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Casarano

Casarano inciampa sulle strisce blu

Striscia. È una cosa generica, apparentemente banale. Di per sè la parola striscia non genera alcuna reazione nè positiva nè negativa. La striscia può essere quella dei fumetti

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Striscia. È una cosa generica, apparentemente banale. Di per sè la parola striscia non genera alcuna reazione nè positiva nè negativa. La striscia può essere quella dei fumetti, quella su una bandiera o quella di Greggio e Iachetti in TV. È quindi una cosa innocua, ma se la colori di blu e la disegni sull’asfalto, un’innocua striscia ha il potere di smuovere forze dell’ordine, comitati di cittadini, giudici ed Amministrazioni comunali. Delle strisce blu ne abbiamo già parlato tempo fa e ne avremmo voluto parlare anche oggi. Il condizionale purtroppo è d’obbligo perché oggi ne avremmo voluto parlare con il Sindaco, al quale abbiamo rivolto solo due domande e dal quale ci sarebbe piaciuto ricevere risposta. L’ultima volta che ne abbiamo discusso, l’intervista è stata con l’assessore Attilio De Marco, chiamato, ahinoi, sin da subito a gestire quest’impiccio (l’ennesimo) ereditato dall’Amministrazione precedente. Questa volta avevamo pensato al Sindaco e non perché non ci fidiamo dell’Assessore, ma perché la questione è per così dire trasversale fra i vari Assessorati, interessando praticamente tutti i membri della Giunta ovviamente per motivi differenti, per cui la figura del Sindaco sarebbe stata indubbiamente la più indicata. Se sfogliassimo il contratto del 2008 relativo all’affidamento alla Ditta SIS del servizio di gestione delle aree di sosta a pagamento, all’altezza dell’art. 5 leggeremmo che alla Ditta umbra (i cui vertici per inciso hanno avuto qualche mese fa “seri” problemi con la giustizia per una banale storia di mazzette date a vari amministratori) viene riconosciuto il 35% (addirittura più IVA) delle multe elevate dai solerti ausiliari della sosta. Ora, detto così sembrerebbe non esserci nulla di male, se non fosse che è vietato dalla legge. L’art. 208 del Codice della Strada, infatti, chiarisce in che modo impiegare quei soldi provenienti dalle multe e dice che tocca necessariamente spenderli per rifare ad esempio le strade. Come se non bastasse, poi, una circolare del Ministero (14/01/00 – n. 300/A/21060) chiarisce, soprattutto a beneficio di tutti coloro che non vorrebbero intendere, che quei soldi non possono essere dati come premio ai Vigili Urbani (sfatando anche quindi una leggenda metropolitana) e, testualmente, “neanche – e a maggior ragione – agli ausiliari del traffico”. C’è poi un altro punto di disaccordo fra l’Amministrazione ed il Comitato Strisce Blu, che ormai da tempo opera per difendere gli interessi degli automobilisti, e riguarda il tagliando scaduto. Chi infatti parcheggia la propria auto, stimando di rimanere lì per un certo periodo e facendo il relativo tagliando, ma poi protrae la propria permanenza, il più delle volte, al proprio ritorno, trova ad attenderlo una bella multa che, generalmente, riesce a guastare la giornata. Questo però è contrario alle norme di Diritto e c’è una recentissima lettera del Ministero dei Trasporti (la 1790 dell’11/01/2010) che ricorda come il tagliando o grattino scaduto si configura non come una violazione, ma come un’inadempienza contrattuale che dà luogo solo ad un recupero delle somme dovute. Praticamente, se ho tardato un’ora dopo l’orario sul tagliando, sono tenuto a dare l’importo relativo a quell’ora e non una multa (e prova di ciò è il fatto che ogni ricorso presentato al Prefetto su questo tema sia stato sin qui vinto dagli automobilisti). La domanda facile facile al Sindaco era quella di sapere quali iniziative vorrebbe adottare in merito come Amministrazione. Ma c’è poi un ulteriore punto e questo è squisitamente tecnico-politico. Dal momento in cui è stata istituita, la Commissione di controllo, presieduta dal capogruppo del PDL Giampiero Marrella, ha avanzato alcune perplessità, una delle quali riguarda il fatto che non vi sarebbe traccia, all’interno del Bilancio, dei proventi relativi alla gestione delle “strisce blu”, impedendo quindi di controllarne poi l’effettivo impiego. Ora, non sappiamo quanti di voi siano così bravi da leggere e soprattutto capire un Bilancio comunale, ed è quindi questo il motivo per cui avremmo chiesto al Sindaco se quest’affermazione sia vera, dovuta magari ad una svista dei responsabili economici o magari solo frutto di una lettura errata degli atti. Queste le incongruenze piuttosto consistenti, ma altre non meno importanti (come una sorta di mancanza di omologazione delle apparecchiature o l’irregolarità delle aree di sosta che occupano la carreggiata) da tempo conquistano discussioni, ricorsi e pagine di quotidiani on line. Ora, però, derogando magari un po’ dai patti iniziali, una terza domanda al sindaco Ivan De Masi l’avremmo voluta fare: ma perché, invocando magari l’autotutela amministrativa, non si scioglie questo contratto e se ne fa uno tutto nuovo e magari senza tanti piccoli-grandi impicci?


