News & Salento
Abbandono dei rifiuti: Protocollo d’intesa tra Provincia e Polizie municipali
Un Protocollo con i Sindaci del Salento per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. E’ quello che il presidente della Provincia di Lecce,
Un Protocollo con i Sindaci del Salento per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. E’ quello che il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, ha proposto a tutti i Comuni del territorio, per mettere in moto un’azione comune e coordinata, forte dell’intensa e puntuale attività svolta negli anni dal Corpo di Polizia provinciale. La sottoscrizione del Protocollo è avvenuta lo scorso 9 dicembre nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini a Lecce (presente anche il comandante della Polizia Provinciale, Antonio Arnò). “Ritengo utile la sottoscrizione di questo Protocollo”, ha dichiarato il presidente Gabellone, “al fine di contrastare il fenomeno di attività illecite che spesso costituiscono un forte impatto negativo sul piano del paesaggio e sulle qualità delle matrici ambientali, nonché fonte di pericolo per la salute e la sicurezza dei cittadini. Il Protocollo è finalizzato ad assicurare un sistema integrato ed efficace di controlli ambientali, da porre in essere su tutto il territorio provinciale, per scongiurare il fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti”. In particolare, alla luce di questo contesto, il Protocollo indica, nell’ambito del lavoro di prevenzione, vigilanza e repressione, quali sono le azioni più rilevanti su cui puntare: le attività di autodemolizione; le attività di demolizione e costruzione, comprendendo anche la verifica della destinazione finale dei rifiuti inerti spesso abbandonati sul territorio; le attività di sostituzione e riparazione dei copertoni degli autoveicoli e la verifica delle modalità di smaltimento; le attività di bruciatura degli scarti di potatura, con particolare riferimento al fogliame di olivi.
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Attualità
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Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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