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Tricase, questione Segretario: l’opposizione “chiama” il Prefetto
Sulla vicenda “Segretario comunale part time” i Consiglieri comunali di opposizione chiedono l’intervento del Prefetto
Sulla Convenzione per l’esercizio associato del Servizio di Segreteria Comunale, la quale prevede che il Segretario svolga le proprie funzioni per sole 12 ore settimanali, sono intervenuti anche i consiglieri di opposizione Nunzio Dell’Abate, Gianluigi Forte, Pasquale De Marco, Pasquale Scarascia, Vito Zocco che hanno scritto al Prefetto, Giuliana Perrotta, per informarlo sulla situazione e, eventualmente, chiedendo un suo intervento.
“Sommessamente”, scrivono, “riteniamo tale decisione, oltre che contra legem, in grado di incidere negativamente sulle nostre prerogative di Consiglieri comunali di minoranza, ma anche sulla tranquillità nell’amministrare dei Colleghi di maggioranza ed infine sull’interesse della cittadinanza a veder svolta l’attività amministrativa con maggiori garanzie di legittimità”.
Ma vi è di più, scrivono nella loro missiva la Prefetto, “Il Sindaco ha motivato la decisione precisando che le funzioni di Segretario Generale, per i giorni in cui questi non è fisicamente presente nella sede municipale, saranno svolte dal funzionario comunale Responsabile del Settore Affari Generali-Servizi al Cittadino, che, nell’organico dell’Ente, riveste la figura di Vicesegretario. Ci permettiamo quindi le seguenti considerazioni (…). MA il Testo Unico degli Enti locali attribuisce al Segretario Comunale il “compito di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico- amministrativa nei confronti degli organi dell’ente in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti”. Tali compiti appaiono vieppiù rilevanti in un contesto ordinamentale come quello attuale, caratterizzato dall’assenza di un sistema di controlli preventivi deputato alla verifica della legittimità degli atti amministrativi. Solo il Segretario Comunale, funzionario in stretto collegamento con il Ministero dell’Interno, garantisce, in posizione di terzietà e nell’interesse generale, una preventiva azione di verifica della rispondenza di tutta l’azione dell’Amministrazione, e non dei soli atti, alle disposizioni normative.
Per poter svolgere in modo efficace questo delicato compito, a nostro avviso, è necessario che al Segretario sia concesso un numero di ore settimanali adeguato in rapporto alla complessità dell’Ente in cui presta servizio. E’ irrazionale ipotizzare una presenza del Segretario, in aggiunta peraltro ad un contestuale impegno lavorativo su due altri Comuni, per soli due giorni a settimana, laddove le esigenze e le problematiche di una Città come Tricase, centro maggiore del Capo di Leuca proveniente da due commissariamenti, ne richiederebbero la quotidiana presenza.
Il ricorso al supporto del Vicesegretario, che, come noto, agisce solo in via eventuale in sostituzione temporanea del titolare per assenza o impedimento”, scrivono ancora i Consiglieri di opposizione, “non può essere considerato assimilabile a quello del Segretario, diversi essendone lo status, il grado di autonomia e il percorso formativo e professionale. Quindi, se il Segretario è in carica solo per 12 ore alla settimana, nelle altre ore di servizio il Vicesegretario non può svolgere alcun ruolo supplente. Inoltre, a nostro modo di vedere, la scelta della Convenzione di Segreteria che, come sostenuto dallo stesso Sindaco, si può sciogliere in qualsiasi momento, incide sulla stabilità dell’incarico e tale precarietà potrebbe ledere l’autorevolezza e l’indipendenza indispensabili per il corretto esercizio dell’attività attribuitagli dalla legge. Nel corso della seduta consiliare, il Sindaco ha sminuito oltremodo la figura del Segretario Comunale (forse per un riflesso derivatogli dall’essere un dipendente comunale attualmente in aspettativa per mandato elettorale) e già in passato fu diffidato dall’allora AGES per essersi rifiutato per otto mesi di procedere alla nomina del Segretario titolare. Con questa istanza”, concludono rivolgendosi al Prefetto, “vorremmo cortesemente, valutato ogni elemento fattuale e di diritto, sollecitarne l’intervento al fine di rendere di fatto esercitabili i diritti delle minoranze, di garantire i cittadini che l’attività amministrativa sia attuata in conformità alla legge e comunque di vigilare ed impedire che le funzioni assegnate per legge al Segretario Comunale vengano espletate da soggetti diversi”.
Attualità
C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia
Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.
Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.
Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.
Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.
Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.
Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.
La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.
A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?
La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
– Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
– La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
– Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”. Costo € 16.863,37.
Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?
Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?
Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?
Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…
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