News & Salento
Con il “nuovo” Salento cambia anche il panorama imprenditoriale
La nuova composizione del tessuto imprenditoriale della provincia di Lecce dopo l’adesione dei Comuni di Erchie, Torre Santa Susanna, Mesagne, San Pancrazio, San Donaci, Cellino San Marco, San Pietro Vernotico, Torchiarolo (dalla Provincia di Brindisi) e Avetrana (dalla Provincia di Taranto).
Con il Decreto Legge del 31 ottobre 2012 varato dal Consiglio dei Ministri per disegnare il nuovo assetto delle Province nelle regioni a statuto ordinario, la Provincia di Lecce ha esteso il suo territorio grazie all’adesione entro i suoi confini dei Comuni di Erchie, Torre Santa Susanna, Mesagne, San Pancrazio, San Donaci, Cellino San Marco, San Pietro Vernotico, Torchiarolo (dalla Provincia di Brindisi) e Avetrana (dalla Provincia di Taranto).
Il passaggio, che diventerà operativo fin dal 1° gennaio 2014, ha già comportato il futuro riassetto del tessuto imprenditoriale regionale. Con questo report la Camera di Commercio di Lecce, attingendo dalla propria banca dati le informazioni fotografate al 30 settembre 2012, fornisce agli operatori della comunicazione ed alla comunità salentina una bussola per capire come si evolverà il quadro dal punto di vista del tessuto imprenditoriale.
In questo studio statistico, sono indicati i numeri riferiti alla situazione attuale, al caso già disegnato dal Decreto Legge e ad un terzo scenario individuato tenendo presenti gli orientamenti di quei Comuni che intendono deliberare il passaggio del loro territorio alla Provincia di Lecce (già deliberato, per esempio, nella città di Brindisi). In ogni caso, gli effetti sulla composizione del tessuto imprenditoriale sono notevoli.
“La provincia di Lecce, in base al Decreto già approvato, rafforza la propria composizione imprenditoriale grazie all’adesione di 8 Comuni provenienti dal territorio brindisino ed 1 da quello tarantino”, dice il presidente della Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete. “La scelta del Comune di Brindisi e di altre comunità di aderire alla Provincia di Lecce non può che essere accolta con soddisfazione dagli imprenditori salentini. I territori di Lecce e Brindisi condividono da sempre le medesime aspirazioni, le stesse tradizioni, vocazioni economiche coincidenti o complementari. Lo scenario che va delineandosi a partire dal 1° gennaio 2014, con la nuova Provincia del Salento prevede la nascita di un territorio compatto, coeso, maggiormente equilibrato dal punto di vista infrastrutturale, più forte in ogni settore economico, pronto ad affrontare le sfide della ripresa e della crescita, capace di confrontarsi con maggior peso decisionale, politico ed economico con la macroprovincia di Foggia e l’area metropolitana di Bari”
La situazione attuale in Provincia di Lecce
Al 30 settembre 2012, la provincia di Lecce conta sull’attività di 73mila 042 aziende registrate e di 84mila 458 localizzazioni (unità operative decentrate: ad esempio filiali, concessionarie, officine, magazzini, negozi di una impresa madre registrata). L’economia è fortemente terziarizzata: le attività di servizi, il turismo ed il commercio pesano per circa il 60% sullo stock imprenditoriale. Entrando più nel dettaglio, appartengono al settore primario il 13,7% delle imprese registrate; all’industria il 9,78%; alle costruzioni il 14,86%; al commercio il 30,84%; al turismo ed ai servizi ad esso connesso l’8,77%.
Quanto ai rapporti di forza a livello regionale: Lecce “copre” 19% delle imprese registrate (Bari il 39,5%, Foggia il 19,34%, Taranto il 12,5% e Brindisi il 9,64%).
