News & Salento
Il flusso dei crediti in ripresa fa felice la Prefettura
La Prefettura di Lecce ha emesso un comunicato stampa in merito ala notizia dell’aumento dei prestiti alle aziende leccesi rilevato dall’Osservatorio Economico di Confartigianato Lecce sui dati Bankitalia, che “merita di essere annoverata tra le buone nuove che costituiscono “un piccolo segnale di ripresa dell’economia ed un incentivo per questa Prefettura, da mesi impegnata in varie iniziative che hanno come destinatari il settore dell’economia e del credito.
Come è noto nei mesi scorsi il Prefetto ha presieduto una riunione della Conferenza Provinciale Permanente con la partecipazione, tra gli altri, degli istituti di credito regionali e provinciali, delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali, nel corso della quale sono stati concordati alcuni interventi concreti, tra cui: l’aggregazione dei Confidi operanti sul territorio provinciale, al fine di favorirne il rafforzamento e, conseguentemente, le opportunità di accesso ai finanziamenti stanziati dalla Regione; l’istituzione presso la Camera di Commercio di una “task force” finalizzata all’attività di assistenza alle imprese ed alle associazioni di categoria in ordine alle procedure ed ai requisiti per l’accesso al credito; sul fronte del ritardo dei pagamenti delle PP.AA. nel settore edile, la costituzione presso ANCE Lecce di un “focal point P.A.” a supporto delle aziende per monitorare, tra l’altro, fenomeni di ritardati pagamenti, mancato rispetto degli impegni pattuiti, insolvenze da parte delle PP.AA. con cui sono intrattenuti rapporti di fornitura di beni e di servizi. Sono stati inoltre sensibilizzati il direttore della Banca d’Italia e il rappresentante provinciale dell’ABI affinché le risposte delle banche alle richieste delle aziende fossero sollecite ed anche propositive nei confronti di quelle istanze che non potevano essere accolte. Ulteriore segnale positivo di risposta all’attuale fase congiunturale è stata la predisposizione, da parte delle Associazioni economiche, di misure per sostenere gli imprenditori in difficoltà con numeri verdi e gruppi di ascolto. È di questi giorni, infine la notizia che la richiesta di OMFESA s.r.l., azienda metalmeccanica che occupa circa 150 lavoratori, di accedere a canali di finanziamento per assicurare la prosecuzione dell’attività, peraltro in forte crescita, è stata accolta favorevolmente dal pool di banche che avevano partecipato a vari incontri in Prefettura, dove venerdì p.v. alle ore 10,00 tale impegno sarà consacrato, alla presenza del Prefetto e della deputazione salentina“.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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