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Ruffano, due feste in una settimana

Le celebrazioni per San Marco e la Madonna del Buon Consiglio si intrecciano, con l’attesissima Fiera Mercato del 25 aprile

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Aprile è sempre un mese di grande fermento per Ruffano che, dopo le solennità della Santa Pasqua, si prepara a celebrare due ricorrenze ravvicinate e molto care alla comunità locale, una in nome di San Marco e l’altra in onore della Madonna del Buon Consiglio.


SAN MARCO


San Marco, invocato come protettore dell’udito, si festeggia da tempo immemore in paese. Il suo giorno è il 25 aprile, quando Ruffano tutta è attraversata dall’attesissima e tradizionale Fiera in onore del Santo. Secondo molti, la più antica fiera primaverile dei dintorni, risalente addirittura al XV secolo. Occasione nella quale sin dai tempi antichi si introducevano i frutti di stagione e si potevano acquistare strumenti da lavoro, prodotti d’artigianato locale come le terracotte ed anche bestiame. Nel tempo si è via via ampliata, accogliendo sempre più venditori ed attirando un numero crescente di visitatori da tutto il Salento, fino a divenire la più attesa fiera-mercato del basso Salento. La Fiera anche quest’anno attraverserà le vie principali del paese, nella mattinata di martedì 25 aprile.


In questo giorno di festa, da tradizione, si fa visita alla statua del Santo, accolta nella Chiesa della Madonna del Carmine che, nel suo ventre, cela la cripta di San Marco, meta dei visitatori ogni 25 aprile. Attualmente, la Madonna del Carmine e l’annessa cripta sono oggetto di lavori di restauro che hanno riportato alla luce importanti affreschi ed una nuova cripta, tombati nel tempo (ne parliamo approfonditamente in questo articolo dedicato).


Martedì 25 sarà quindi aperta eccezionalmente la prima parte della chiesa, per esporre la statua ai pellegrini e ai devoti, mentre le messe saranno celebrate all’aperto, nell’area antistante la chiesa, alle ore 8, alle 9 ed alle 11. La sera alle 19 la messa solenne, sempre all’aperto. Il programma religioso, in avvicinamento al giorno del Santo, prevede anche il triduo, che si terrà da sabato 22 a lunedi 24 aprile nella chiesa di San Francesco d’Assisi con alle ore 18 il Rosario ed alle 18e30 la Santa Messa. Il programma non prevede ulteriori celebrazioni di natura civile, per via dei costi di restauro della chiesa che quest’anno gravano sull’Arciconfraternita.


Piazzetta Madonna di Lourdes invece, come di consueto, accoglierà le giostre del Luna Park.

MADONNA DEL BUON CONSIGLIO


Non è un caso che la festa di San Marco intrecci quella della Madonna del Buon Consiglio, la cui storia a Ruffano è connessa proprio alle celebrazioni in onore del patrono dell’udito. Un’antica tradizione narra infatti che il 25 Aprile del 1467, nel vespro della festa di san Marco, nella chiesa che in quell’anno si stava edificando, apparve su di una parete una immagine della Madonna col Bambino. Si trattava, continua la tradizione, della Signora di Scutari, o Signora degli Albanesi, che aveva lasciato la sua terra invasa dai Turchi. La tela che si conserva nella chiesa del Buon Consiglio raffigura, appunto, il prodigio del viaggio, compiuto dalla icona della Madonna portata in volo dagli Angeli.


Da allora sarebbero nate in paese le celebrazioni per la Madonna del Buon Consiglio che, quest’anno nella Parrocchia della Natività Beata Vergine Maria, sono già partite la scorsa domenica con i riti religiosi. La novena, in preparazione alla festa, prosegue da mercoledì 19 a sabato 22 aprile con le Solenni Quarantore Ecauristiche in Confraternita: alle ore 7e30 Santa Messa ed Esposizione del Sacramento; alle ore 19 Reposizione e Santa Messa.


Agli stessi orari, le Sante Messe di martedì 25. Il giorno della festa arriva poi mercoledì 26 con le messe in Confraternita alle 7e30 ed alle 10 e con la Processione delle 18e30. Per il programma civile, previste la serata musicale “Ballando in piazza” per martedì 25 e il Gran Concerto Bandistico “Castellana” per mercoledì 26.


