News & Salento
Ugento, raccolta delle olive: Coldiretti “ingaggia” 140 baby contadini
Berretto giallo sgargiante, pantaloni, stivaletti e camicia da contadino: così abbigliati circa 140 bambini della Scuola dell’Infanzia “San Giovanni Elemosiniere” di Casarano
Berretto giallo sgargiante, pantaloni, stivaletti e camicia da contadino: così abbigliati circa 140 bambini della Scuola dell’Infanzia “San Giovanni Elemosiniere” di Casarano si dedicheranno alla raccolta delle olive, sabato 12 novembre, a partire dalle 10, nell’azienda agricola Salvatore Sarcinella, in agro di Ugento, contrada Sant’Anna.
Uno spettacolo di colori, allegria e divertimento per un’esperienza didattica unica, organizzata con la regia di Coldiretti Lecce. I piccoli alunni, accompagnati dai docenti, si trasformeranno per un giorno in contadini provetti, protagonisti di una full immersion tra i profumi, l’atmosfera e le mansioni incalzanti di una vera azienda agricola. Il padrone di casa, Salvatore Sarcinella, imprenditore olivicolo ed ortofrutticolo, spiegherà ai giovanissimi “collaboratori” le varie fasi della raccolta delle olive, invitandoli a sperimentare la cernita delle olive cadute nella rete e ad assistere alla raccolta dall’albero con le moderne tecniche e attrezzature, necessarie per ottenere un prodotto di qualità. “Un modo per avvicinare i giovani ad un mondo affascinante e ricco di conoscenza e tradizioni come è appunto il mondo dell’olivicoltura salentina”, osserva Coldiretti. Un’esperienza didattica per i piccoli, che li avvicinerà alla campagna ed alle sue meraviglie. Ma anche un tentativo di avvicinare le nuove generazioni all’economia agricola, l’unica a registrare nel Sud Italia una crescita occupazionale, e dunque un potenziale sbocco lavorativo per futuri imprenditori rurali. Dopo la raccolta, la brigata di baby agricoltori si trasferirà nell’Oleificio “San Francesco” per assistere alla molitura delle olive ed alla produzione di olio extravergine. Una giornata in cui sarà possibile assistere a tutte le fasi della filiera corta.
Appuntamenti
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Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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