News & Salento
Tricase: spettacolo vietato
Altra lite tra opposizione e maggioranza. Questa volta oggetto del contendere un’iniziativa proposta dai consiglieri di opposizione Nunzio Dell’Abate e Vito Zocco bocciata dal Sindaco
Il clima tra maggioranza e opposizione a Tricase continua ad essere rovente, al limite dell’urbano confronto. Questa volta oggetto del contendere un’iniziativa proposta dai consiglieri di opposizione Nunzio Dell’Abate e Vito Zocco bocciata dal Sindaco: “Con nota del 27.5.13, noi Consiglieri di minoranza”, dicono ai due, “chiedevamo al sindaco Antonio Coppola, dopo averglielo anticipato verbalmente, l’autorizzazione a svolgere nell’atrio di Palazzo Gallone un evento culturale di un certo spessore in anteprima regionale: la presentazione del libro “Canto senza voce” di Claudia Ruggeri, accompagnata da una perfomance musicale, e la proiezione del documentario “Claudia Ruggeri” di Elio Scarciglia. La scaletta”, continuano, “prevedeva gli interventi del Sindaco, del regista e di tre professoresse dell’Università di Napoli critiche letterarie e saggiste. Veniva indicato il giorno 28 giugno 2013, con possibilità di vagliare un’altra data. L’iniziativa, beninteso”, specificano i consiglieri di opposizione, “non comportava costi per il Comune, se non per i manifesti ed inviti (l’attrezzatura audio-visiva comunale era sufficiente)”. Accadeva però che “Con nota dell’11.6.13, il Sindaco negava l’autorizzazione e qualsiasi accordo verbale. In particolare, rispondeva che “i Consiglieri comunali non hanno alcuna competenza, non rientra nei loro diritti l’organizzazione di alcuna iniziativa”. La nota concludeva aggiungendo che “qualora gli autori o gli editori o chiunque altro soggetto privato sia interessato a proporre comunque l’iniziativa, potrà farlo nei modi previsti, chiedendo direttamente l’autorizzazione al Sindaco”. Ora i consiglieri d’opposizione si chiedono: “Con la nostra istanza, abbiamo preteso di esercitare un diritto o abbiamo semplicemente chiesto al Sindaco l’autorizzazione? A meno che come Consiglieri di minoranza non siamo da meno di un “chiunque altro soggetto privato”! Oppure come tricasini non siamo in grado di farci comprendere da un alessanese…”
I Comnisglieri hanno anche provveduto a rispondere direttamente al Sindaco a mezzo lettera. Questo il teso integrale della missiva: “Riscontriamo, se pure con ritardo, la Sua nota in oggetto per significarLe quanto appresso. Saltiamo lo sciorinamento dei diritti dei Consiglieri Comunali, vorremmo che li avesse sempre presenti unitamente alle norme dei Regolamenti Comunali e del T.U.E.L., e ci soffermiamo, con tanta amarezza, lì dove Lei dice “nella nota, addirittura, è prevista la presenza del Sindaco senza che con lo stesso si sia nulla concordato in precedenza”. Tra Galantuomini ci può essere un ripensamento, ma non si nega la parola data. Ma tant’è! Leggiamo poi “i Consiglieri comunali non hanno alcuna competenza, non rientra nei loro diritti l’organizzazione di alcuna iniziativa. Qualora gli autori o gli editori o chiunque altro soggetto privato sia interessato a proporre comunque l’iniziativa, potrà farlo nei modi previsti, chiedendo direttamente l’autorizzazione al Sindaco”. E ci chiediamo: ma, con la nostra istanza, abbiamo preteso di esercitare un diritto o Le abbiamo semplicemente chiesto -per la verità, formalizzato, visto l’intercorsa intesa verbale- l’autorizzazione? A meno che come Consiglieri di minoranza siamo meno di un “chiunque altro soggetto privato”!”.
Appuntamenti
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Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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