News & Salento
Pronto il Piano d’Ambito dell’Ato Lecce 3
Nel pieno rispetto dei termini e delle scadenze della Delibera di Giunta Regionale, che ha nominato il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, “Commissario ad Acta” dell’Ato Lecce 3 “ai soli fini della redazione e dell’approvazione del Piano d’Ambito”, il Commissario ha provveduto agli adempimenti richiesti, avendo cura di sottoporre il Piano alla consultazione ed alla condivisione necessaria da parte dei rappresentanti istituzionali delle comunità dell’Ato Lecce 3. Per quanto riguarda i contenuti del Piano d’Ambito varato da Gabellone, tale strumento inquadra nella parte introduttiva tutte le caratteristiche demografiche, insediative e infrastrutturali del territorio oggetto di pianificazione.
Si passa, poi, all’analisi delle variabili maggiormente significative sotto il profilo dell’incidenza sul “flusso” dei rifiuti solidi urbani. In questo senso, si tiene conto dei flussi turistici, della situazione economica, delle unità produttive presenti e dei sistemi infrastrutturali che connotano il territorio di riferimento. Punto di partenza per l’individuazione degli obiettivi del Piano è stato lo studio dei dati storici sulla raccolta differenziata ed indifferenziata relativi ai comuni dell’ATO Lecce 3 e l’analisi dello stato attuale del servizio di gestione di rifiuti urbani e assimilati.
Ciò premesso, anche alla luce della dotazione impiantistica esistente e di quella prevista, si sono individuati i seguenti obiettivi prioritari, da conseguire mediante l’attuazione e l’applicazione del Piano d’Ambito: 1 – la riduzione dei rifiuti urbani prodotti per abitante; 2 – l’attivazione del conferimento di alta qualità ai servizi di raccolta differenziata per l’effettivo successivo avvio a recupero di materiali; 3 – la responsabilizzazione primaria del produttore di rifiuto, prevedendo, ad esempio, metodi di tariffazione che premieranno gli utenti virtuosi; 4 – l’articolazione dei servizi in 2 ARO, ai fini dello sfruttamento delle massime sinergie ed economie di scala; 5 – il raggiungimento negli anni 2011 e 2012 degli obiettivi di legge previsti per la raccolta differenziata; 6 – la chiusura completa del ciclo dei rifiuti, con l’attivazione di impianti di compostaggio, attualmente non presenti nella dotazione impiantistica esistente.
“Il commissariamento dell’Ato Lecce 3”, ricostruisce Gabellone, “è arrivato a metà agosto, con decorrenza immediata e scadenze contingentate, brevissime, per la redazione di uno strumento fondamentale, a cui stavano già lavorando i tecnici dell’ATO, prima che intervenisse il provvedimento regionale di commissariamento. È motivo di soddisfazione l’essere riusciti a rispettare le prescrizioni, dotando il Basso Salento di un Piano che regolamenterà la questione-rifiuti per i prossimi anni, anche – fatto non da poco – con la consapevolezza ed il confronto con i rappresentanti di quel territorio”. Il Piano d’Ambito ha riscontrato il buon accoglimento da parte degli amministratori delle comunità dell’Ato Lecce 3, tanto che il presidente Gabellone, in virtù di una forte e costruttiva azione comune a tutti i livelli istituzionali, si è detto sempre disponibile a tenere in massima considerazione i contributi e le integrazioni migliorative che nel tempo gli amministratori vorranno apportare allo stesso strumento, in considerazione del fatto che dovrà essere presto costruito il percorso della Valutazione Ambientale Strategica.
Attualità
C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia
Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.
Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.
Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.
Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.
Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.
Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.
La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.
A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?
La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
– Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
– La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
– Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”. Costo € 16.863,37.
Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?
Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?
Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?
Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…
Lista Civica, Adesso Specchia, Biasco Francesco
Appuntamenti
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