News & Salento
Verifiche e sequestri della GdF in tutta la provincia
Numerose le operazioni effettuate dai militari della Guardia di Finanza di Lecce in alcuni centri della provincia e nello stesso capoluogo.
Numerose le operazioni effettuate dai militari della Guardia di Finanza di Lecce in alcuni centri della provincia e nello stesso capoluogo.
Lecce: scoperta falsa insegna di rivendita di tabacchi
I Militari della Compagnia di Lecce hanno eseguito nelle ultime ore alcuni controlli per verificare la regolarità di “licenze” e “patentini”, ma anche e soprattutto per individuare quei locali pubblici che, senza alcun tipo di autorizzazione o solo in possesso di patentini, commercializzano tabacchi lavorati esteri ovvero espongono l’insegna tipica della lettera “T” che indica il possesso dell’autorizzazione alla vendita di generi di monopolio. Attualmente i Finanzieri stanno monitorando alcuni bar, caffetterie e altri esercizi commerciali. L’attenzione dei Finanzieri si è concentrata nei confronti di un bar di Lecce a cui era stato rilasciato il patentino per la vendita di tabacchi, che per attirare l’afflusso di un maggior numero di avventori, ha esposto una insegna di rivendita tabacchi quasi simile a quelle originali. Infatti, sebbene l’autorizzazione concessa preveda il divieto assoluto di esporre insegne che richiamino la vendita di tabacchi, il titolare, per attirare più clienti, ha pensato di apporre all’esterno una insegna quasi simile a quella prevista per le normali rivendite. Rilevata l’irregolarità, i Finanzieri hanno segnalato il tutto all’A.A.M.S. di Bari per l’applicazione delle relative sanzioni e per l’eventuale revoca delle autorizzazioni concesse.
Quantitativo di GPL superiori al consentito
I Finanzieri della Tenenza di Leuca, nel corso di un controllo finalizzato alla repressione della illecita detenzione, deposito e commercializzazione di GPL in bombole, hanno individuato un deposito di bombole nel cui interno era depositato un quantitativo di gas da cucina superiore a quello consentito. Il gas propano liquido, contenuto in 172 bombole di varia capacità, era depositato all’interno di un esercizio commerciale situato in un paese del basso Salento. Dai controlli effettuati, è stato accertato che il titolare dell’esercizio pubblico aveva l’autorizzazione a detenere un quantitativo massimo di 1.000 chilogrammi. Poiché il gas rinvenuto risultava superiore a quello consentito, i Finanzieri hanno posto sotto sequestro 47 bombole per un totale di 715 chilogrammi in quanto illecitamente detenuto. Il negoziante è stato deferito all’Autorità Giudiziaria ed il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e affidato in giudiziale custodia ad una ditta della zona, autorizzata alla detenzione di materiale pericoloso.
Taviano: scoperti un lavoratore “in nero” ed uno irregolare
L’attività delle Fiamme Gialle di Gallipoli nei confronti di due imprese di Taviano, operanti nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari, ha permesso di scoprire un lavoratore impiegato totalmente in nero ed uno irregolare. L’intervento dei militari nei confronti delle imprese ha consentito di riscontrare, anche attraverso le rilevazioni effettuate nei libri contabili ufficiali, confermato dalle dichiarazioni rese dagli stessi dipendenti, il vincolo di subordinazione esistente tra il lavoratore ed i titolari dell’impresa. I titolari delle imprese adesso rischiano sanzioni severe. La legge, infatti, prevede, per ogni singolo lavoratore non regolarmente assunto, una sanzione amministrativa che può variare dai 1.500 euro a 12mila euro; inoltre è previsto il pagamento di 150 euro per ogni giornata lavorativa prestata più una sanzione civile minima di 3.000 euro, per ogni lavoratore assunto senza comunicazione e senza iscrizione all’INPS, nonché un eventuale provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale da parte degli organi competenti. Il fatto è stato segnalato all’INPS, all’INAIL e alla Direzione Provinciale del Lavoro per l’applicazione delle sanzioni, nonché all’Agenzia delle Entrate per i profili di interesse fiscale.
Gallipoli: sequestrati capi di abbigliamento contraffatti
Le Fiamme Gialle di Gallipoli hanno sequestrato numerosi capi ed accessori di abbigliamento contraffatti, con la conseguente denuncia a piede libero del responsabile. L’intervento ha riguardato un cittadino di nazionalità senegalese che tra le bancarelle del mercatino settimanale di Gallipoli si apprestava a vendere alcuni capi di abbigliamento contraffatti. L’uomo veniva quindi fermato dai Finanzieri e identificato. Durante la procedura di identificazione il cittadino extracomunitario esibiva un documento d’identità rilasciata dalla Repubblica Senegalese e una patente di guida anch’essa senegalese, ma falsa. Inoltre, dai successivi approfondimenti svolti, è stato accertato che l’uomo oltre ad essere in possesso di una patente di guida falsa, era privo di permesso di soggiorno. I militari, dopo aver proceduto al sequestro dei capi di abbigliamento contraffatti, hanno effettuato nei confronti dell’immigrato clandestino le operazioni e gli accertamenti foto-dattiloscopici e su disposizione del Pubblico Ministero di turno, veniva emesso un provvedimento di espulsione per violazione della Legge Bossi-Fini sull’immigrazione.
Appuntamenti
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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