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Gagliano del Capo

Gagliano, il Sindaco: “Opposizione accozzaglia di dilettanti”

Maggioranza sotto sulla TASI. Buccarello: “Pure logiche di palazzo alimentate dalla pochezza ed irresponsabilità della minoranza alla quale si è subdolamente aggiunto un manipolo di trasformisti solo per squallidi giochetti ritorsivi”

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In merito alle vicende della TASI a Gagliano del Capo (all’1 per mille nonostante la proposta del Sindaco di portarla al 2 per mille) e soprattutto della maggioranza battuta in Consiglio comunale è intervenuto il sindaco Antonio Buccarello.


Il sindaco Antonio Buccarello

Il sindaco Antonio Buccarello


È d’obbligo chiarire che le vicende consiliari del 9 settembre, in ordine alla determinazione dell’aliquota TASI hanno ben poco di nobile”, dice il primo cittadino, “atteso che le stesse non trovano certo la loro fonte non nel tanto sbandierato principio etico, ma sono state, invece, dettate da pure logiche di palazzo, alimentate dalla pochezza ed irresponsabilità del gruppo di minoranza al quale si è subdolamente aggiunto “a rimorchio” un manipolo di trasformisti dell’ultima ora che, in barba a qualunque morale e solo per squallidi giochetti ritorsivi, ha tentato di dissestare l’Ente Comune”.


La strumentale opera demagogica realizzata dall’opposizione (in senso ampio)”, prosegue il Sindaco, “è talmente ipocrita da negare finanche l’evidenza più lampante laddove omette la circostanza per la quale la quasi totalità dei Comuni hanno dovuto “ob torto collo “ rivedere al rialzo l’aliquota di tale imposta nonostante tutti coloro che hanno responsabilità amministrative vivano quotidianamente i drammi che la persistente crisi economica lascia sui propri territori. L’ipotesi di portare l’aliquota al due x mille (“adeguatamente contemperata con una serie di agevolazioni per i figli a carico sino al 26° anno di età – sostegno alla genitorialità – e per alcune categorie di persone affette da disabilità”) nasceva dall’imprescindibile necessità di coprire l’ennesimo taglio di risorse alla finanza locale perpetrato dal governo della sinistra, anch’esso profondamente ipocrita, che con una mano da e con l’altra toglie, nonostante i tanti annunci e i tanti proclami”.

Buccarello poi infierisce sulla minoranza: “Si noti come la malafede della neo-opposizione emerge chiara dal fatto che la stessa non ha mai avanzato alcuna proposta adeguatamente ponderata e si è limitata ad un’alzata di mano ostruzionista del quale unico intento era quello di portare alla caduta dell’esecutivo da lì a pochi giorni, o quantomeno precostituirsene i presupposti, in spregio a qualsiasi sensibilità rispetto alla comunità gaglianese. Non sono bastate in questi anni le ripetute sconfitte elettorali (l’ultima in ordine di tempo quella del giugno scorso) a far capire che la strada della demagogia, del disinteresse, della denigrazione a tutti i costi non avrebbero portato a nessun risultato apprezzabile né sul piano del consenso né sul piano del confronto civile che rimane un elemento insostituibile nei meccanismi di qualunque democrazia, tanto da far vivere a Gagliano le inevitabili conseguenze di una democrazia zoppa”.


Il primo cittadino poi va giù duro: “Aver voluto consacrare sull’altare dell’opportunismo e del trasformismo il proprio agire oltre che mortificare il mandato ricevuto dalla popolazione Gaglianese e gli interessi di tutta la comunità, ha dimostrato ancora una volta che chi oggi si accredita come forza alternativa di fatto non è che una accozzaglia di dilettanti allo sbaraglio che i cittadini gaglianesi  non mancheranno di valutare sino in fondo.


All’amministrazione che mi onoro di guidare”, conclude il Sindaco, “spetta la responsabilità di continuare ad amministrare con responsabilità ed equilibrio come abbiamo fatto in tutti questi anni, anche per quest’ultimo scorcio di mandato amministrativo nell’interesse supremo di tutta Gagliano”.


Cronaca

L’omicidio della dottoressa Monteduro, 25 anni dopo

Il Consiglio Direttivo dell’OMCEO di Lecce si reca a Gagliano del Capo per rendere omaggio al ricordo della professionista brutalmente assassinata mentre svolgeva il suo turno in Guardia Medica. Rocco De Giorgi, presidente dell’Omceo di Lecce: «Non è possibile “alzare le mani contro chi sta dando una mano»

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Il 25 aprile di 25 anni fa fu barbaramente trucidata a Gagliano del Capo, mentre svolgeva il suo turno in Guardia Medica, la dottoressa Maria Monteduro.

Il consiglio direttivo dell’Ordine a nome di tutti i medici della provincia di Lecce ha voluto testimoniare con forza il ricordo indelebile di una professionista esemplare, impegnata con grande passione, competenza e coerenza nel suo lavoro, nella sua professione, nell’intensa attività sociale, di volontariato e di azione politica.

