Castrignano del Capo
“No” alle trivelle in mare: “Decreto Sblocca Italia incostituzionale!”
Ordine del Giorno dei Consiglieri di Forza Italia votato quasi all’unanimità e che impegna il Presidente e la Giunta regionale ad impugnarlo dinanzi alla Consulta
Il decreto Sblocca Italia considerato strategico da Renzi ed emanato in fretta e furia sarebbe incostituzionale. I consiglieri regionali di Forza Italia Luigi Mazzei, Erio Congedo, Aldo Aloisi e Antonio Barba hanno proposto un Ordine del Giorno, votato quasi all’unanimità, che impegna il Presidente e la Giunta regionale ad impugnarlo dinanzi alla Consulta.
“Non stiamo parlando di cavilli e arzigogoli giuridici”, dicono “bensì del futuro del nostro mare e della nostra costa, ormai minacciata dalle trivellazioni di multinazionali senza scrupoli che vogliono fare business sulla pelle dei salentini e a discapito delle strategie di sviluppo della Puglia e del Salento”.
“Il decreto Sblocca Italia”, continuano, “come abbiamo scritto nell’Odg, oltre ad apparire antieconomico ed insufficiente per il fabbisogno energetico del nostro Paese, con l’autorizzazione rapida per la ricerca di idrocarburi, pregiudica la vocazione turistica della nostra regione. L’articolo 38 del decreto legge 133/2014, sembra evidentemente incostituzionale per una serie di ragioni che ci siamo permessi di commentare in sette punti:
- consente di applicare le procedure semplificate e accelerate sulle infrastrutture strategiche ad una intera categoria di interventi senza individuare alcuna priorità;
- trasferisce d’autorità le VIA sulle attività a terra dalle Regioni al Ministero dell’Ambiente;
- compie una forzatura rispetto alle competenze concorrenti tra Stato e Regioni previste nel vigente Titolo V della Costituzione;
- prevede una concessione unica per ricerca e coltivazione in contrasto con la distinzione tra le autorizzazioni per prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi del diritto comunitario;
- applica impropriamente ed erroneamente la Valutazione Ambientale Strategica e la Valutazione di Impatto Ambientale;
- trasforma forzosamente gli studi del Ministero dell’Ambiente sul rischio subsidenza in Alto Adriatico legato alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in “progetti sperimentali di coltivazione”;
- costituisce una distorsione rispetto alla tutela estesa dell’ambiente e della biodiversità rispetto a quanto disposto dalla Direttiva Offshore 2013/13/UE e dalla nuova Direttiva 2014/52/UE sulla Valutazione di Impatto Ambientale”.
“Proprio per questo”, aggiungono i Consiglieri regionali, “abbiamo sentito l’esigenza di essere accanto ai Sindaci e alle collettività salentine, perché non si può calpestare il diritto a perseguire strategie di sviluppo più consone alle bellezze del territorio in cui viviamo”. Per dovere di cronaca, va detto che l’ordine del giorno sull’incostituzionalità dello Sblocca Italia, che vincola la Regione ad impugnarlo davanti alla Corte Costituzionale, è stato firmato dal gruppo di Forza Italia, ma ha visto il voto contrario del Nuovo Centro Destra e l’astensione di quattro consiglieri del Pd. “Evidentemente”, commentano gli azzurri della Regione, “è pesato su di loro il ruolo di esponenti di partito di Governo che ricoprono a Roma. Spiace constatare che la politica ha fatto mettere alle spalle l’amore per la propria terra”. L’odg è stato comunque firmato da Introna, Negro, Gianfreda, Losappio, Zullo e Disabato.
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo: arrestato spacciatore, era ai domiciliari
Il 56enne del posto Filippo Costanzo è stato trovatop in possesso di droga e per lui si sono aperte le porte del carcere leccese di Borgo San Nicola
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I carabinieri della Stazione di Castrignano del Capo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sostituzione della misura coercitiva degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il provvedimento riguarda Filippo Costanzo, 56 anni, sempre di Castrignano del Capo.
Il 56enne era stato fermato dagli agenti di polizia del Commissariato di Taurisano nel novembre scorso e sottoposto ai domiciliari.
questa volta è stato fermato dai carabinieri e sempre per detenzione ai fini di spaccio.
Solo pochi giorni fa infatti, gli uomini dell’Arma avevano proceduto al controllo dell’uomo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, dando seguito ad una perquisizione domiciliare.
In tale circostanza è stato trovato in possesso di grammi 6 di marijuana già confezionata e pronta per essere ceduta.
A seguito di ciò l’uomo è stato segnalato alla competente autorità giudiziaria quale detentore di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, mentre quanto rinvenuto è stato invece sottoposto a sequestro.
Ieri mattina, quindi, i carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza e per l’uomo, al termine delle formalità di rito, si sono aperte le porte della Casa Circondariale “Borgo San Nicola” del capoluogo salentino.
Attualità
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Castrignano del Capo
Castrignano del Capo, altro colpo della Banda del Postamat
Poco prima delle 5 i ladri, con il collaudato metodo della marmotta hanno asportato l’erogatore automatico di banconote
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Alba col botto a Castrignano del Capo.
Non erano neanche le 5 del mattino quando un boato ha svegliato molti dei residenti.
La deflagrazione arrivava da via Grassi dove è tornata a colpire la banda dei postamat.
Con il collaudato il metodo della marmotta (viene infilato dell’esplosivo nella feritoia dello sportello automatico da dove vengono erogati i contanti, proprio come una marmotta che si infila in tana) hanno asportato l’erogatore automatico di banconote.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tricase che come prima cosa hanno visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti della zona, alla ricerca di elementi utili all’identificazione dei malviventi.
Secondo le prime notizie trapelate ad agire sarebbero stati almeno in due, incappucciati, e sarebbero giunti sul posto (e poi scappati) a bordo di una Y10.
Non è ancora dato sapere quale sia stato il bottino del colpo portato a termine.
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