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.
Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.
Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.
La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.
A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?
La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
– Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
– La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
– Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”. Costo € 16.863,37.
Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?
Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?
Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?
Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…
Lista Civica, Adesso Specchia, Biasco Francesco
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