News & Salento
Ad Acquarica di Lecce l’inaugurazione dell’Ecomuseo
Si terrà sabato 11 dicembre, dalle 9,30, ad Acaya, l’incontro dal titolo “Raccontare il Paesaggio”, nell’ambito dell’inaugurazione dell’Ecomuseo dei Paesaggi
Si terrà sabato 11 dicembre, dalle 9,30, ad Acaya, l’incontro dal titolo “Raccontare il Paesaggio”, nell’ambito dell’inaugurazione dell’Ecomuseo dei Paesaggi di Pietra di Acquarica di Lecce, frazione di Vernole. La manifestazione vedrà gli interventi di Mario Mangione, sindaco di Vernole; Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce; Paolo Perrone, sindaco di Lecce; Domenico Laforgia, rettore dell’Università del Salento; Teresa Cinquantaquattro, soprintendente per i Beni Archeologici della Puglia; prof. Francesco D’Andria dell’Università del Salento; Angela Barbanente, assessore all’Assetto del Territorio della Regione Puglia. Alle 11,30 il trasferimento ad Acquarica di Lecce e la visita al Laboratorio dell’Ecomuseo e alla Fattoria Messapica di Pozzo Seccato. L’Ecomuseo dei Paesaggi di Pietra di Acquarica di Lecce nasce intorno al progetto di indagini archeologiche svolte dall’Università del Salento a partire dal 1996 in località Pozzo Seccato. Qui è stata messa in luce una vera e propria masseria fortificata risalente alla fine del IV sec. A.C., completamente circondata da un grande muro di fortificazione, largo poco meno di 4 metri, in pietre a secco foderato all’esterno da una cortina di grandi blocchi di calcare squadrati. All’interno è stato portato alla luce un edificio residenziale con ambienti adibiti alla vita quotidiana (sala per il ricevimento degli ospiti, cucina, dispensa, ecc.) e altri vani invece dedicati a produzioni artigianali. Nella parte centrale l’edificio era provvisto di una torre a due piani che permetteva di osservare il territorio circostante fino al mare, lontano meno di 5 chilometri. Un altro grande vano lungo 16 metri e largo circa 8 doveva avere la funzione di granaio per la conservazione delle derrate agricole prodotte nei campi circostanti. Le più recenti indagini, condotte dall’équipe dell’Università del Salento diretta dal prof. Francesco D’Andria, hanno permesso di mettere in luce anche il lato meridionale della fortificazione che prima non era conosciuto. L’insediamento si presenta quindi con una pianta quasi quadrata (lati di metri 72 x 65) e copre una superficie di poco inferiore ad 1,5 ettari. Il completamento dei lavori permette oggi la fruizione dell’area archeologica da parte del pubblico con l’allestimento di un percorso di visita corredato da pannelli esplicativi. L’intervento per la realizzazione dell’Ecomuseo dei Paesaggi di Pietra di Acquarica di Lecce è stato proposto nell’ambito del Bando Sviluppo Sud dell’ACRI, Associazione delle Casse di Risparmio d’Italia, dall’Università del Salento e dall’Amministrazione Comunale di Vernole. Il Progetto, eseguito tra gennaio 2008 e settembre 2010 ha ricevuto un finanziamento di 500mila euro (400mila dall’ACRI e 100mila da Comune di Vernole).
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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