Cronaca
Abusata dal nonno, ammazzata dall’amico
Ottantottenne tricasino a giudizio in Svizzera per gli abusi perpetrati quando la povera Samantha era ancora una bambina. La vicenda è emersa dopo che la ragazza è stata assassinata in riva al Lago di Neuchâtel
Una storia difficile da raccontare e ancor di più difficile da mandare giù.
Quel che è certo è che la breve vita della povera Samantha Morciano non è certo stata fortunata.
La ragazza, figlia di un uomo genovese e di una donna tricasina e che trascorreva le sue vacanze estive proprio a Tricase, è morta a 19 anni, ammazzata da quello che riteneva essere il suo migliore amico.
Le indagini degli inquirenti però oltre a condurre all’assassino (che alla fine ha confessato di averla uccisa colpendola alla testa con un oggetto contundente e poi ne ha abbandonato il corpo senza vita sulle sponde del Lago di Neuchâtel nei pressi di Cheyres-Châbles, nel Canton Friburgo) ha fatto emergere una triste storia di abusi che la ragazza avrebbe subito dal nonno tricasino oggi 88enne.
D.M., queste le sue iniziali, è tra gli imputati del processo e, secondo l’accusa, tra il 2005 e il 2009, avrebbe abusato ripetutamente della ragazza, allora una bambina sia in terra elvetica che nel Salento durante le estati trascorse a Tricase, paese d’origine.
In più occasione l’uomo, approfittando delle uscite della nonna avrebbe costretto la ragazzina ad avere con lui rapporti completi bloccandole le mani e minacciandola che, se si fosse ribellata, o avesse raccontato a qualcuno quel che era accaduto, non gli avrebbe più fatto rivedere la mamma o avrebbe ucciso la nonna.
La denuncia degli abusi nel Salento era avvenuta ad opera della stessa ragazza nel 2013; il rinvio a giudizio dell’anziano è arrivato solo ora, un anno dopo la morte della povera ragazza.
In Svizzera, però, il processo a carico dell’uomo di origini tricasine era già in corso da tempo e i giudici avrebbero anche nelle mani delle lettere che sarebbero una sorta di confessione da parte dell’uomo fatta alla moglie.
Mentre il legale della difesa ha richiesto una perizia psichiatrica per chiedere, evidentemente, l’infermità mentale, sia la mamma che la nonna della povera Samantha si sono costituite parte civile.
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo: arrestato spacciatore, era ai domiciliari
Il 56enne del posto Filippo Costanzo è stato trovatop in possesso di droga e per lui si sono aperte le porte del carcere leccese di Borgo San Nicola
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I carabinieri della Stazione di Castrignano del Capo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sostituzione della misura coercitiva degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il provvedimento riguarda Filippo Costanzo, 56 anni, sempre di Castrignano del Capo.
Il 56enne era stato fermato dagli agenti di polizia del Commissariato di Taurisano nel novembre scorso e sottoposto ai domiciliari.
questa volta è stato fermato dai carabinieri e sempre per detenzione ai fini di spaccio.
Solo pochi giorni fa infatti, gli uomini dell’Arma avevano proceduto al controllo dell’uomo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, dando seguito ad una perquisizione domiciliare.
In tale circostanza è stato trovato in possesso di grammi 6 di marijuana già confezionata e pronta per essere ceduta.
A seguito di ciò l’uomo è stato segnalato alla competente autorità giudiziaria quale detentore di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, mentre quanto rinvenuto è stato invece sottoposto a sequestro.
Ieri mattina, quindi, i carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza e per l’uomo, al termine delle formalità di rito, si sono aperte le porte della Casa Circondariale “Borgo San Nicola” del capoluogo salentino.
Cronaca
Incidente sulla Cutrofiano – Maglie
Fiat Punto finisce fuori strada e va sbattere contro un muretto a secco. L’uomo alla guida soccorso dai passanti prima e dai sanitari del 118 dopo non corre pericolo di vita
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Sembra quasi un miracolo che nessuno si sia fatto male seriamente, nell’incidente avvenuto sulla strada che collega Cutrofiano a Maglie.
Ciò che si presentava alla vista dei primi passanti dal luogo del sinistro faceva, infatti, temere il peggio
Una Fiat Punto è finita fuori strada ed ha terminato la sua corsa contro il muretto a secco nelle condizioni che potete verificare dalla foto in alto.
L’uomo alla guida è stato immediatamente soccorso dagli stessi passanti che poi hanno allertato i soccorsi.
Sottoposto alle cure dei sanitari del 118, questi ultimi hanno confermato che non corre pericolo di vita.
L’uomo è stato comunque trasportato in ospedale.
Da verificare le cause del sinistro dopo i rilievi delle autorità competenti.
Cronaca
Rocambolesco incidente nel centro abitato di Tricase
Incidente stradale con cappottamento nel centro abitato di Tricase (le foto a fine articolo).
Due le vetture protagoniste del sinistro ad un incrocio in via Vespasiano, in prossimità della zona 167.
Si tratta di una Alfa Romeo Giulietta e di una Fiat Panda. Pochi minuti dopo le 16 l’incidente che ha visto la Panda ribaltarsi e restare capovolta sull’asfalto.
Una chiamata ai numeri di soccorso ha portato sul posto un’ambulanza ed il personale della Polizia Locale.
Una delle persone coinvolte è stata soccorsa dal 118. Fortunatamente nessuno dei protagonisti sarebbe in condizioni critiche.
La Polizia Locale, oltre a gestire il traffico, si è occupata dei rilievi utili alla ricostruzione della dinamica e delle responsabilità del sinistro.
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