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Calcio: da tutto il Salento, “Forza Italia!”
Italia-Ungheria U.21 a Casarano: lo stadio “Giuseppe Capozza” ospita martedì 15 novembre (ore 17, diretta su Rai Tre) la gara di qualificazione agli Europei di categoria. Appuntamento
Italia-Ungheria U.21 a Casarano: lo stadio “Giuseppe Capozza” ospita martedì 15 novembre (ore 17, diretta su Rai Tre) la gara di qualificazione agli Europei di categoria. Appuntamento di prestigio per la grande gioia di Ivan De Masi.
Il “Capozza” è pronto a vestirsi di tricolore. Stadio tutto esaurito (biglietti in prevendita volatilizzatisi in poche ore!) per l’arrivo dell’Under 21 guidata da Ciro Ferrara. Casarano e l’intero Salento in festa per gli Azzurrini, che martedì 15 novembre, con calcio d’inizio alle ore 17, affronteranno l’Ungheria in una gara valida per il girone di qualificazione europeo di categoria, nel quale i baby della Nazionale italiana (fra cui Andrea Bertolacci del Lecce) sono al comando con percorso netto: quattro vittorie in altrettante gare; l’ultima, fondamentale, per 2-0 in Turchia giovedì scorso. Un appuntamento, dunque, di enorme prestigio, fortemente voluto dal presidente della Virtus Casarano, Ivan De Masi, che è riuscito a regalare alla sua città ed a tutta la nostra provincia un’altra, storica, pagina di calcio azzurro, dopo aver aperto le porte la passata primavera (insieme a Nardò e Lecce) alla selezione Under 17. E chissà i brividi avvertiti dal massimo dirigente casaranese quando ha ricevuto il messaggio del presidente della FIGC, Giancarlo Abete, con cui gli ha comunicato ufficialmente la scelta: “Riteniamo Casarano la sede idonea per lo svolgimento di questo incontro e sono certo che, come sempre, la nostra Nazionale Under 21 troverà un caloroso pubblico ad attenderla”.
La gioia di De Masi
“Riuscire ad ospitare una gara del genere non è un’impresa da poco”, osserva il presidente della Virtus, “soprattutto se non si possiedono alcuni fondamentali requisiti. Innanzitutto lo stadio, e qui occorre una brevissima cronistoria. Quando abbiamo iniziato a fare calcio, nel 2006, Casarano possedeva uno stadio glorioso, ma fatiscente e degradato, non degno certamente della tradizione sportiva della città. In poco meno di due anni siamo riusciti a “ricostruire” il “Capozza”, dotandolo di una nuova tribuna est, una nuova curva sud, con 4mila posti tutti a sedere. Questo piccolo gioiello ci ha consentito di rodare la nostra macchina organizzativa ospitando lo scorso marzo l’Italia Under 17. Quel giorno il vice presidente azzurro Demetrio Albertini ed il responsabile delle Nazionali giovanili, Arrigo Sacchi, rimasero letteralmente colpiti del calore del pubblico (“circa 2mila spettatori per una partita dell’Under 17…!”) e, soprattutto, della impeccabile organizzazione, oltre che della nostra proverbiale e calorosa ospitalità. Sono state incoraggianti credenziali che ci hanno spinto ad avanzare al presidente Abete, con il quale ci lega una profondissima stima, la richiesta di ospitare l’Under 21”. Naturalmente è servito poi un ulteriore sopralluogo. “Sì, a settembre”, conferma Ivan De Masi, “quando i funzionari della FIGC hanno effettuato uno screening capillare della struttura e dell’organizzazione, fornendo al Presidente Federale il loro benestare. Da qui la scelta di Casarano, ma non scordiamo che a beneficiarne sarà tutto il Salento, innanzitutto in termini di promozione del territorio, considerato che in quei giorni ospiteremo almeno 300 addetti ai lavori con un’indubbia ricaduta economica. Anche per questo motivo ho provato un senso di orgoglio perché Casarano meritava un riconoscimento simile. Lo meritano la sua gente, la sua storia, la sua sviscerata passione per il calcio. E la città, il territorio, hanno risposto adeguatamente se è vero che in soli tre giorni sono andati esauriti tutti i biglietti. La nostra Under 21 riceverà per questo una degna e calorosissima accoglienza”. E la Società rossazzurra ha curato ogni minimo dettaglio organizzativo, tanto che la stessa Virtus per settimane si è allenata in altri impianti per preservare il manto erboso del “Capozza” e addirittura ha giocato a Tricase la sua partita interna del campionato di serie D, contro il Campania, domenica scorsa, persa sfortunatamente per 1-0 nel recupero a causa di un’autorete di Sportello.
Federico Scarascia
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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