News & Salento
UDU: e noi il 7 Ottobre scendiamo in piazza
Il 7 ottobre noi studenti della provincia di Lecce scenderemo in piazza a manifestare. Il corteo partirà da Porta Napoli alle ore 9 e arriverà in Piazza S. Oronzo
“Tutti noi studenti viviamo una condizione di grande precariato. Ed è per questo che il 7 ottobre 2011 abbiamo indetto una manifestazione nazionale durante la quale si terranno cortei in tantissime città italiane, Lecce compresa. Siamo stanchi di politiche atte solo a salvaguardare gli interessi dei più ricchi, stanchi di un governo che fa i suoi conti chiuso nelle 4 mura del palazzo di potere, senza considerare quali sono le reali condizioni della popolazione Italiana. Il 7 ottobre noi studenti della provincia di Lecce scenderemo in piazza a manifestare. Il corteo partirà da Porta Napoli alle ore 9 e arriverà in Piazza S. Oronzo dove ci sarà un’assemblea pubblica. Scenderemo in piazza per farci sentire, per far capire al governo e ai suoi rappresentanti che ora i conti li devono fare con noi, giovani menti che non hanno più voglia di subire passivamente le loro inaccettabili manovre che altro non fanno se non tagliare sui beni comuni, tagliare le basi sulle quali dovrebbe fondarsi un Paese democratico e civile quale l’Italia dovrebbe essere. Ogni giorno noi studenti siamo costretti a stare in delle scuole fatiscenti che rischiano di crollarci addosso da un momento all’altro; la scuola è diventato il luogo antiquato, con una didattica vecchia di cent’anni, nozionistica e per nulla partecipativa come dovrebbe essere. La scuola così si distacca dal principale fondamento che dovrebbe avere, ossia quello di creare una società critica, realmente attiva nella vita di ogni giorno! A tutto ciò va ad aggiungersi il problema della discontinuità didattica. E una delle causa va riscontrata nel fatto che ci sono professori precari che di anno in anno si alternano. I tagli pari a 8 miliardi hanno causato una dequalificazione della qualità della scuola pubblica: classi troppo numerose, difficili da seguire, scuole fatiscenti, senza laboratori e palestre. La scorsa stagione abbiamo dato vita a un movimento studentesco che non si vedeva da molto tempo in Italia, abbiamo lottato con la consapevolezza che noi, e solo noi, siamo in grado di cambiare le cose. E quest’anno dobbiamo partire da quelle giornate di mobilitazione e lotta per poter rilanciare i nuovi appuntamenti ai quali non solo gli studenti, ma anche i lavoratori, i pensionati, le donne e i precari sono chiamati a partecipare. Noi studenti scendiamo in piazza e manifestiamo in difesa dei nostri diritti, ma non solo, proponiamo anche un’alternativa rappresentata dall’AltraRiforma, la riforma scritta dagli studenti per gli studenti, che propone un investimento maggiore nella scuola pubblica ricavando denaro dalla tassazione dei grandi patrimoni e le rendite finanziarie, o tagliando sulle spese militari e sulle grandi opere inutili. Nell’altra riforma proponiamo un modo diverso di intendere la scuola, una didattica alternativa tramite lettura di testi, discussioni tra studenti e insegnanti, istruzione programmata con l’ausilio del computer, lezioni in cerchio,uso dei laboratori. Proponiamo un metodo di valutazione più giusto, attraverso per esempio la valutazione narrativa che comprenda un dialogo tra professore e alunno. Lanciamo dunque quest’appello affinché tutta la provincia di Lecce si ritrovi nel capoluogo di provincia a manifestare per i nostri diritti, a lottare per un futuro migliore capace di soddisfare le nostre aspettative. Lanciamo una mobilitazione che non deve essere circoscritta al 7 ottobre, ma che deve essere il trampolino di lancio per un autunno di lotte durante il quale tutte le realtà istituzionali dovranno fare i conti con noi!”.
Attualità
C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia
Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.
Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.
Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.
Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.
Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.
Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.
La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.
A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?
La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
– Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
– La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
– Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”. Costo € 16.863,37.
Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?
Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?
Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?
Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…
Lista Civica, Adesso Specchia, Biasco Francesco
Appuntamenti
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