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News & Salento

Ortelle: San Giorgio restaurato

La Statua del Patrono rimessa a nuovo. Sabato 17, alle 18, la presentazione dei lavori. Poi “Concerto per un restauro”…

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Di solito i festeggiamenti liturgici in onore di San Giorgio Martire che la tradizione popolare raffigura come il cavaliere che combatte contro il drago, simbolo della fede che trionfa sul male, si celebrano il 23 aprile mentre la festa patronale si tiene durante il mese di agosto. Quest’anno però alle date che canonicamente gli abitanti di Ortelle dedicano al loro santo patrono si aggiungerà un altro importante avvenimento legato al culto del Santo e più specificatamente alla statua che lo raffigura. Quella di San Giorgio Martire è una scultura equestre del ‘700 in cartapesta a grandezza naturale tra le più belle della zona. E certamente tra le più amate e venerate dai propri fedeli. Tanto da organizzare una festa per il restauro, così come avverrà sabato 17 novembre alle ore 18.00 presso la Chiesa Madre di Ortelle laddove finalmente i fedeli possono riammirare il loro Santo in tutto il suo splendore. Il progetto di restauro conservativo relativo alla statua di San Giorgio, resosi necessario per lesioni e fratture verificatesi nel corso del tempo, è stato redatto dall’artista poggiardese Emanuela Merico nel gennaio 2011 ed è stato approvato dalla Diocesi di Otranto e inviato alla Soprintendenza per il Patrimonio Storico e Artistico di Bari che ha autorizzato l’esecuzione dei lavori a febbraio 2011. Ottenuta l’autorizzazione, la statua è stata trasferita nel laboratorio dell’artista dove si sono svolti gli interventi conservativi necessari e quelli di recupero delle cromie e delle decorazioni originali. Un anno e mezzo di un complesso lavoro di rimozione delle ridipinture e dei rifacimenti che la statua aveva subito negli ultimi decenni: gli ultimi restauri documentati avvenuti negli anni cinquanta e nel 1983 non erano stati infatti dei restauri conservativi bensì di semplice rinfrescatura dei colori.  Lo scorso 11 agosto, al termine dei lavori, alla presenza dei Sindaci di Ortelle, Francesco Rausa e di Poggiardo, Giuseppe Colafati, un gruppo di devoti del Santo si è recato in processione da Ortelle a Vaste, sede del laboratorio della restauratrice, riportando poi a spalla la statua nel tragitto di ritorno e percorrendo le strade del paese addobbate a festa mentre il 17 e 18 agosto nel corso della festa patronale c’è stata la benedizione da parte del cardinale Salvatore De Giorgi.  Sabato 17 novembre l’atto conclusivo con la presentazione ufficiale del restauro alla quale interverranno Salvatore Polito, esperto in storia della cartapesta, Fulvia Rocco, funzionario della Soprintendenza per i Beni storici, artistici e etnoantropologici della Puglia che ha supervisionato i lavori assicurandosi che fossero rispettate le regole tecniche e filologiche del restauro e la stessa Emanuela Merico, la quale vanta un’esperienza trentennale in restauro di opere in cartapesta e lignee e che recentemente, tra gli altri, ha effettuato dei lavori sulle statue di San Giuseppe a Squinzano, Santa Sofia a Corsano e della Madonna delle Grazie ad Andrano. “Questo è stato un lavoro particolarmente complesso”, precisa l’artista, “perché nessuno poteva prevedere che al di sotto dei due restauri ce ne fossero altri che avessero manomesso e modificato la statua con grossolane stuccature e foderature alterandone il modellato”. Alla presentazione seguirà l’atteso concerto di musica sacra del coro parrocchiale diretto dal Maestro Alberto Pezzuto. L’evento è organizzato dalla Parrocchia di Ortelle in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici ed il patrocinio del Comune di Ortelle.

Carlo Quaranta

Appuntamenti

Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi

E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta

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Galatina è una città d’arte a tutto tondo. Molte sue chiese custodiscono, come scrigni, opere in cartapesta dei maggiori maestri leccesi dalla fine del settecento ai giorni nostri.
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio, a partire dalle 17,30, per circa un’ora di passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta.
La “Passeggiata tra la Cartapesta di Galatina” è una delle prime iniziative pubbliche di “Incartheart”, progetto finanziato dal bando Luoghi Comuni della Regione Puglia, assessorato alle Politiche Giovanili, in coprogettazione con il Comune di Galatina.
Il progetto, oltre alla gestione dell’immobile di corso Porta Luce (ex casa museo del tarantismo), prevede anche attività laboratoriali e culturali di promozione e diffusione dell’arte cartapestaria sul territorio.
E l’iniziativa di sabato 27 rientra proprio in quest’ottica.
Appuntamento, come detto, alle 17,30, presso la sede del progetto per poi visitare le opere che si trovano nella Chiesa di San Luigi, nel Santuario della Madonna della Luce e nella Chiesa di Santa Maria della Grazia (collegio), il tutto per un’ora di immersione nella cartapesta galatinese.
Partecipazione gratuita ma prenotazione obbligatoria al numero 3388126831 (anche whatsapp) oppure messaggio in privato su Instagram o Facebook sulle pagine del progetto.
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Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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