 


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Guida Salento Km0: Itinerari rurali nella Puglia meridionale

Per una spesa consapevole e ad una conoscenza più profonda del territorio. Domani dalle 19 la presentazione della Guida 2024 a Galatina presso Palazzo Gorgoni

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In occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione, Salento Km0 e Club Unesco Galatina organizzano la presentazione della “Guida Salento Km0 – Itinerari rurali nella Puglia meridionale”: 9 itinerari, tra paesaggi, civiltà contadina e agro-biodiversità, per scoprire i progetti agricoli che stanno rivoluzionando la concezione di agricoltura, di produzione di cibo e di cura del territorio.

Salento Km0 APS, nata proprio a Galatina nel 2011, ritorna a raccontare un Salento lontano dalle copertine patinate, dalle cartoline e dalla narrazione mainstream, ma con le mani e il cuore ben piantati dentro la terra: un ecosistema eterogeneo accomunato dalla volontà di rigenerare il territorio e produrre un cibo sano, biodiverso e sostenibile.

«Abbiamo raccontato queste realtà spingendoci oltre la provincia di Lecce e abbracciando anche quelle di Brindisi e Taranto, tracciando itinerari suggestivi a cavallo tra natura, agro-biodiversità, cultura locale, gastronomia e, ovviamente, progetti agricoli, con l’intento di restituire al lettore la bellezza della nostra terra, offrendo al contempo uno strumento per costruire comunità consapevoli intorno alla filiera del cibo e alla tutela del territorio, ad uso non solo di turisti e visitatori, ma anche e soprattutto dei locali» si legge nell’introduzione al volume, a cura di Francesca Casaluci.

Quasi 200 pagine dense di contenuti, in cui i testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Paola Rollo e dai racconti fotografici di Rocco Casaluci e Tommaso Faggiano. La prefazione è a firma di Chiara Idrusa Scrimieri, autrice e regista che conosce da vicino le grandi questioni ambientali irrisolte che oggi fanno del Salento una terra al bivio.

«La sensazione di essere ad un bivio, di avere la responsabilità di compiere una scelta importante e consapevole per il nostro territorio, è il filo conduttore che ha accompagnato tutta la stesura dei testi», dichiara Francesca Casaluci, «questo senso di incertezza e schizofrenia che abbiamo provato nel raccontare progetti bellissimi ma immersi in un territorio difficile, attanagliati da problemi di varia natura e resi fragili da questa precarietà, è stato eccezionalmente interpretato nelle illustrazioni grafica di Paola Rollo, artista di grande sensibilità, che ha disegnato una copertina dove un gruppo di persone fanno germogliare una terra arida. È lo spirito di collettività che accompagna il nostro lavoro: restituire dignità a chi ogni giorno costruisce alternative sostenibili, prendendosi ciascuno le proprie responsabilità per una crisi ambientale che oramai non può più essere attribuita solo al disseccamento degli olivi».

Il libro, edito da Luoghi e Visioni, si articola in nove itinerari, dalla Valle d’Itria al Capo di Leuca, ciascuno dei quali guida il lettore ad una spesa consapevole e ad una conoscenza più profonda del territorio. Novità assoluta dell’edizione 2024 è la doppia lingua, con la traduzione in inglese a fronte.

Fedele allo spirito che sin dagli esordi accompagna Salento Km0, la Guida 2024 intende offrire uno strumento per scegliere consapevolmente il proprio cibo, supportare realtà impegnate nella rigenerazione ambientale, nella tutela dell’agro-biodiversità, nella “restanza”, da utilizzare che si sia in vacanza o che si sia residenti.

La Guida sarà presentata alla presenza dell’autrice Francesca Casaluci, che per l’occasione dialogherà con Francesco Minonne, biologo ed esperto di agro-biodiversità pugliese.

Appuntamento domani alle ore19, in via Umberto I n°30 a Galatina, presso Palazzo Gorgoni.

L’evento è patrocinato dal comune di Galatina.

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Lo spaesato: Tricase su Rai 2

Teo Mammuccari scoprirà che in paese non ci si chiama per nome ma per soprannome, che non è mai troppo tardi per formare una band di successo e che basta poco per sentirsi veramente a casa

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Il cuore del programma è il viaggio di Teo Mammuccari attraverso cinque borghi italiani: Agropoli (Salerno), Ostra (Ancona), Sonnino (Latina), Acerenza (Potenza) e, infine, Tricase.

Proprio nel Salento è stata registrata quest’estate l’ultima puntata del people comedy show  che racconta l’Italia attraverso la comicità.

