News & Salento
I Carabinieri di Gallipoli monitorano impianti fotovoltaici
Operazione a largo raggio dei Carabinieri della Compagnia di Gallipoli sul territorio di propria competenza: effettuati controlli a tappeto sugli impianti fotovoltaici.
Operazione a largo raggio dei Carabinieri della Compagnia di Gallipoli sul territorio di propria competenza: effettuati controlli a tappeto sugli impianti fotovoltaici. I militari hanno riscontrato varie violazioni e denunciato in tutto 5 persone. Il giro è cominciato da Galatone, dove sono stati visitati 3 impianti fotovoltaici: in uno di essi, esteso per circa 30mila mq e della potenza di circa 1 megawatt, costruito in un terreno agricolo, sono state riscontrate difformità di natura tecnica, sanabili, quali ad esempio la diversa collocazione delle cabine inverter, difformità nella recinzione del campo, diversa collocazione delle stringhe di pannelli inferiori a quanto presente negli elaborati.
Un altro impianto fotovoltaico, sempre di circa 1 megawatt, è stato controllato a Neviano ed anche in questo caso sono state riscontrate difformità edilizie per le quali i militari hanno denunciato cinque persone: si tratta dell’ex proprietario dell’impianto, di quello attuale, del committente dei lavori, del direttore e del responsabile dei lavori.
Infine difformità (in merito alla metratura) sono state riscontrate anche in uno dei tre impianti controllati ad Aradeo.
L’operazione dei Carabinieri ha riguardato anche tre impianti a Copertino, quattro a Galatina e due a Cutrofiano, ma in tutti questi casi non sono emerse irregolarità.
Appuntamenti
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Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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