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News & Salento

Taviano: è bagarre per un posto da Sindaco

Era dal 1993 che Taviano non viveva una fine dell’estate così incerta nei corridoi della politica, da quando cioè per la prima volta la Democrazia Cristiana fu clamorosamente

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Era dal 1993 che Taviano non viveva una fine dell’estate così incerta nei corridoi della politica, da quando cioè per la prima volta la Democrazia Cristiana fu clamorosamente battuta da una lista civica composta da comunisti, socialisti e “defenestrati” democristiani, che ottenne il 75% dei voti. Oggi il centrosinistra è in piena crisi di identità: il sindaco Salvatore D’Argento, eletto nel 2006 da Ds, Margherita, Socialisti, Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista e Verdi, ha visto modificare e stravolgere in questi quattro anni il quadro politico in cui è stato eletto, anche per roboanti abbandoni come quelli degli assessori Francesco Borrega e Francesco Pellegrino, ormai da tempo lontani dalla linea del primo cittadino. A sostenere la ricandidatura di D’Argento sarebbe oggi solo una parte molto risicata del Partito Democratico, mentre Socialisti e Sinistra Ecologia Libertà, ancora nella Giunta, avrebbero già espresso il loro dissenso. Ecco allora, nel centrosinistra, i nomi di possibili candidati alla poltrona di Sindaco: Rocco Caputo, assessore all’Urbanistica del Pd, già consigliere provinciale, molto vicino agli ambienti del sindacato (in particolare Cisl); il rampante Vito D’Argento, figlio dell’assessore al Turismo, Rocco, che ha ben figurato nelle ultime elezioni provinciali e regionali. Bisogna poi aggiungere il rafforzamento dell’UdC con l’adesione dell’On Lorenzo Ria, che con i suoi “generali” Rino Belloni, assessore ai Lavori pubblici, Stefano Ria, assessore alla Cultura, e Dante Coronese, presidente del Consiglio Comunale, cha da subito hanno aderito al nuovo partito abbandonando il PD, è in cerca di nuove alleanze per una lista alternativa a quella del Sindaco uscente. Invece nel centrodestra è improvvisamente scoppiato il caos tra due amici di sempre: Carlo Portaccio, sicuro candidato sindaco, e Giuseppe Tanisi hanno infatti deciso di salutarsi e prendere strade diverse. Carlo Portaccio, Luigi Corvino e Leonardo Tunno hanno formato in seno al Consiglio Comunale il nuovo gruppo “Taviano Libera” (Tunno è il capogruppo), abbandonando di fatto “Patto per Taviano” e l’ex capogruppo Tanisi al loro destino, giustificando questa “decisione molto sofferta” con la motivazione che “non sopportiamo più vessazioni da nessuno, nè comportamenti ambigui che minano la serietà del progetto del centrodestra”. Di questo si parla molto in città, mentre Portaccio resta il leader del centrodestra pronto per nuove alleanza come quella, la più probabile, con l’UdC, mai smentita dai diretti interessati. “Se ci saranno tutte le condizioni”, fa sapere Dante Coronese, “si potrebbe dare vita con Portaccio ad un progetto unico e serio per il bene della città”. Altro argomento, però, molto dibattuto in queste ore è quello riguardante l’ipotesi di una terza formazione, composta da politici un tempo grandi antagonisti e che improvvisamente avrebbero dimenticato i vecchi rancori: lo stesso Giuseppe Tanisi, l’ex sindaco Francesco Longo, gli ex assessori Angelo Donno, Massimo Mercurio e Antonio Pasca. Resta infine il nodo dei grandi “battitori liberi”, portatori di molti voti, come Francesco Pellegrino che ammette: “Ora sono fermo. Preferisco stare alla finestra, non mi sento di esprimere alcuna opinione. Si vedrà col tempo si ci saranno le condizioni per una mia discesa in campo”. Sono molti a credere che alla fine Pellegrino sceglierà il progetto di Carlo Portaccio sindaco. Altri “incerti”: Salvatore Bruno, ex assessore comunale, e soprattutto Biagio Palami, leader del Movimento “Primavera Tavianese”. Entrambi hanno deciso di aspettare tempi migliori pur contando su una forte base elettorale. Di sicuro c’è che, da questo momento in poi, a Taviano se ne vedranno delle belle.


Giuseppe Aquila

Appuntamenti

Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi

E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta

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Galatina è una città d’arte a tutto tondo. Molte sue chiese custodiscono, come scrigni, opere in cartapesta dei maggiori maestri leccesi dalla fine del settecento ai giorni nostri.
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio, a partire dalle 17,30, per circa un’ora di passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta.
La “Passeggiata tra la Cartapesta di Galatina” è una delle prime iniziative pubbliche di “Incartheart”, progetto finanziato dal bando Luoghi Comuni della Regione Puglia, assessorato alle Politiche Giovanili, in coprogettazione con il Comune di Galatina.
Il progetto, oltre alla gestione dell’immobile di corso Porta Luce (ex casa museo del tarantismo), prevede anche attività laboratoriali e culturali di promozione e diffusione dell’arte cartapestaria sul territorio.
E l’iniziativa di sabato 27 rientra proprio in quest’ottica.
Appuntamento, come detto, alle 17,30, presso la sede del progetto per poi visitare le opere che si trovano nella Chiesa di San Luigi, nel Santuario della Madonna della Luce e nella Chiesa di Santa Maria della Grazia (collegio), il tutto per un’ora di immersione nella cartapesta galatinese.
Partecipazione gratuita ma prenotazione obbligatoria al numero 3388126831 (anche whatsapp) oppure messaggio in privato su Instagram o Facebook sulle pagine del progetto.
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Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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