Ultima puntata che andrà in onda questa sera alle 21,20 su Rai 2.

Mammuccari scoprirà che a Tricase non ci si chiama per nome ma per soprannome, che non è mai troppo tardi per formare una band di successo e che basta poco per sentirsi veramente a casa.

Quella di Tricase è l’ultima tappa del giro di Teo Mammuccari per piccoli centri sparsi per l’Italia, un viaggio attraverso i borghi, in cui ha incontrato gli abitanti, si è cimentato in interviste divertenti, ha vissuto insieme a loro esperienze curiose, ha conosciuto le loro storie per poi trasformarli, attraverso la sua lente dissacrante, nei personaggi di una grande commedia popolare.

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Tratto dalle discriminazioni

La residenza artistica organizzata dal G.U.S. con il fumettista Gianluca Costantini. fINO al 19 ottobre, il GUS, Gruppo Umana Solidarietà, ospiterà da KORA, a Castrignano dei Greci, una residenza artistica, con incontri aperti al pubblico, accompagnata dal celebre fumettista Gianluca Costantini con l’obiettivo di costruire un libro a fumetti che racconti la lotta a tutte le forme di discriminazioni. Martedì 15 incontro aperto al pubblico con Costantini e giovedì 17 con il filologo, Riccardo Burgazzi

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Chiunque abbia indagato il senso del disegnare ha scoperto come sia da sempre un modo per dare forma e sostanza alle idee, un volano per messaggi necessari, ma anche e soprattutto un atto di conoscenza più intimo e al tempo stesso capace di diventare corale, più immediato e profondo. Ed è proprio nell’estrema convinzione che la lotta ad ogni tipo di discriminazione trova saldi alleati anche nelle parole e nel disegno, che il G.U.S., Gruppo Umana Solidarietà, ha ideato e organizzato la residenza artistica “Tratto dalle discriminazioni”, con lo scopo di realizzare un libro a fumetti: una narrazione visiva che racconti la lotta portata avanti dall’intera società civile.

Così, fino al 19 ottobre, a Castrignano dei Greci, da KORA, Centro del Contemporaneo, il celebre fumettista e attivista per i diritti umani, Gianluca Costantini, condurrà una settimana di sessioni di disegno con artiste e artisti, ma anche incontri, dialoghi e dibattiti aperti al pubblico sul tema delle discriminazioni intersezionali.

«Dall’assedio di Sarajevo alla guerra in Palestina, passando dalle principali lotte per la liberazione dei prigionieri di coscienza, l’arte ha sempre avuto un ruolo fondamentale per veicolare campagne a favore dei diritti umani e della giustizia sociale», dichiara Federica Ferri, referente del G.U.S e del progetto GEA, in cui rientra la residenza.

«L’intento della residenza», prosegue, «è una produzione editoriale: anche in questo caso, l’arte servirà a discutere con i più giovani i temi della discriminazione intersezionale».

Una call internazionale del GUS ha selezionato dieci artisti under 35, che si troveranno a Castrignano insieme a Costantini, per raccogliere suggestioni, racconti e testimonianze e realizzare collettivamente il libro-fumetto.

Costantini sarà protagonista anche di uno degli eventi aperti al pubblico della residenza: martedì 15 ottobre, alle ore 19,30 dialogherà in “L’arte nelle lotte sociali”, con Stefano Cristante, docente presso l’Università del Salento di Sociologia nei processi culturali e comunicativi. Modera la giornalista del Quotidiano, Alessandra Lupo.

Costantini ha iniziato la sua attività artistico-politica raccontando le proteste di strada di Occupy Gezi a Istanbul e quelle di Hong Kong, e poi le repressioni compiute in Egitto e in Eritrea. Ha messo il suo talento grafico al servizio di importanti cause umanitarie, collaborando tra gli altri con ActionAid, Amnesty, Cesvi, ARCI ed Emergency. Censurato dal governo turco, ha pubblicato le sue storie su importanti testate italiane, francesi, statunitensi e turche. Collabora, inoltre, con diverse organizzazioni e festival internazionali impegnati sui temi dei diritti umani. Insegna arte del fumetto all’Accademia di Belle Arti di Bologna e ha pubblicato graphic novel e storie brevi in molte lingue. Tra i suoi libri a fumetti, “Zodiac” (Random House), “Patrick Zaki, una storia egiziana” (Feltrinelli), “Julian Assange & WikiLeaks” (realizzato con Dario Morgante per Becco giallo).

