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Cronaca

Salve: picchiano e spaccano tutto per un pacchetto di sigarette

Arrestati in flagranza di reato Odion John Felix, 34enne, e Henry Omoruyi, 26enne, entrambi cittadini nigeriani

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I Carabinieri della Stazione di Salve, in collaborazione con gli Agenti del Commissariato di Polizia di Taurisano, hanno arrestato in flagranza di reato Odion John Felix, 34enne, e Henry Omoruyi, 26enne, entrambi cittadini nigeriani gravati da precedenti di polizia, ospiti di una struttura ricettiva di Salve, resisi responsabili, a vario titolo, di rapina impropria, minacce aggravate, lesioni personali aggravate, danneggiamento aggravato, violenza e resistenza a un Pubblico Ufficiale.


Intorno alle 17 di sabato 19 gennaio, la Centrale Operativa della Compagnia di Tricase, tramite il Numero Unico Europeo di Emergenza 112, ed il Commissariato di Polizia di Taurisano, tramite il 113, hanno ricevuto una serie di richieste d’intervento da parte di cittadini terrorizzati i quali segnalavano una violenta aggressione che stava avendo luogo ai danni di alcuni avventori del bar ubicato all’interno di un albergo di Salve, dove sono ospitati diversi immigrati extracomunitari.


In particolare, riferivano i chiamanti, alcuni ospiti della struttura stavano picchiando dei clienti del bar e danneggiando varie suppellettili ed accessori dell’albergo.


Sul posto venivano inviate diverse pattuglie dei Carabinieri e della Polizia i cui componenti, dopo aver calmato gli animi più esagitati, ascoltando le testimonianze dei presenti e visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza installate all’interno dell’ingresso e del bar dell’albergo, ricostruivano tutti gli avvenimenti.


Nello specifico si accertava che, intorno alle 16,45, Odion John Felix era andato nel bar dell’albergo per acquistare un pacchetto di sigarette poi, come già avvenuto in passato, ne era uscito senza pagare facendosi forte della sua stazza fisica. La barista, stanca dei continui soprusi, lo aveva raggiunto chiedendogli il corrispettivo in denaro dovuto. Per tutta risposta Felix, dopo aver urlato che non intendeva pagare  e minacciata la donna, le si era scagliato contro non riuscendo a colpirla solo perché due avventori del bar, che avevano assistito alla scena, si erano prontamente frapposti fra lui e la sua potenziale vittima.


I due erano repentinamente diventati i bersagli dell’infuriato nigeriano che aveva iniziato a colpirli con calci e pugni arrivando a dare una testata in faccia ad uno di loro. In qualche modo i malcapitati erano riusciti a sottrarsi dalla gragnola di colpi e rifugiarsi nell’ingresso dell’albergo dove, però, erano stati raggiunti ed aggrediti da Henry Omoruyi, nel frattempo giunto a dare manforte a Felix.

Omoruyi, dopo aver preso a pugni uno dei due, afferrava una sedia e la scagliava in testa all’altro. In qualche modo gli assaliti riuscivano a guadagnare l’uscita dell’albergo ma erano inseguiti dai loro aggressori. Solo il repentino intervento di alcuni dipendenti e clienti di un vicino supermercato, che trascinavano letteralmente dentro il negozio uno degli inseguiti e si barricavano all’interno dell’esercizio abbassando le saracinesche, mentre l’altro raggiungeva precipitosamente la propria macchina e si dirigeva alla volta dell’ospedale di Tricase, evitava il peggio.


Svanita la possibilità di continuare a sfogarsi contro le loro vittime, i due esagitati danneggiavano varie suppellettili ed oggetti dell’albergo quindi Felix, rientrato all’interno del bar, scagliava violentemente una zuccheriera in metallo contro la barista ma, fortunatamente, senza riuscire a colpirla.


Ricostruiti i fatti, veniva informato il PM di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dr.ssa Roberta Licci, la quale, concordando con i militari dell’Arma dei Carabinieri e gli Agenti della Polizia di Stato intervenuti, disponeva l’arresto dei due nigeriani. Durante le fasi del trasferimento presso la Stazione Carabinieri di Salve, però, Omoruyi opponeva una violenta e prolungata resistenza contro i militari per impedire che compissero il loro dovere e nel tentativo, risultato vano, di sottrarsi all’esecuzione del provvedimento, colpiva con pugni e gomitate Carabinieri e Poliziotti scagliandone con forza uno contro l’autovettura di servizio.


Giunti in caserma i due sono stati dichiarati in arresto per minaccia aggravata, lesioni personali aggravata e danneggiamento aggravato in concorso fra di loro, il solo Felix anche per rapina impropria mentre Omoruyi risponde anche di violenza e resistenza a un Pubblico Ufficiale.