Antonio Memmi

Casarano

GDF, controlli antidroga. Individuati 46 soggetti: 18 deferiti e 28 segnalati

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato. Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran…

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GDF LECCE: CONTROLLI ANTIDROGA IN TUTTO IL TERRITORIO SALENTINO. OLTRE 40 SOGGETTI SEGNALATI.

Le Fiamme Gialle di Lecce proseguono, in tutto il territorio salentino, nelle attività di prevenzione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito di appositi controlli, coadiuvati anche dai “Baschi Verdi”, che si sono sviluppati lungo le principali strade della provincia, le stazioni ferroviarie e degli autobus, nei porti turistici, nelle discoteche e altri luoghi di intrattenimento, sono stati sequestrati circa 5 kg di sostanze stupefacenti tra hashish, marijuana, eroina e cocaina.

Inoltre, sono sono stati individuati 46 soggetti, di cui 18 deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per spaccio, e 28 segnalati alla locale Prefettura quali consumatori di sostanze stupefacenti.

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato.

Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran.

L’attenzione sul fenomeno continuerà durante il periodo estivo per contrastare il mercato illecito e conseguente arricchimento indebito della criminalità.

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Casarano

Motori: Rizzello e Sorano (Salentomotori) ritornano in pista sul Gargano

I piloti salentini (Francesco Rizzello è di Ruffano, Fernando Sorano di Casarano) al 3° Rally Costa del Gargano in attesa del Rally del Salento

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Francesco Rizzello è pronto per rientrare in gara.

Il pilota di Ruffano sarà presente al secondo appuntamento della Coppa Rally di Zona 8 in programma questo weekend a Manfredonia.

Tra le strade garganiche, il portacolori della Scuderia Salentomotori cercherà le prime conferme al volante della Hyundai I20, vettura equipaggiata con pneumatici Pirelli che il driver condividerà con il casaranese Fernando Sorano.

Il 3° Rally Costa del Gargano rappresenta, oltre che un valido test in ottica campionato, anche l’occasione per sviluppare il giusto feeling per il prossimo appuntamento del Rally del Salento.

La gara si svilupperà tra sabato e domenica, con la giornata inaugurale che punterà i riflettori sui chilometri della prova speciale Macchia – Troiano Petroli; il giorno dopo, gli equipaggi si sfideranno sulle ps Mattinata – Monte e Carbonara.

Partenza ed arrivo sono previste nella piazza del Porto Turistico di Manfredonia.

«Sono davvero felice di poter prendere parte a questo rally», ha dichiarato Rizzello, «avevo voglia di tornare ad indossare tuta e casco, e per questo, insieme a Fernando (Sorano) abbiamo deciso di iniziare proprio da questa fantastica gara foggiana, ideale per creare il giusto approccio con la vettura. Cercheremo di fare ancora esperienza per i nostri programmi futuri».

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Appuntamenti

Una cena per Daniela e Paola

Dopo il successo dello scorso anno domenica 28 aprile torna la cena di beneficenza di ApsRacaleCam per sostenere la fondazione casaranese che si occupa di alleviare lo stato di disagio e di emarginazione in cui si trovano numerosi bimbi sul nostro territorio. Nove chef pugliesi si ritrovano per una cena degustazione unica nel suo genere

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La buona cucina sposa la solidarietà per un momento conviviale volto alla sensibilizzazione su una giusta causa ed anche quest’anno ApsRacaleCam insieme a numerosi professionisti del settore ristorativo hanno deciso di scendere in campo per una nobile causa sostenere la Fondazione Onlus Daniela e Paola.

