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Attualità

Polo Pediatrico del Salento: firmato il protocollo

Intesa tra ASL Lecce, Regione Puglia e Tria Corda per la nascita del Polo Pediatrico del Salento

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Cinque anni di gestazione e una certezza: il Polo Pediatrico del Salento nascerà e sarà un investimento importante per la salute dei più piccoli. Il protocollo d’intesa siglato stamattina tra Regione Puglia, Asl e Tria Corda Onlus è il suggello finale ad un percorso lungo e intenso che consentirà al Salento di poter disporre di una struttura sanitaria pensata e realizzata attorno ai bisogni dei piccoli pazienti.


Presenti gli assessori regionali Loredana Capone e Sebastiano Leo (delegati dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano), il Direttore del Dipartimento della Salute, Giancarlo Ruscitti, il Direttore Generale Asl Lecce, Silvana Melli, il Direttore Sanitario Asl Lecce, Antonio Sanguedolce, il Direttore Amministrativo ASL Lecce, Antonio Pastore e il presidente di Tria Corda Onlus, Antonio Aguglia.


Alla previsione del Piano di Riordino, si affianca dunque l’intesa che rafforza le scelte dell’azienda sanitaria, portando in dote l’opera di supporto e sostegno di Tria Corda in favore del Polo Pediatrico del Salento. Le attività dell’associazione, che faranno da corollario alla nuova struttura sanitaria, sono diverse e diversificate: supporto allo sviluppo dell’attività di ricerca sulla tematica del bambino ospedalizzato, con particolare riferimento alle problematiche psico-pedagogiche; miglioramento della qualità dell’accoglienza e soggiorno dei bambini e delle rispettive famiglie; formazione del personale ospedaliero e territoriale; promozione delle attività di ricerca scientifica svolte nell’ambito dell’attività ospedaliera; raccolta fondi; sviluppo di iniziative di radicamento del Polo Pediatrico sul territorio, così come attività di comunicazione e informazione.


Il cuore del progetto, naturalmente, è il Polo Pediatrico. ASL Lecce ha messo a disposizione gli ambienti del terzo piano del “Vito Fazzi”, sostanzialmente “ridisegnati” per essere a misura di bambino. Il Polo potrà contare sui reparti di Chirurgia Pediatrica, Pediatria, Oncoematologia Pediatrica, Unità di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN) e Terapia Intensiva Pediatrica. Per entrare in funzione è praticamente tutto pronto, manca solo il trasferimento della Chirurgia Pediatrica, diretta dal dr. Carlo Rossi, le cui stanze di degenza sono state arredate grazie alle donazioni di Tria Corda. «Il trasferimento della Chirurgia Pediatrica – ha detto il Direttore Sanitario Antonio Sanguedolce – è in dirittura d’arrivo e sarà il nucleo fondamentale di un Polo Pediatrico che, finalmente, diverrà realtà e, con l’entrata in servizio del DEA, avrà a disposizione un intero piano del “Fazzi” per funzionare in modo ottimale e servire una vera e propria rete dispiegata sul territorio».



«Il nostro Polo Pediatrico, il secondo della Puglia e uno dei pochi esempi del Sud Italia – ha rimarcato il Direttore Generale Silvana Melli – è il frutto del dialogo e dell’intensa collaborazione tra azienda sanitaria, Regione e società civile: una risposta doverosa ad un bisogno primario com’è quello della salute. Abbiamo dato ascolto alle necessità dei pazienti più fragili, i bambini, e delle loro famiglie, alle quali saremo in grado di offrire un nuovo ed efficace servizio sanitario qui nel Salento, evitando molti viaggi della speranza ed abbattendo i costi sociali ed economici che essi comportano».

«Dopo l’avvio del Piano di Riordino – ha ricordato Ruscitti – ora cominciamo a raccogliere i frutti, i risultati di un grande lavoro. Tensioni e paure sono alle spalle. Ma Lecce non è solo Polo Pediatrico, è anche la base del trasporto del bambino in emergenza per Brindisi e Taranto, perciò continueremo a fare investimenti per curare nella nostra Regione i bambini che possiamo gestire direttamente. Il “Vito Fazzi”, con la chiusura dei cantieri ancora aperti, diventerà il centro della Sanità del Salento, permettendo anche di far tornare a casa molti bravi medici che sono andati via: oggi mettiamo il primo tassello di questo progetto più ampio».