Al termine delle formalità di rito gli arrestati sono stati associati, a cura di un equipaggio di militari dell’Arma dei Carabinieri ed uno di agenti della Polizia di Stato, presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.


Cronaca

Taglio del nastro: bentornato Ponte Ciolo

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Come avevamo anticipato sulle colonne del nostro ultimo numero cartaceo, oggi è stato il grande giorno del Ponte Ciolo. Il giorno in cui ha riaperto al traffico, sotto “una nuova luce”.

Il taglio del nastro questo pomeriggio per lo storico ponte in località Gagliano del Capo (Lecce), il ponte iconico del Salento lungo la strada provinciale 358, la litoranea della costa adriatica, che si staglia per una lunghezza di 60 metri a picco sul mare in corrispondenza di un’insenatura rocciosa profonda circa 30 metri.
    Simbolo, negli anni ’60, di un filone di ingegneria strutturale altamente innovativa, il ponte è tornato da oggi a nuova vita, riaperto alla percorrenza dopo essere stato chiuso per un anno per i lavori di risanamento, consolidamento e adeguamento sismico e funzionale finanziati dalla Provincia di Lecce con risorse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
    Alla cerimonia di riapertura del ponte, con la l’accensione dell’illuminazione, alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, hanno partecipato autorità civili e religiose per salutare il passaggio della prima vettura.
    La struttura originaria, ad arco sagomato, è stata progettata dall’ingegnere leccese Antonio La Tegola e realizzata dalla Provincia di Lecce tra il 1962 e il 1967.

Era stata già sottoposta, negli anni, ad altri interventi di manutenzione.

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Specchia, movimenti turistici: partono i controlli della Polizia Locale

Avviata una serie di verifiche riguardanti la comunicazione da parte degli operatori del settore ricettivo. Per le omissioni o ritardi sanzioni fino a 600 euro

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La stagione turistica è alle porte e con essa arrivano anche i controlli per garantire il rispetto delle normative vigenti.

A Specchia, la Polizia Locale ha avviato una serie di verifiche riguardanti la comunicazione dei movimenti turistici da parte degli operatori del settore ricettivo.

Questa iniziativa è volta ad assicurare il rispetto delle leggi regionali che regolamentano il settore turistico e puniscono le violazioni con sanzioni amministrative.

Il Comandante della Polizia Locale di Specchia Andrea Zacà ha sottolineato l’importanza del rispetto delle norme, richiamando l’attenzione sull’articolo 10 quinquies della Legge Regionale 52/2019.

Questo articolo assegna ai comuni le funzioni di vigilanza e controllo in materia turistica, con l’obiettivo di contrastare forme illegali di ospitalità e garantire il rispetto degli obblighi di comunicazione dei movimenti turistici.

La normativa regionale, nello specifico l’articolo 10 della Legge Regionale 57/2018, prevede sanzioni per le violazioni relative alla mancata trasmissione dei dati sui movimenti turistici.

Sanzioni che possono variare a seconda della gravità della violazione, includendo multe che vanno da euro 100 a euro 600.

Ad esempio, l’omessa trasmissione mensile dei dati comporta una sanzione che può arrivare fino a euro 600, mentre un ritardo nella trasmissione può essere sanzionato con multe che vanno da euro 100 a euro 300.

In conclusione, i controlli della Polizia Locale di Specchia riguardanti la mancata o tardiva comunicazione dei movimenti turistici mirano a garantire il rispetto delle normative regionali e a contrastare le pratiche irregolari nell’ospitalità.

È essenziale per gli operatori nel settore ricettivo adempiere ai requisiti di comunicazione dei dati al fine di evitare sanzioni amministrative e promuovere una gestione trasparente e conforme alle regole del turismo nella regione.

 

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Cronaca

Volontariato o lucro? Associazione nei guai

Indagine della Guardia di Finanza. Corrispettivi non dichiarati al fisco per un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto della onlus sono stati denunciati

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I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lecce hanno verificato la posizione di un’associazione culturale di formazione e promozione, risultata essere evasore totale negli anni d’imposta 2019 e 2020.

In particolare, la citata associazione, con sede in Lecce, negli anni oggetto del controllo, avrebbe perseguito scopi di lucro in contrasto alle finalità previste da statuto.

Diochiarata come associazione culturale i formazione e promozione era, invece, protagonista di un notevole giro d’affari, con master post laurea al prezzo di 7mila e 500 euro.

L’ammontare dei corrispettivi non dichiarati al fisco è stato determinato in un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto dell’asserita onlus sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di omessa dichiarazione, atteso che l’imposta evasa è stata quantificata dai Finanzieri in oltre 300mila euro, ammontare superiore alla soglia di punibilità stabilita dalla normativa penaltributaria.

Vale la pena ricordare ancora una volta che l’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.

  • foto in alto di repertorio
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