News & Salento
Soleto: si scagliano contro i Carabinieri, in manette due ubriachi
Nella notte appena trascorsa, a Soleto, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato Francesco Stabile, di 22 anni, e Fabio Sbrò, di 36 anni, entrambi del posto
Nella notte appena trascorsa, a Soleto, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato Francesco Stabile, di 22 anni, e Fabio Sbrò, di 36 anni, entrambi del posto e già noti. Sono accusati di resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, ubriachezza, rifiuto di fornire le proprie generalità, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. I militari stavano transitando in Largo Osanna, dove è situata la villa comunale, quando hanno sorpreso Stabile in evidente stato di ubriachezza e che inveiva contro di loro. Nel frattempo Sbrò, seduto all’esterno del bar ubicato in piazza, chiamando lo Stabile affinché lo raggiungesse, lo invitava a non curarsi dei Carabinieri che si accingevano ad identificarlo. I militari, quindi, hanno esteso il controllo anche a Sbrò ma i due, invitati a fornire le proprie generalità, ovvero ad esibire un documento di identità valido, dopo essersi più volte rifiutati ed aver pronunciato frasi ingiuriose e parolacce all’indirizzo dei Carabinieri, si sono scagliati contro i rappresentanti della legge, alla presenza di altre persone.
Subito bloccati, Stabile e Sbrò sono stati condotti in caserma dove hanno continuato ad inveire contro i militari. Sbrò è stato sorpreso anche in possesso di arnesi atti allo scasso (un trapano con punte di varie dimensioni, un coltello multiuso ed una chiave in acciaio) che custodiva in uno zaino. Il tutto è stato sequestrato ed i due sono stati dichiarati in stato di arresto ed accompagnati presso la Casa Circondariale di Lecce.
Appuntamenti
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Attualità
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Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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