News & Salento
Il 19 dicembre ad Ugento s’insedia il Vescovo
“Lu Vescuvu ve vole bene”: con queste parole mons. Vito Angiuli, nuovo pastore della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, avviava a conclusione il suo ringraziamento
“Lu Vescuvu ve vole bene”: con queste parole mons. Vito Angiuli, nuovo pastore della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, avviava a conclusione il suo ringraziamento alla fine della sua ordinazione episcopale, il 4 dicembre scorso, invitando i presenti a portare il suo saluto a chi era a casa. Cinque parole in dialetto per far capire al suo “nuovo” popolo che è già uno di loro e che già vuole bene alla sua Diocesi, definita da egli stesso “piccola ma bella”. E sicuramente con gli stessi sentimenti la chiesa del Capo di Leuca lo accoglierà domenica 19 dicembre, quando ci sarà la solenne celebrazione per la presa di possesso canonico. La cerimonia prevede alle 16 l’arrivo del nuovo Vescovo in Piazza A. Colosso (Municipio) ad Ugento, dove ad attenderlo ci saranno le autorità e il sindaco Eugenio Ozza, che gli rivolgerà un messaggio ufficiale; il Vescovo pronuncerà il suo “saluto alla città” e insieme ai sacerdoti si recherà presso la Chiesa di San Biagio da dove, dopo la vestizione degli abiti liturgici, partirà la processione dei celebranti, diretta in Cattedrale. Qui si svolgerà il solenne rito di insediamento: mons. Angiuli sarà ricevuto alla porta della Chiesa dal parroco della Cattedrale, don Pietro Carluccio; dopo il bacio del Crocefisso, lo stesso Vescovo aspergerà se stesso ed i presenti con l’acqua benedetta e si recherà nella Cappella del SS. Sacramento. Trascorso qualche minuto di preghiera, raggiungerà la cattedra episcopale e riceverà la mitria; verrà infine proclamata la lettera apostolica della nomina a Vescovo e la Messa proseguirà regolarmente, con la proclamazione della prima omelia alla Diocesi.
Pierangelo Tempesta
Appuntamenti
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Attualità
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Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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