Giovedì 17, la residenza aprirà nuovamente le porte al pubblico per ospitare, sempre alle ore 19,30, il filologo Riccardo Burgazzi nel dialogo: Il maschilismo orecchiabile: gli stereotipi di genere nella musica italiana”.

Giustina De Iaco, conduttrice di Mondoradio e attrice, intervisterà Burgazzi, autore del libro: “Il maschilismo orecchiabile, mezzo secolo di sessismo nella musica leggera italiana”.

La musica leggera che rappresenta un ottimo appiglio per un’indagine sociologica sui modelli culturali dominanti diventerà occasione per analizzare e confrontarsi sul senso comune che pervade la nostra epoca.

Tratto dalle discriminazioni” rientra nell’ambito del progetto GEA, Global, Green, Generative and Equal Educational Activities, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

IL G.U.S., GRUPPO UMANA SOLIDARIETÀ “GUIDO PULETTI”

Il G.U.S. Gruppo Umana Solidarietà Guido Puletti APS è una Organizzazione non governativa che nasce nel 1993, da un gruppo di volontari, per portare aiuto alle popolazioni colpite dalla guerra nella ex Jugoslavia.

Dedica il suo nome a Guido Puletti, giornalista e attivista politico, ucciso durante lo stesso conflitto, mentre era impegnato in una missione umanitaria in Bosnia ed Erzegovina. In trent’anni, il GUS ha fatto della tutela dei diritti umani, del rispetto delle culture, della promozione dello sviluppo e dell’aiuto umanitario la base dei suoi interventi nella cooperazione internazionale, nelle emergenze, nella progettazione sociale, nell’accoglienza e integrazione, in Italia e nel mondo.

Il GUS realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e di interventi di risposta alle emergenze umanitarie, di tutela dei diritti, accoglienza e integrazione, azioni di educazione alla cittadinanza globale e di contrasto alla povertà educativa nonché attività di sensibilizzazione.

Nel corso degli anni ha operato in Albania, Argentina, Bosnia ed Erzegovina, India, Iraq, Kosovo, Libano, Messico, Mozambico, Nepal, Siria (Rojava) e Sri Lanka.

IL PROGETTO GEA IN CUI RIENTRA LA RESIDENZA

Il nome GEA deriva dalla parola Γ che, in greco antico, significa Madre Terra, ed è usata per esprimere la naturalezza delle differenze in termini di tradizioni culturali e biodiversità del pianeta. La presente iniziativa di Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG), finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooeprazione allo Sviluppo, è promossa dal GUS Gruppo Umana Solidarietà, insieme a 23 partner tra cui organizzazioni della società civile italiane, Enti Territoriali, Università, Associazioni. Il progetto vuole contribuire ad aumentare, nei/lle giovani italiani/e (15-25 anni) e nella comunità educante (docenti e decision makers) della Provincia di Lecce le competenze necessarie a promuovere una comunità inclusiva, priva di discriminazioni, volta ad uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla valorizzazione delle diversità culturali.

Il Rapporto internazionale dell’Ocse del 2021 che sonda quanto i/le giovani italiani/e siano pronti/e a vivere in un mondo globalizzato, ad adattarsi alla diversità e soprattutto a rispettarla, mostra che gli/le italiani/e sono all’ultimo posto tra i Paesi Ocse quanto a capacità di capire le prospettive degli altri. Sono penultimi/e per l’interesse a saperne di più su altre culture, terzultimi tra i Paesi industrializzati per il rispetto delle persone di altre culture e nuovamente ultimi quanto alla capacità di adeguare il proprio modo di pensare e la propria condotta al contesto culturale. Tale fenomeno sfocia in discorsi d’odio e discriminazioni nei confronti di persone straniere, diversamente abili, donne, gender fluid – senza tralasciare la discriminazione generazionale- che nel territorio della Provincia di Lecce si vedono private di alcuni diritti fondamentali (accesso alla casa, parità salariale, trattamenti degradanti).

Caratteristiche dell’iniziativa sono: l’approccio intersezionale alla discriminazione (più targhettizzazioni possono convivere insieme) che è trattata in tutte le sue forme, e l’azione multilivello dell’intervento che parte da contesti formali per arrivare all’apprendimento informale generato da occasioni di interazione sociale e culturale, secondo il principio del not leave anyone behind.

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