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Cronaca

Arresti e deferimenti: tutti gli ultimi controlli dei carabinieri

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Controlli e arresti dei carabinieri in provincia per reati a vario titolo.

Il comunicato del Comando provinciale paese per paese.


Ad Uggiano la Chiesa, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto di reati in materia di stupefacenti, è stata arrestata in flagranza dei reato A. P., 53enne, poiché in seguito a perquisizione personale e domiciliare, trovata in possesso di circa 45 grammi hashish; 6 grammi di cocaina suddivisa in 9 dosi; 2 grammi circa di sostanza da taglio; 38 grammi di marijuana e 2 bilancini elettronici funzionanti.

La donna è star sottoposta al regime degli arresti domiciliari presso abitazione di residenza.


A Monteroni, in esecuzione di ordine di carcerazione dalla Procura della Repubblica, è stato tratto in arresto S. M., 54enne. L’uomo deve espiare 3 anni e mesi 8 di reclusione per i reati di introduzione e commercio di merce contraffatta – ricettazione.


A Lecce invece, zona Santa Rosa, è finito in arresto D. L., 43enne, che dovrà espiare anni 2, mesi 3 e giorni 7 di reclusione per i reati di tentato furto, evasione, falsità materiale commessa da privato in certificati, sostituzione di persona e truffa . Domiciliari per lui.


Nel casaranese invece 2 arresti e 9 denunce tra il 9 ed 13 febbraio.

A Supersano, i carabinieri di Ruffano, hanno arrestato in flagranza di reato, N. A., marocchino 23enne, sorpreso impossessarsi indebitamente della biciletta di proprietà di un giovane.

Restituita la refurtiva restituita, i carabinieri hanno tradotto presso la propria abitazione il giovane in regime di arresti domiciliari.


“Revoca di decreto di sospensione di ordine di esecuzione per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo” invece per P. A., classe 1965, ritenuto responsabile del reato di gestione dei rifiuti non autorizzata commessa nel fiorentino nell’anno 2011.

Reato per il quale è stato condannato alla pena definitiva di mesi 9 di reclusione presso la casa circondariale di Lecce.


Un ragazzo a Casarano è stato poi arrestato poiché, in seguito a perquisizione personale e veicolare, colto in possesso di 22 dosi di marijuana per un peso complessivo di circa 35 grammi.

La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire un’ulteriore dose di analoga sostanza dal peso di 3,2 gr, di cui la moglie convivente – anch’ella deferita in concorso – aveva tentato di disfarsi gettandola nel water.


Deferito in stato di libertà un ragazzo sorpreso ad Alliste con 5 dosi di cocaina per un peso complessivo di 3,9 gr e 280 euro di denaro contante;


Evasione a Melissano dove un uomo è stato colto dai carabinieri al di fuori della propria abitazione, ove sta scontando la misura degli arresti domiciliari.

Deferimento per lui così come per una donna colpevole di violazione degli obblighi imposti dall’autorità giudiziaria, poiché sorpresa in compagnia di un pregiudicato all’interno della propria abitazione ove sta scontando gli arresti domiciliari.


A Ugento denunciate per accesso abusivo ad un sistema informatico e frode informatica due donne di origini campane. Le due, con artifizi e raggiri consistenti nell’inviare alla vittima una mail fraudolenta con intestazione “Poste Italiane”, hanno carpito i suoi dati, effettuando alcuni prelievi abusivi per un totale di 2mila euro


A Parabita deferito per detenzione abusiva di armi un uomo, titolare di porto d’armi per uso caccia in corso di validità, poiché sorpreso detenere un fucile automatico cal.12 marca “browning”, sottoposto a sequestro, ereditato dal defunto suocero, senza mai aver denunciato il passaggio all’autorità di pubblica sicurezza


Infine a Ruffano: deferito un ragazzo sorpreso a circolare alla guida dell’autovettura in suo uso in stato di alterazione psico-fisica per assunzione di sostanze stupefacenti del tipo cannabinoidi, così come accertato dai successivi controlli svolti presso l’ospedale di casarano.


Cronaca

Taglio del nastro: bentornato Ponte Ciolo

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Come avevamo anticipato sulle colonne del nostro ultimo numero cartaceo, oggi è stato il grande giorno del Ponte Ciolo. Il giorno in cui ha riaperto al traffico, sotto “una nuova luce”.