Domenica 28 aprile, a partire dalle ore 20,30, in un luogo segreto, che sarà svelato solo ai partecipanti della cena, si terrà la quarta edizione della cena di beneficenza a sostegno della fondazione casaranese che si occupa di alleviare lo stato di disagio e di emarginazione in cui si trovano numerosi bimbi sul nostro territorio.

Un gruppo di professionisti ma soprattutto amici che per l’occasione insieme realizzeranno un menù unico ed autentico per regalare piacevoli momenti conviviali a tavola e sostenere un progetto che da oltre quindici anni è presente nel nostro territorio.

Sono numerosi gli chef e professionisti del settore che hanno aderito all’iniziativa dove tra i fornelli della cucina ognuno preparerà un proprio piatto.

«I partecipanti avranno modo di gustare un menù unico nel suo genere preparato in esclusiva dagli chef», dice Valentino Interlandi, ideatore e vice presidente di APS RacaleCam, «ogni portata riflette l’estro e la personalità di ogni singolo chef che ha deciso di sostenere la causa. Una cucina che dialoga con la terra ed il mare, un menù semplice e creativo, che vede l’utilizzo di prodotti del territorio con il contributo di realtà locali che hanno deciso di fare rete per sostenere una bellissima realtà nel nostro territorio».

Tutto il ricavato della cena sarà devoluto a favore della Fondazione Daniela e Paola Onlus, impegnata nei progetti a favore dell’infanzia.

Durante la cena sarà proprio il presidente Claudio Bastianutti a raccontare la storia della fondazione, ad illustrare le attività già attivate e quelle in programma, da avviare grazie all’aiuto di tutti i volontari e i benefattori.

Ecco alcuni degli chef e ristoratori che hanno deciso di partecipare all’iniziativa: Samuele TomaSinodia Corigliano D’Otranto; Leonardo D’IngeoFran by Masseria Francescani Torre Chianca; Daniela MontinaroLe Macare Alezio; Antonella De VitisAntico Monastero Felline; Antonio De CarloMasseria Caronte Vernole; Roberto FersinoLe Stanzie Supersano; Rodolfo CaldarazzoVizio Melpignano; Antonio CamilliSantaVoglia Lecce.

«È davvero sorprendente vedere che anche quest’anno abbiamo raggiungo la quota prefissata di 50 commensali», ha dichiarato Robert D’Alessandro, presidente di ApsRacalecam, «il fatto che le prenotazioni siano giunte così rapidamente è un segno tangibile dell’impegno delle persone verso le cause benefiche locali e della loro volontà di fare la differenza».

La cena di beneficenza non è solo un’occasione per gustare prelibatezze culinarie ma anche un momento per riflettere sull’importanza della solidarietà e della condivisione.

Ogni piatto servito è un simbolo di speranza e di sostegno verso coloro che ne hanno bisogno.

L’evento è sold out e l’intero ricavato della cena verra interamente devoluto alla fondazione casaranese.

LA FONDAZIONE

La Fondazione O.N.L.U.S. Daniela e Paola nasce a seguito degli attentati terroristici accaduti in Egitto a Sharm el Sheik il 23 luglio 2005.

In quel tragico episodio hanno perso la vita 90 persone della popolazione civile.

Tra loro c’erano le sorelle Bastianutti, Daniela, 25 anni, e Paola, 22 anni (nella foto grande in alto). Si trovavano lì per un viaggio premio.

Da quel momento i genitori hanno deciso di incanalare le loro forze e le loro energie impegnandosi per i più deboli, per i bambini, futuro della società.

GLI OBIETTIVI

Lo scopo principale della Fondazione è quello di alleviare lo stato di disagio e di emarginazione in cui si trovano numerosi bimbi sul nostro territorio.

Per il perseguimento del proprio scopo, la Fondazione ha realizzato una Casa-famiglia, una comunità educativa, in cui accoglie i minori assicurando un clima domestico e di accoglienza.

L’impegno sociale non finisce qui.

Attraverso la Fondazione, infatti, i componenti si prefiggono di aiutare tutti i bambini, italiani, stranieri ed extracomunitari, che per un qualsiasi motivo si dovessero trovare sul territorio italiano e avessero bisogno di cure.

Si vuole, inoltre, attivare iniziative atte ad incentivare la cultura dell’affido e aiutare genitori e figli nel ritrovare e scoprire il giusto rapporto per la crescita della famiglia.

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