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ACI: Posta Elettronica Certificata
L’Automobile Club d’Italia, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione, ha avviato il 29 ottobre scorso a Lecce, secondo un piano di progressiva estensione sul territorio nazionale, il Progetto Pilota di distribuzione gratuita ai cittadini di caselle personali di Posta Elettronica Certificata (PEC), nell’ottica del processo di semplificazione, accessibilità, economia, trasparenza e certificazione della comunicazione tra cittadini e pubblica amministrazione.
Le caratteristiche e il funzionamento del servizio, che sarà erogato da ACI insieme all’INPS in base a protocollo d’intesa con il Ministero, sono stati illustrati oggi in conferenza stampa presso la sede dell’Automobile Club di Lecce. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il Presidente dell’Automobile Club di Lecce, Angelo Sticchi Damiani, il Direttore Regionale ACI per la Puglia, Giovanni Resta, il Direttore dell’A.C. Lecce, Pasquale Elia, il Direttore dell’Ufficio Provinciale ACI (PRA) di Lecce, Gabriele Peciccia, e il Referente della Direzione Servizi Informativi ACI, Lucio Flauto. La P.E.C. è un sistema di posta elettronica simile a quelli tradizionali, ma con valenza legale. I messaggi di PEC, scambiati tra titolari di indirizzi PEC, hanno infatti lo stesso valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno. Dal 29 ottobre u.s. chiunque sia maggiorenne, in possesso di un computer, di una connessione internet e di una casella di posta elettronica personale, può richiedere la P.E.C all’Automobile Club Lecce, all’Ufficio Prov.le ACI di Lecce (PRA) e alle Delegazioni dell’Automobile Club Lecce dislocate in 23 comuni della Provincia, e utilizzarla per comunicare con le Pubbliche Amministrazioni.
In particolare, grazie al nuovo sistema, il cittadino potrà, in maniera semplice, veloce e certificata, inviare messaggi di posta elettronica, cui potranno essere allegati files di qualsiasi formato (documenti, immagini, ecc.), a tutte le Pubbliche Amministrazioni dotate di PEC, le quali hanno l’obbligo di comunicare sul sito internet istituzionale il proprio indirizzo di posta elettronica certificata. Per ciò che riguarda in particolare l’ACI, gli utenti potranno: inviare richieste di informazioni e chiarimenti; inviare reclami; ottenere ricevute a seguito di transazioni eseguite via internet (Pagamento bollo, pagamento visure); ricevere avvisi/informazioni su eventi riguardanti la propria auto.
In caso di richiesta di attivazione telefonica del servizio PEC, l’utente dovrà telefonare al numero verde 800.999.030 e fornire i propri dati anagrafici all’operatore. Tuttavia, per ricevere le credenziali di accesso alla posta certificata, dovrà comunque recarsi presso uno degli Uffici ACI, poiché la legge prevede che la PEC venga rilasciata soltanto attraverso il riconoscimento “de visu” del cliente. E’ necessario presentare un documento di identità in corso di validità e il tesserino con il codice fiscale, compilare l’apposito modulo con l’ausilio dell’addetto incaricato della registrazione, che in tempo reale provvederà a rilasciare all’utente la richiesta firmata, le credenziali di accesso al servizio e un’informativa. Nei giorni immediatamente successivi alla richiesta, il centro Servizi ACI invierà via mail all’indirizzo fornito dal cittadino una comunicazione di avvenuta attivazione della casella da parte del gestore di PEC.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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