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Calcio – Lecce: la Lazio, la festa, poi De Canio saluta
Ultimo impegno stagionale per i giallorossi, già salvi e già certi dell’addio da parte del tecnico materano, che l’ha annunciato in settimana. La chiusura, al “Via del Mare”, contro la Lazio.
Siamo alla fine. Siamo ai saluti. A quelli veri e propri, fra De Canio e il Lecce. Divorzio già annunciato, finisce quel matrimonio consacrato nel marzo 2009 e finisce anche il massimo campionato 2010/2011 del Lecce, salvo con un turno d’anticipo dopo la storica domenica vissuta appena una settimana fa sul campo del Bari. L’apoteosi, l’apice della gloria toccato solamente sette giorni fa, ma su cui è calata l’ombra delle dimissioni rassegnate del tecnico materano, il quale mercoledì scorso ha comunicato le sue intenzioni ai dirigenti, prima che ci fosse la decisiva fuga di notizie attraverso il web, nel corso della serata. Sir Gigi se ne va (dopo 90 partite con 32 vittorie, 27 pareggi e 31 sconfitte; oltre a 125 gol fatti e 135 subiti), il rinomato “progetto” è cestinato nonostante risultati inaspettatamente positivi, come una promozione e una salvezza in due annate.
Dopo l’ultimo impegno di serie A, nella giornata di lunedì, i massimi dirigenti giallorossi si siederanno subito attorno ad un tavolo per gettare le basi in vista della prossima stagione, per programmare un futuro che è quantomai immediato viste le ultimi vicissitudini. Serve il direttore sportivo, ossia il cosiddetto uomo del mercato, e serve il nuovo allenatore, per il cui ruolo appare favorito Di Carlo su Giampaolo. Sono solo delle candidature, invece, quelle dei vari Moriero, Delio Rossi, Sannino, Ficcadenti e Cosmi. Poi si penserà alla rosa dei calciatori, ma è già chiaro che la politica societaria non cambierà per nulla, puntando sul contenimento degli ingaggi e un budget per la campagna acquisti non certamente elevato.
Ma, per l’ultima volta in questa stagione, parlerà anche il campo. Domenica sera c’è l’ultima uscita davanti al proprio pubblico, al Via del Mare arriva una Lazio che spera nel miracolo per agguantare il suo obiettivo chiamato Champions League. Ai biancocelesti serve un successo in Salento, con la contemporanea sconfitta interna dell’Udinese contro il Milan (già laureatosi campione d’Italia). Per i giallorossi passerella finale e tanto di festa sul campo dopo il triplice fischio, a cui farà seguito l’uscita dell’intera squadra, sul pullmann scoperto, per le vie della città. Un modo per ricevere l’ennesimo abbraccio dopo aver centrato l’agognato obiettivo, mentre sarà curioso vedere come si comporterà De Canio, quali saranno le sue ultime affermazioni e come lo accoglierà quella che era la sua platea sino a qualche giorno fa.
In chiave formazione, vanno segnalate un bel pò di assenze, a partire dagli infortunati Olivera (operato al ginocchio in settimana), Ferrario, Bertolacci e Gustavo. Out anche lo squalificato Tomovic. Difesa da inventare, non è escluso che sarà Donati a fare coppia con Fabiano, mentre come esterno basso potrebbe rivedersi Rispoli. Confermata la cerniera a quattro a centrocampo, mentre in attacco è altamente probabile la presenza da titolare dell’idolo Chevanton, pronto a far coppia con Di Michele. Questo il probabile undici di partenza: Rosati, Rispoli, Donati, Fabiano, Giuliatto, Munari, Vives, Giacomazzi, Mesbah, Di Michele, Chevanton. Arbitrerà Rocchi di Firenze.
Giorgio Coluccia
Il programma della 38^ e ultima giornata, domenica 22 maggio, ore 20,45:
Bologna-Bari
Inter-Catania
Genoa-Cesena
Palermo-Chievo
Brescia-Fiorentina
Lecce-Lazio (ore 20.45)
Udinese-Milan (ore 20.45)
Juventus-Napoli (ore 20.45)
Cagliari-Parma
Roma-Sampdoria (ore 20.45)
Classifica: Milan 81; Inter 73; Napoli 69; Udinese 65; Lazio 63, Roma 60; Juventus 57; Palermo 55; Fiorentina 50; Genoa 48; Catania 46; Parma 45; Cagliari 44; Cesena, Chievo 43; Bologna 42; Lecce 41; Sampdoria 36; Brescia 31; Bari 21.
* Bologna 3 punti di penalizzazione
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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