News & Salento
Edicolanti: sciopero revocato. Anzi no…
Un sindacato, nello specifico lo Snag (Sindacato nazionale autonomo giornalai, aderente alla Confcommercio) ha confermato la protesta: “Se i politici non inizieranno a mettere nella loro agenda la questione degli edicolanti, il diritto all’informazione verrà condannato all’estinzione”.
L’informazione sulle elezioni ci sarà. E i giornali pure. È infatti rientrato dopo gli appelli, giunti da più parti, lo sciopero proclamato dal Sinagi, il sindacato degli edicolanti affiliato a Slc-Cgil, per il 24, 25 e 26 febbraio, i giorni più incandescenti del «dopo elezioni».
A far cambiare idea, almeno per il momento, a gran parte degli edicolanti è stato Paolo Peluffo, sottosegretario all’Editoria che ha annunciato per il 6 marzo al dipartimento dell’Editoria un incontro tra le parti in modo da stilare la base di un intervento normativo del prossimo governo sulla liberalizzazione delle edicole.
Anche se, è il caso di sottolinearlo, un sindacato, nello specifico lo Snag (Sindacato nazionale autonomo giornalai, aderente alla Confcommercio) ha invece confermato la protesta.
Come spiega Antonio Sergio, Vice Presidente dello SNAG Lecce, Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai, aderente Confcommercio, “la protesta nasce dalla necessità di smuovere l’opinione pubblica di fronte alla situazione di crisi in cui la categoria versa già da troppo tempo, sottolineando la necessità di un intervento urgente da parte del Governo al fine di tutelare un settore che garantisce il diritto sancito dalla Costituzione Italiana di informare ed essere informati”.
Nel 2012 circa cinque edicole al giorno hanno cessato l’attività, per un totale di 4000 edicolanti che sono rimasti senza lavoro.
Alla luce dei dati allarmanti, “le richieste che gli edicolanti fanno al Governo sono ben precise”, continua Sergio, “a partire da una riforma dell’editoria che consenta il libero esercizio della propria attività, senza subire la posizione dominante della grande distribuzione. Si chiede inoltre che Regioni, Province e Comuni garantiscano una equilibrata presenza sul territorio dei punti vendita, così come già stabilito dai Piani di Localizzazione Comunali”.
Ma, ad essere chiamate in causa non sono solo le istituzioni. Da un lato, infatti, precisa Sergio, “anche gli Editori giocano un ruolo importante in questa partita, dal momento che, mediante tale mobilitazione, sono chiamati ad impegnarsi affinché si riaprano le trattative per il rinnovo o la revisione dell’Accordo Sindacale esistente e offrano prodotti appetibili per i lettori con poche e precise regole che siano rispettate da tutti gli attori della filiera.. Dall’altro, è necessario che i Distributori siano arginati nell’abuso della loro posizione monopolistica”.
Un problema di particolare rilevanza sul quale la categoria pone grande rilievo, riguarda il basso guadagno (aggio) sulla vendita di un quotidiano, che è pari a 18 centesimi di euro lordi. A tal proposito è necessario rivedere l’aggio affinché divenga proporzionale sia all’intensa attività svolta sette giorni alla settimana, dall’alba al tramonto, con pochissime ferie e feste, sia al reale costo della vita.
“Se i politici non inizieranno a mettere nella loro agenda la questione degli edicolanti”, conclude il Vice Presidente, “il diritto all’informazione verrà condannato all’estinzione”.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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