La composizione del tessuto imprenditoriale della Provincia di Lecce prima del riordino delle Province
Settore | LECCE | |
Localizzazioni | Imprese Registrate | |
A Agricoltura, silvicoltura pesca | 10.134 | 10.009 |
B Estrazione di minerali da cave e miniere | 105 | 68 |
C Attività manifatturiere | 8.316 | 7.141 |
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz… | 328 | 104 |
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d… | 205 | 131 |
F Costruzioni | 11.192 | 10.854 |
G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut… | 27.496 | 22.526 |
H Trasporto e magazzinaggio | 1.473 | 1.144 |
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione | 6.424 | 4.998 |
J Servizi di informazione e comunicazione | 1.217 | 975 |
K Attività finanziarie e assicurative | 1.599 | 1.189 |
L Attività immobiliari | 982 | 923 |
M Attività professionali, scientifiche e tecniche | 1.763 | 1.471 |
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp… | 1.721 | 1.410 |
O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale… | – | – |
P Istruzione | 467 | 326 |
Q Sanità e assistenza sociale | 735 | 492 |
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver… | 1.244 | 893 |
S Altre attività di servizi | 3.357 | 3.167 |
T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p… | – | – |
X Imprese non classificate | 5.700 | 5.221 |
Grand Total | 84.458 | 73.042 |
La situazione attuale | Localizzazioni | Imprese |
Lecce | 84.458 | 73.042 |
Foggia (compresi i Comuni ora appartenenti alla Bat) | 83.261 | 74.397 |
Bari (compresi i Comuni ora appartenenti alla Bat) | 176.168 | 151.997 |
Brindisi | 42.439 | 37.110 |
Taranto | 55.305 | 48.104 |
Puglia | 441.631 | 384.650 |
Scenario 1: il Decreto Legge del 31 ottobre 2012
La Provincia di Lecce, per effetto del Decreto Legge varato dal governo ha modificato i suoi confini, così come il resto delle Province pugliesi. L’attuale Bat è stata inglobata nei confini della provincia di Foggia; Nell’area metropolitana di Bari è confluito il territorio di Fasano; a Lecce, come già scritto, sono passati 9 Comuni; i Comuni delle Province di Brindisi e Taranto che non hanno scelto prima del 31 ottobre diversamente, sono confluiti nella nuova Provincia Taranto-Brindisi. Per effetto di tale decreto, il numero di imprese registrate in provincia di Lecce è aumentato raggiungendo le 81mila 931 unità, mentre le localizzazioni diventano 94mila 437. Il quadro della composizione non muta in maniera considerevole, a testimonianza del fatto che il territorio del Nord Salento è compatto dal punto di vista economico. A parte un modesto incremento del peso dell’agricoltura, che passa al 15,32% delle imprese registrate, non si intravedono grandi cambiamenti: l’industria pesa per il 9,63%; le costruzioni per il 14,54%; il commercio per il 30,41%; il turismo ed i servizi ad esso connesso per l’8,51% (registrate).
Cambiano, e di parecchio, i rapporti di forza dei vari tessuti imprenditoriali provinciali nel contesto regionale: Lecce “copre” ora 21,30% delle imprese registrate (Bari il 31,67%, Foggia-Bat il 28,28%, Taranto-Brindisi il 18,75%).
Mutamenti nella composizione del tessuto imprenditoriale della Provincia di Lecce, conseguenti ad iniziative dei Consigli comunali ai sensi dell’articolo 133, primo comma, della Costituzione già approvate dal Decreto Legge del 31 ottobre 2012 | ||
Settore | Localizzazioni | Imprese Registrate |
A Agricoltura, silvicoltura pesca | 12.719 | 12.558 |
B Estrazione di minerali da cave e miniere | 117 | 76 |
C Attività manifatturiere | 9.200 | 7.896 |
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz… | 386 | 107 |
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d… | 224 | 145 |
F Costruzioni | 12.304 | 11.918 |
G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut… | 30.323 | 24.917 |
H Trasporto e magazzinaggio | 1.659 | 1.307 |
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione | 6.908 | 5.413 |
J Servizi di informazione e comunicazione | 1.311 | 1.061 |
K Attività finanziarie e assicurative | 1.746 | 1.304 |
L Attività immobiliari | 1.053 | 987 |
M Attività professionali, scientifiche e tecniche | 1.919 | 1.601 |
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp… | 1.907 | 1.563 |
O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale… | – | – |
