Cronaca
Supersano, cinque spari contro un 35enne
Antonio Galati, 32enne figlio del collaboratore di Giustizia Silvano galati, è finito in manette con l’accusa di tentato omicidio. Il giovane è stato ritenuto responsabile dell’agguato del pomeriggio di ieri avvenuto Supersano.

SUPERSANO. Antonio Galati, 32enne figlio del collaboratore di Giustizia Silvano galati, è finito in manette con l’accusa di tentato omicidio. Il giovane è stato ritenuto responsabile dell’agguato del pomeriggio di ieri avvenuto a Supersano. Lo stesso è stato tratto in arresto, dai poliziotti del commissariato di Taurisano, per aver esploso cinque colpi di fucile contro di Marco De Vitis, un 35enne del luogo, davanti ad un bar di Supersano. Il fatto è accaduto intorno alle 16.30 nei pressi della villa comunale. Un agguato da cui Marco De Vitis è uscito illeso grazie alla prontezza di riflessi con cui è riuscito a nascondersi nel bar. Il giovane arrestato dovrà ora fornire le motivazioni che lo hanno portato all’azione criminale.
Cronaca
Positivo ad alcol: arrestato 44enne che ha travolto e ucciso infermiera
Ai domiciliari con accusa di omicidio stradale l’uomo che ha investito Tatiana, la giovane infermiera di Poggiardo

È ai domiciliari l’uomo che nella serata di oggi, venerdì 29 novembre, ha travolto ed ucciso la 32enne infermiera di Poggiardo con la sua auto.
Fabian Palma, 44enne del posto, è risultato positivo al test alcolemico cui è stato sottoposto subito dopo la tragedia. Il tasso di alcol rilevato nel sangue era di 3.1, ben oltre lo 0,5 massimo previsto dalla legge per mettersi alla guida.
L’uomo, rimasto illeso nell’impatto, al momento è in arresto per omicidio stradale, come detto, ai domiciliari.
L’incidente
Il fatale incidente è avvenuto a Poggiardo, sulla via per Maglie, attorno alle 19.
La vittima, Tatiana Renna (nelle foto), era in sella alla sua bicicletta quando l’Opel Corsa condotta da Fabian Palma, 44enne del posto, l’ha travolta inesorabilmente.
Vani i soccorsi: la 32enne, sbalzata dalla sella della sua bicicletta 10 metri più in là sull’asfalto, non è sopravvissuta all’impatto.
Il dolore
Immediati i messaggi di cordoglio e dolore di chi conosceva la ragazza si sono susseguiti sui social.
La notizia, arrivata come un fulmine a ciel sereno, ha sconvolto anche chi non aveva mai incontrato Tatiana, infermiera del 118 per il locale presidio ASL, originaria di Cellino San Marco ma da qualche tempo a Poggiardo, dopo aver vinto un concorso.
Cronaca
Tricase, casa distrutta dalle fiamme
Incendio in abitazione privata nel rione Tutino a causa dello scoppio di una canna fumaria

Sirene spiegate a Tricase poco dopo mezzogiorno per un incendio in una abitazione privata.
I vigili del fuoco si sono precipitati nel rione Tutino dove in una casa di via dei Fiori, a qualche decina di metri dalla piazza principale, si è levata una colonna di fumo nero.
Pare l’incendio sia partito dallo scoppio di una canna fumaria. Ancora sul posto 115 e polizia locale per isolare la zona e metterla in sicurezza.
L’abitazione, come si evince anche dalle fotografie, sarebbe gravemente danneggiata.
Non ci sarebbero gravi conseguenze per le persone.
Cronaca
(Tragico) Diario da Durazzo
I nostri vigili del fuoco impegnati nel recupero dei corpi di una intera famiglia, la cui storia ha commosso l’Albania e l’Europa. Intanto la terra trema ancora

La fierezza per l’opera prestata dai vigili del fuoco salentini (sono partiti dei distaccamenti di Tricase, Maglie e Lecce) insieme ai loro colleghi di altre località italiane a Durazzo lenisce appena la tristezza per ciò che sta passando un popolo a noi vicino non solo geograficamente come quello albanese.
Una famiglia distrutta
Ieri i nostri vigili sono stati impegnati per tutta la giornata e fino a notte fonda a Durazzo nei pressi di una palazzina di tre piani che è collassata su se stessa ed ha inghiottito un’intera famiglia.
La mamma, la moglie del quarantenne Berti Lala, i figli, erano due gemellini di un anno e mezzo e un altra bambina di 7 anni: loro corpi sono stati ritrovati abbracciati alla madre, nella notte tra giovedì e venerdì dai nostri Vigili del Fuoco.
Anche gli altri familiari non ce l’hanno fatta: una delle sorelle di Berti Lala, la loro madre di 79 anni e un nipote sono tutti tra le vittime accertate del disastro. Nella notte trovato anche il corpo del nonno, un anziano disabile.
La palazzina dove viveva la famiglia è completamente collassata, con i solai uno sopra all’altro, una situazione in cui è stato molto difficile per i soccorritori intervenire.
Nelle operazioni che vedono coinvolti i nostri vigili del fuoco sono impegnati 175 uomini delle squadre Usar (Urban Search And Rescue), specializzate nella ricerca sotto le macerie.
I Vigili del Fuoco italiani hanno lavorato ininterrottamente sul sito da martedì sera fino alle 2 di questa notte, quando le operazioni di ricerca si sono concluse, finché tutti i dispersi erano stati recuperati.
La terra intanto continua a tremare: una nuova scossa di magnitudo 4.8 è stata registrata tra giovedì e venerdì poco prima di mezzanotte. L’epicentro è stato a 29 chilometri a ovest di Tirana, dove è stata avvertita distintamente. Mentre oltre 2mila persone sono ricoverate nelle quattro tendopoli a Durazzo, Sukth, Thumane e Bubq, si continua a scavare per cercare altri dispersi sotto le macerie. Anche i vigili del fuoco della sezione operativa salentina si sono spostati su un un’altro ”cratere” di ricerca.
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