Il taglio del nastro questo pomeriggio per lo storico ponte in località Gagliano del Capo (Lecce), il ponte iconico del Salento lungo la strada provinciale 358, la litoranea della costa adriatica, che si staglia per una lunghezza di 60 metri a picco sul mare in corrispondenza di un’insenatura rocciosa profonda circa 30 metri.
    Simbolo, negli anni ’60, di un filone di ingegneria strutturale altamente innovativa, il ponte è tornato da oggi a nuova vita, riaperto alla percorrenza dopo essere stato chiuso per un anno per i lavori di risanamento, consolidamento e adeguamento sismico e funzionale finanziati dalla Provincia di Lecce con risorse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
    Alla cerimonia di riapertura del ponte, con la l’accensione dell’illuminazione, alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, hanno partecipato autorità civili e religiose per salutare il passaggio della prima vettura.
    La struttura originaria, ad arco sagomato, è stata progettata dall’ingegnere leccese Antonio La Tegola e realizzata dalla Provincia di Lecce tra il 1962 e il 1967.

Era stata già sottoposta, negli anni, ad altri interventi di manutenzione.

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Cronaca

Specchia, movimenti turistici: partono i controlli della Polizia Locale

Avviata una serie di verifiche riguardanti la comunicazione da parte degli operatori del settore ricettivo. Per le omissioni o ritardi sanzioni fino a 600 euro

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La stagione turistica è alle porte e con essa arrivano anche i controlli per garantire il rispetto delle normative vigenti.

A Specchia, la Polizia Locale ha avviato una serie di verifiche riguardanti la comunicazione dei movimenti turistici da parte degli operatori del settore ricettivo.

Questa iniziativa è volta ad assicurare il rispetto delle leggi regionali che regolamentano il settore turistico e puniscono le violazioni con sanzioni amministrative.

Il Comandante della Polizia Locale di Specchia Andrea Zacà ha sottolineato l’importanza del rispetto delle norme, richiamando l’attenzione sull’articolo 10 quinquies della Legge Regionale 52/2019.

Questo articolo assegna ai comuni le funzioni di vigilanza e controllo in materia turistica, con l’obiettivo di contrastare forme illegali di ospitalità e garantire il rispetto degli obblighi di comunicazione dei movimenti turistici.

La normativa regionale, nello specifico l’articolo 10 della Legge Regionale 57/2018, prevede sanzioni per le violazioni relative alla mancata trasmissione dei dati sui movimenti turistici.

Sanzioni che possono variare a seconda della gravità della violazione, includendo multe che vanno da euro 100 a euro 600.

Ad esempio, l’omessa trasmissione mensile dei dati comporta una sanzione che può arrivare fino a euro 600, mentre un ritardo nella trasmissione può essere sanzionato con multe che vanno da euro 100 a euro 300.

In conclusione, i controlli della Polizia Locale di Specchia riguardanti la mancata o tardiva comunicazione dei movimenti turistici mirano a garantire il rispetto delle normative regionali e a contrastare le pratiche irregolari nell’ospitalità.

È essenziale per gli operatori nel settore ricettivo adempiere ai requisiti di comunicazione dei dati al fine di evitare sanzioni amministrative e promuovere una gestione trasparente e conforme alle regole del turismo nella regione.

 

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Cronaca

Volontariato o lucro? Associazione nei guai

Indagine della Guardia di Finanza. Corrispettivi non dichiarati al fisco per un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto della onlus sono stati denunciati

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I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lecce hanno verificato la posizione di un’associazione culturale di formazione e promozione, risultata essere evasore totale negli anni d’imposta 2019 e 2020.

In particolare, la citata associazione, con sede in Lecce, negli anni oggetto del controllo, avrebbe perseguito scopi di lucro in contrasto alle finalità previste da statuto.

Diochiarata come associazione culturale i formazione e promozione era, invece, protagonista di un notevole giro d’affari, con master post laurea al prezzo di 7mila e 500 euro.

L’ammontare dei corrispettivi non dichiarati al fisco è stato determinato in un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto dell’asserita onlus sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di omessa dichiarazione, atteso che l’imposta evasa è stata quantificata dai Finanzieri in oltre 300mila euro, ammontare superiore alla soglia di punibilità stabilita dalla normativa penaltributaria.

Vale la pena ricordare ancora una volta che l’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.

  • foto in alto di repertorio
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