La sua figura “solare” illumina tuttora un territorio caratterizzato dalla grande dignità nel lavoro della sua gente.

L’assassinio della dottoressa scosse tutta l’Italia.

Il suo ricordo è oggi vitale anche per la centralità del problema che tutti i medici vivono nella loro professione: quello della violenza, delle aggressioni, delle minacce, che rendono sempre più problematica e insicura la loro professione.

L‘Ordine dei medici ha incontrato in una manifestazione particolarmente sentita e commossa il sindaco di Gagliano del Capo Gianfranco Melcarne (che si è detto sempre disponibile per un concreto aiuto al progetto dell’Omceo), il direttore del Distretto gaglianese Pierpaolo D’Arpa, la dottoressa del turno festivo della Continuità Assistenziale e la Dirigente dei servizi.

«Come recita un nostro slogan», ha sottolineato Rocco De Giorgi, presidente dell’Omceo di Lecce, «non è possibile “alzare le mani contro chi sta dando una mano”: saranno varie e importanti le iniziative che metteremo ancora in campo sull’argomento. Certamente molto si è fatto, ma moltissimo si dovrà ancora fare non solo per la sicurezza nei posti di lavoro, in primo luogo nei luoghi più “esposti” (Pronto Soccorso, Continuità assistenziali, CIM)».

«Soprattutto», conclude De Giorgi «tantissimo si dovrà lavorare per mutare una cultura che appare sempre più dominata dalla violenza, sopraffazione, antagonismo e protagonismo, stimolando quei valori di rispetto, di solidarietà, di dignità che costituiscono l’onerosa eredità che Maria Monteduro ci ha lasciato e per la quale ha lottato con determinazione e forza

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Cronaca

Taglio del nastro: bentornato Ponte Ciolo

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Come avevamo anticipato sulle colonne del nostro ultimo numero cartaceo, oggi è stato il grande giorno del Ponte Ciolo. Il giorno in cui ha riaperto al traffico, sotto “una nuova luce”.

Il taglio del nastro questo pomeriggio per lo storico ponte in località Gagliano del Capo (Lecce), il ponte iconico del Salento lungo la strada provinciale 358, la litoranea della costa adriatica, che si staglia per una lunghezza di 60 metri a picco sul mare in corrispondenza di un’insenatura rocciosa profonda circa 30 metri.
    Simbolo, negli anni ’60, di un filone di ingegneria strutturale altamente innovativa, il ponte è tornato da oggi a nuova vita, riaperto alla percorrenza dopo essere stato chiuso per un anno per i lavori di risanamento, consolidamento e adeguamento sismico e funzionale finanziati dalla Provincia di Lecce con risorse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
    Alla cerimonia di riapertura del ponte, con la l’accensione dell’illuminazione, alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, hanno partecipato autorità civili e religiose per salutare il passaggio della prima vettura.
    La struttura originaria, ad arco sagomato, è stata progettata dall’ingegnere leccese Antonio La Tegola e realizzata dalla Provincia di Lecce tra il 1962 e il 1967.

Era stata già sottoposta, negli anni, ad altri interventi di manutenzione.

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Appuntamenti

Ponte Ciolo, tutto pronto per la cerimonia di riapertura

Mercoledì 24 aprile, alle ore 18,30, sul posto, la conferenza stampa e la cerimonia di inaugurazione di apertura del Ponte, con il taglio del nastro, l’accensione dell’illuminazione e il passaggio della prima vettura

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Lo avevamo anticipato da queste colonne, ora è arrivato anche l’annuncio ufficiale della provincia di Lecce: per la riapertura del Ponte Ciolo di siamo.

La Provincia restituisce lo storico Ponte del Ciolo alla comunità salentina.

Simbolo negli anni ’60 di un filone di ingegneria strutturale altamente innovativa, il Ciolo, situato in agro di Gagliano del Capo, torna a nuova vita e alla percorrenza dei mezzi.

Mercoledì 24 aprile è in programma, alle ore 18,30, sul posto, la conferenza stampa e, a seguire, la cerimonia di inaugurazione di apertura del Ponte, con il taglio del nastro, l’accensione dell’illuminazione e il passaggio della prima vettura.

Lunga circa 60 metri, l’opera d’avanguardia, tutta salentina, si trova lungo la strada provinciale 358, litoranea della costa adriatica del Salento, in corrispondenza di un’insenatura rocciosa profonda circa 30 metri.

Da ottobre 2006 fa parte del Parco Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase.

Interverranno il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, i consiglieri provinciali Ippazio Morciano e Francesco Volpe, il sindaco di Gagliano del Capo Gianfranco Melcarne, il dirigente del Servizio Viabilità dell’Ente Luigi Tundo, le autorità civili e religiose.

 

 

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