Castrignano del Capo
Leuca: soccorsi oltre 100 migranti
Guardia di Finanza e Guardia Costiera fermano yacht carico di migranti irregolari
Un numeroso gruppo di migranti irregolari a bordo di un motoryacht di circa 17 metri, era diretto verso le coste salentine. L’imbarcazione è stata intercettata, a mezzogiorno circa di oggi, a 13 miglia al largo di Santa Maria di Leuca dal dispositivo aeronavale di Frontex, coordinato in Puglia dal Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto nell’operazione “TRITON 2017”.
Lo yacht è stato affiancato alle 15 circa da un guardacoste del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto, da un gommone del ROAN della Guardia di Finanza di Bari e da una motovedetta della Guardia Costiera di Gallipoli. I militari riuscivano ad abbordare il natante e a salire a bordo, nonostante le cattive condizioni del mare, per accertare le condizioni di sicurezza dei migranti, la funzionalità dell’imbarcazione e individuare i possibili scafisti.
Il mezzo fermato veniva scortato dalle unità navali della Guardia Costiera e delle Fiamme Gialle, nel porto di Santa Maria di Leuca dove, in banchina, precedentemente allertato, era già pronto il dispositivo di accoglienza, anche sanitaria, predisposto dalla Prefettura di Lecce.
Il gruppo di migranti, 113 uomini adulti tra cui 20 sedicenti minori, di presunta nazionalità pakistana, tutti apparsi in buone condizioni di salute anche se visibilmente provati da alcuni giorni di navigazione, sono stati assistiti per il successivo trasferimento presso l’”Hot Spot” di Taranto.
L’imbarcazione, denominata Eleni, battente bandiera statunitense di Delaware, sarà sottoposta a sequestro mentre sono tuttora in corso approfondimenti di indagine a cura del Pool antimmigrazione istituito presso la Procura della Repubblica di Lecce e coordinato dal Nucleo Di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Lecce per individuare gli eventuali scafisti che, verosimilmente, si sono confusi tra gli altri migranti.
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo: arrestato spacciatore, era ai domiciliari
Il 56enne del posto Filippo Costanzo è stato trovatop in possesso di droga e per lui si sono aperte le porte del carcere leccese di Borgo San Nicola
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I carabinieri della Stazione di Castrignano del Capo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sostituzione della misura coercitiva degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il provvedimento riguarda Filippo Costanzo, 56 anni, sempre di Castrignano del Capo.
Il 56enne era stato fermato dagli agenti di polizia del Commissariato di Taurisano nel novembre scorso e sottoposto ai domiciliari.
questa volta è stato fermato dai carabinieri e sempre per detenzione ai fini di spaccio.
Solo pochi giorni fa infatti, gli uomini dell’Arma avevano proceduto al controllo dell’uomo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, dando seguito ad una perquisizione domiciliare.
In tale circostanza è stato trovato in possesso di grammi 6 di marijuana già confezionata e pronta per essere ceduta.
A seguito di ciò l’uomo è stato segnalato alla competente autorità giudiziaria quale detentore di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, mentre quanto rinvenuto è stato invece sottoposto a sequestro.
Ieri mattina, quindi, i carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza e per l’uomo, al termine delle formalità di rito, si sono aperte le porte della Casa Circondariale “Borgo San Nicola” del capoluogo salentino.
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Castrignano del Capo
Castrignano del Capo, altro colpo della Banda del Postamat
Poco prima delle 5 i ladri, con il collaudato metodo della marmotta hanno asportato l’erogatore automatico di banconote
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Alba col botto a Castrignano del Capo.
Non erano neanche le 5 del mattino quando un boato ha svegliato molti dei residenti.
La deflagrazione arrivava da via Grassi dove è tornata a colpire la banda dei postamat.
Con il collaudato il metodo della marmotta (viene infilato dell’esplosivo nella feritoia dello sportello automatico da dove vengono erogati i contanti, proprio come una marmotta che si infila in tana) hanno asportato l’erogatore automatico di banconote.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tricase che come prima cosa hanno visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti della zona, alla ricerca di elementi utili all’identificazione dei malviventi.
Secondo le prime notizie trapelate ad agire sarebbero stati almeno in due, incappucciati, e sarebbero giunti sul posto (e poi scappati) a bordo di una Y10.
Non è ancora dato sapere quale sia stato il bottino del colpo portato a termine.
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