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Cronaca

In galera per una bici

Tenta di rubare una bicicletta in un condominio, ma in 4 lo bloccano e chiamano i Carabinieri

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I Carabinieri hanno arrestato, per tentato furto in abitazione, Roberto D’Amato, 22enne di Supersano. Nella tarda serata di ieri alla Centrale Operativa della Compagnia di Tricase è giunta, tramite il 112, una richiesta d’intervento per un furto in atto a Tricase. Sul posto è giunta una “gazzella dell’Aliquota Radiomobile che si è trovata davanti, all’interno di un’area condominiale, tre-quattro uomini in piedi i quali non perdevano di vista un ragazzo seduto a pochi centimetri da loro. Uno degli uomini ha riferito ai militari di essere lui l’autore della chiamata di aiuto. Ha specificato che, alcuni minuti prima stava rientrando a casa e, dopo aver percorso il vialetto condominiale che conduce alla rampa di accesso al garage dello stabile, era entrato nel box di sua proprietà. Posteggiata l’autovettura l’uomo aveva sentito dei rumori sospetti venire dal lato del garage in cui vi è il corridoio delle cantine, non accessibile che dall’interno dell’autorimessa. Insospettito aveva acceso la luce del posteggio, fino a quel momento completamente al buio, giusto in tempo per vedere un giovane che, approfittando dell’oscurità, stava tentando di allontanarsi dalle cantine portando con sé una bicicletta subito riconosciuta dall’uomo per essere quella di un suo nipotino. Spaventato ed allarmato aveva subito gridato richiamando l’attenzione dei coinquilini, immediatamente accorsi in suo ausilio quindi aveva composto il 112 richiedendo l’intervento dei Carabinieri. Interrogato circa il motivo della sua presenza nel luogo e, soprattutto, del possesso di una bicicletta non sua, il giovane aveva dato risposte assai poco convincenti e contraddittorie. Al fine di esperire tutti gli accertamenti e le verifiche del caso i militari dell’Aliquota Radiomobile hanno preso in consegna il giovane, in seguito identificato per Roberto D’amato, ed invitato l’uomo che li aveva chiamati a recarsi immediatamente presso il Comando Compagnia Carabinieri di Tricase. Giunti in caserma si è potuto accertare che il 22enne, dopo essere andato a trovare degli amici aveva deciso, al momento di andarsene, di passare nelle cantine condominiali, quindi un’area di pertinenza delle unità abitative dello stabile, per prelevare la bicicletta. L’inaspettato arrivo del parente del piccolo proprietario della bici aveva rovinato il suo piano e provocato il tempestivo intervento dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile. Emergendo chiari indizi di colpevolezza circa il reato di tentato furto in abitazione a carico di Roberto D’Amato, lo stesso, sentito il parere del PM di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dr. Carducci, è stato dichiarato in arresto e, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce dove dovrà rimanere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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Cronaca

Specchia: si dipinge da solo le strisce per il posteggio davanti casa, multato!

Aveva tracciato i contorni del parcheggio sul cemento, utilizzando vernice gialla. Una mossa apparentemente ingegnosa che ha attirato l’attenzione delle autorità locali

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Nel centro storico di Specchia, un cittadino ha trovato una soluzione insolita al sempre presente problema del parcheggio: disegnare da solo il suo posteggio davanti a casa.

La sua creatività è stata, però, inibita dalla Polizia Locale, che è intervenuta, multandolo e ordinandogli di rimuovere le strisce che aveva dipinto.

Il cittadino in questione aveva tracciato i contorni del parcheggio sul cemento, utilizzando vernice gialla.

Una mossa apparentemente ingegnosa che ha attirato l’attenzione delle autorità locali.

Dopo un’indagine rapida, la Polizia Locale ha individuato l’uomo e lo ha multato in base all’articolo 15 del Codice della Strada.

Questo articolo riguarda il “danneggiamento e l’alterazione del manto stradale“, e violarlo comporta sanzioni pecuniarie che vanno fino a 173 euro.

Gli agenti hanno spiegato all’uomo che creare autonomamente un parcheggio costituisce una violazione del codice stradale, poiché il manto stradale è di proprietà pubblica e deve essere mantenuto secondo le norme stabilite.

Pertanto, il suo atto di “danneggiamento” è stato considerato illegale.

In risposta a questa situazione, il comandante della Polizia Locale Andrea Zacà ha invitato tutti i cittadini a rispettare le norme del codice della strada e ad evitare soluzioni autonome che potrebbero danneggiare l’ambiente urbano.

«La sicurezza stradale e il rispetto delle norme sono fondamentali per garantire un ambiente urbano vivibile e sicuro per tutti i cittadini», ha dichiarato il comandante Zacà, «invitiamo tutti i cittadini a utilizzare i parcheggi designati e a rispettare le regole del codice della strada. Le iniziative autonome, sebbene creative, possono avere conseguenze negative sull’ambiente urbano e comportare sanzioni».

La soluzione proposta dalla Polizia Locale è stata chiara: l’uomo doveva rimuovere il parcheggio improvvisato a sue spese. Questo “ripristino fai da te” non solo ha fatto rispettare la legge, ma ha anche ripristinato l’aspetto originario della strada, assicurando che tutti i cittadini possano usufruire degli spazi urbani in modo equo e sicuro.

In conclusione, mentre l’ingegnosità può essere apprezzata, è essenziale che venga esercitata nel rispetto delle leggi e delle normative locali.

In un ambiente urbano, il rispetto delle regole del codice della strada è fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini.

 

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