News & Salento
Vengono dal Mare: il nuovo singolo dei salentini Muffx
Il concept album della band guidata dal cantante e chitarrista Luigi Bruno e composta da Alberto Ria (batteria), Mauro Tre (tastiere e synth) e Ilario Suppressa (basso) è liberamente ispirato al celebre romanzo di Maria Corti. Il video del brano, firmato da Atraz & Emilia, è ambientato in un frantoio ipogeo
Su Youtube è disponibile il videoclip di Vengono dal mare, primo singolo estratto da “L’ora di tutti”, quarto lavoro in studio dei salentini Muffx, appena uscito perBlackwidow records. La band guidata dal cantante e chitarrista Luigi Bruno (leader della Mediterranean Psychedelic Orkestra, fondatore del Collettivo Sbam e della Ill Sun Records e ideatore della Sagra del Diavolo) e completata da Alberto Ria (batteria), Mauro Tre (tastiere e synth) e Ilario Suppressa (basso), propone un concept album strumentale, liberamente ispirato all’omonimo romanzo (uscito nel 1962 per Bompiani) di Maria Corti ambientato durante l’invasione Turca nel 1480 a Otranto. Il videoclip del brano, firmato da Atraz & Emilia con la collaborazione di Gabriele Musco e Gianluca Viganò, è ambientato e girato in un frantoio ipogeo.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=RqiQgmokm4s[/youtube]
Registrato interamente in presa diretta al Go Down Studio a Savignano sul Rubicone (Emilia Romagna), mixato da Alberto Callegari all’Elfo Studio di Piacenza e masterizzatodal produttore Riccardo Rinaldi all’Ohm Guru Studio di Bologna, l’album rispetta le radici compositive della band: cavalcate energiche, riff magniloquenti, aperture psichedeliche, tempi dispari e fascinazioni cinematografiche. A differenza dei lavori precedenti è strutturato in una suite composta da quattro brani strumentali – Un’alba come tante,Vengono dal mare, Ottocento e Bernabei (tutti della durata di circa dieci minuti) – suonati dal vivo in studio senza interruzioni o aggiustamenti postumi. Sanguigno, crudo, rispecchia pienamente la dimensione live della band che va dritta al sodo senza fronzoli o forzatura. Il sound richiama volutamente le atmosfere progressive rock italiane degli albori, come a voler omaggiare le band dalle quali prendono ispirazione come: Goblin, Caravan, Le Orme, Biglietto Per L’inferno. Nei loro live i Muffx, affiancati dal video designer Giuseppe Donadei (Vlam Studio), portano in scena uno spettacolo rock psichedelico e sognante dove suono, luce e istallazioni visive si fondono diventando un corpo unico che attraversa la dimensione del live fino a giungere alle soglie del teatro.
Nel 2007 i Muffx esordiscono con “…Saw The…”(B.O.S.R./SELF) riscontrando sin da subito pareri favorevoli da parte della stampa specializzata e degli addetti ai lavori sia in Italia che all’estero e allo stesso tempo iniziando un’intensa attività live in tutta la penisola italiana. Nel 2009 esce il secondo album ufficiale “Small Obsessions” prodotto dall’etichetta Go Down Records e distribuito da Audioglobe. Anche in questo caso il disco viene accolto con interesse e rispetto dalla critica sia italiana che estera. Del primo singolo dell’album “Reason and Prison” viene realizzato un videoclip con la regia di Edoardo Winspeare (Pizzicata, Sangue Vivo, Galantuomini, In grazia di Dio, La vita in comune). Nel 2012 è la volta del terzo album con la novità dei testi dall’inglese all’italiano. “Époque” è una coproduzione tra Ill Sun Records e Lobello Records distribuito da GoodFellas. Il primo singolo “La processione” è accompagnato da un video/cartoon firmato da Hermes Mangialardo. L’album riceve numerose recensioni positive dalle maggiori testate giornalistiche di settore come Rumore, Rockerilla, Rolling Stone, Rockit. Nel corso degli anni la band si è esibita in club e festival in Italia, Inghilterra, Germania, Olanda, Svizzera, Francia, Spagna ospitando musicisti della scena prog come Richard Sinclair (Caravan, Soft Machine, Camel), Claudio Simonetti (Goblin), Aldo Tagliapietra (ex Le Orme) e aprendo concerti di Afterhours, Teatro Degli Orrori, Goblin, Giorgio Canali e molti altri. Dopo Époque la band è entrata nuovamente in studio per realizzare “Nocturno”. Purtroppo questo disco non ha mai visto la luce a causa della prematura scomparsa del produttore artistico dell’album e grande amico della band, Pierpaolo Cazzolla. Questa triste disavventura ha mandato in crisi i Muffx. Il leader Luigi Bruno, dopo una lunga pausa, si è dedicato a progetti paralleli e poi alla scrittura e alla realizzazione de “L’ora di tutti” che esce il 2 ottobre 2017 in cd e vinile per Blackwidow records.
Attualità
C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia
Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.
Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.
Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.
Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.
Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.
Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.
La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.
A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?
La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
– Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
– La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
– Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”. Costo € 16.863,37.
Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?
Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?
Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?
Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…
Lista Civica, Adesso Specchia, Biasco Francesco
Appuntamenti
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Attualità
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