P Istruzione | 496 | 351 |
Q Sanità e assistenza sociale | 845 | 564 |
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver… | 1.340 | 965 |
S Altre attività di servizi | 3.726 | 3.512 |
T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p… | – | – |
X Imprese non classificate | 6.254 | 5.686 |
Grand Total | 94.437 | 81.931 |
La situazione ai sensi del Decreto Legge 31 ottobre 2012 | Localizzazioni | Imprese Registrate |
Lecce | 94.437 | 81.931 |
Foggia+Bat | 122.333 | 108.782 |
Bari+Fasano | 141.838 | 121.832 |
Brindisi-Taranto | 83.023 | 72.105 |
Puglia | 441.631 | 384.650 |
Scenario 2: la geografia ridisegnata dai Consigli Comunali
A sconvolgere ulteriormente la geografia politica ed economica della Puglia intervengono le decisioni dei Consigli Comunali. Diversi Comuni del Brindisino hanno scelto o stanno scegliendo di aderire alla Provincia di Taranto (Costernino, Ostuni e Villa Castelli) o a quella di Lecce (Brindisi, Ceglie Messapica, Carovigno, San Vito dei Normanni, Latiano, Oria, Francavilla Fontana e San Michele Salentino). Le scelte dei Consigli Comunali sbaraglierebbero il quadro disegnato dal Riordino. La Provincia di Lecce potrebbe confrontarsi quasi alla pari con le altre due grandi aree economiche della regione, Foggia-Bat e Bari. Perderebbe molto peso la provincia di Taranto. Questo lo scenario che va delineandosi: il numero di imprese registrate in provincia di Lecce aumenterebbe considerevolmente sfondando il muro delle 100mila imprese, esattamente 100mila 859); mentre le localizzazioni diventerebbero 116mila 311. Il quadro della composizione non muterebbe nei rapporti di forza tra i vari settori dell’economia provinciale. Crescerebbe ancora un po’ il peso dell’agricoltura (fino al 16,20% delle registrate), mentre sarebbero minimi gli spostamenti negli altri comparti: l’industria peserebbe per il 9,15%; le costruzioni per il 14,14%; il commercio per il 30,47%; il turismo ed i servizi ad esso connesso per l’8,51%. Rivoluzionati i rapporti di forza dei vari tessuti imprenditoriali provinciali nel contesto regionale: Lecce-Brindisi “coprirebbero” così il 26,22% delle imprese registrate (Bari il 31,67%, Foggia-Bat il 28,28%, Taranto il 13,82%).
Possibili mutamenti nella composizione del tessuto imprenditoriale della Provincia di Lecce, conseguenti alle iniziative dei Consigli comunali di: Brindisi, Ceglie Messapica, Carovigno, San Vito dei Normanni, Latiano, Oria, Francavilla Fontana, San Michele Salentino. Iniziative non ancora legittimate da un Decreto Legge. | ||
Settore | Localizzazioni | Imprese Registrate |
A Agricoltura, silvicoltura pesca | 16.540 | 16.341 |
B Estrazione di minerali da cave e miniere | 137 | 88 |
C Attività manifatturiere | 10.821 | 9.236 |
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz… | 463 | 127 |
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d… | 286 | 185 |
F Costruzioni | 14.787 | 14.269 |
G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut… | 37.338 | 30.733 |
H Trasporto e magazzinaggio | 2.285 | 1.805 |
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione | 8.311 | 6.555 |
J Servizi di informazione e comunicazione | 1.652 | 1.331 |
K Attività finanziarie e assicurative | 2.149 | 1.595 |
L Attività immobiliari | 1.312 | 1.232 |
M Attività professionali, scientifiche e tecniche | 2.470 | 2.041 |
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp… | 2.485 | 2.024 |
O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale… | 1 | 1 |
P Istruzione | 611 | 428 |
Q Sanità e assistenza sociale | 1.012 | 681 |
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver… | 1.590 | 1.136 |
S Altre attività di servizi | 4.483 | 4.225 |
T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p… | 0 | – |
X Imprese non classificate | 7.578 | 6.826 |
Grand Total | 116.311 | 100.859 |
Possibile scenario in base all’orientamento dei Consigli Comunali | Localizzazioni | Imprese |
Lecce | 116.311 | 100.859 |
Foggia+Bat | 122.333 | 108.782 |
Bari+Fasano | 141.838 | 121.832 |
Brindisi-Taranto | 61.149 | 53.177 |
Puglia | 441.631 | 384.650 |
Appuntamenti
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Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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