L’assessore Leo ha puntualizzato che «abbiamo raggiunto un obiettivo assolutamente straordinario, grazie alla condivisione di idee e progetti. Abbiamo qui persone, volontari, medici e infermieri straordinari che sono un’eccellenza per tutto il Salento». Per l’assessore Capone il Polo pediatrico è “un grande progetto”, che – ha sottolineato – «non è la somma delle sue parti ma è la condivisione delle persone su una visione che va ben oltre il loro compito pro tempore. Questo progetto coinvolgerà tutti: il paziente e la sua famiglia, che sono il primo soggetto da tener presente, poi l’ospedale e i presidi di assistenza, e quindi le istituzioni e le associazioni. Tutto questo ha fatto diventare grande questo progetto, che ha creato il corollario capace di far sentire alle persone che ci si sta prendendo cura di loro. Basta? Non ancora, ma oggi abbiamo l’opportunità di contare su tutti i soggetti coinvolti e far sentire alle persone che sono tenute in grande considerazione. A Casarano – ha precisato – non stiamo togliendo qualcosa, bisogna capire che stiamo costruendo una rete per essere più grandi tutti. Per questo non siamo ad un punto di arrivo, ma ad un nuovo punto di partenza: non un derby tra Lecce e Casarano, ma una rete sanitaria realizzata per il bene del paziente”.


Soddisfatto ed emozionato il presidente di Tria Corda, Antonio Aguglia, con indosso la maglietta arancione simbolo della campagna di sensibilizzazione “Soloxloro”: «Il Polo Pediatrico – ha detto – funzionerà solo se sarà costruita attorno una rete che funzioni, cioè se anche gli ospedali periferici del Salento svolgeranno il loro ruolo, fondamentale soprattutto dal punto di vista della diagnostica. Noi siamo vicini alla gente di Casarano per il trasferimento della Chirurgia Pediatrica su Lecce, perché comprendiamo l’amarezza per la perdita di un centro d’eccellenza, ma riteniamo quel trasferimento un passo determinante nella valorizzazione di un reparto che ha fatto benissimo in questi anni, e oggi deve trovare una collocazione di valore nel Polo Pediatrico. Inoltre allestiremo, d’intesa con la Asl e la Regione Puglia, anche due postazioni di terapia intensiva pediatrica che permetteranno all’équipe guidata dal professor Rossi di effettuare interventi che attualmente costringono le famiglie ad andare fuori».


Fuori programma l’“invasione” dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Galateo-Frigole” di Lecce, giovanissimi startuppers che hanno ideato un segnalibro speciale per la Giornata SOLOxLORO con lo slogan “Lascia il Segno – Lancia un Sogno”. Erano accompagnati dalla Dirigente della scuola, Marcella Rizzo, e dalla docente referente del laboratorio di startup, Valentina Vissicchio. Hanno dato un tocco di colore ad una bella festa e, davvero, con la loro presenza hanno “lasciato il segno”.


A sorpresa è arrivato anche l’intervento telefonico del presidente Emiliano: «Con il Polo Pediatrico di Lecce – ha affermato – stiamo rendendo competitiva la rete pediatrica pugliese, ci crediamo e lo stiamo facendo grazie ad un’operazione costruita dal basso, cosa che mi rende particolarmente contento».


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Bollette di gas e luce salate: procedimento istruttorio contro Enel Energia

Dopo i reclami di Adiconsum Lecce, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato vuole accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta in merito alle modalità di comunicazione delle variazioni contrattuali

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Tutto aveva avuto inizio nel 2022 quando molti consumatori decisero di passare dal prezzo variabile al prezzo fisso con l’obiettivo di mettersi al riparo da repentine impennate delle tariffe.

I contratti erano a tempo indeterminato ma l’offerta era a tempo determinato e raramente superava i 12 mesi.

Già questa differenza, poco nota ai molti, ha contribuito ad ingenerare confusione e disattenzione.

Alla scadenza dell’offerta concordata, il consumatore doveva ricevere dal proprio gestore, una comunicazione di variazione della tariffa – se meno favorevole – almeno tre mesi prima dell’entrata in vigore della nuova tariffa informandolo della possibilità di poter recedere dal contratto.

Questa comunicazione, separata dalla bolletta, può essere inviata per posta ordinaria o per email qualora l’utente abbia scelto tale modalità in fase contrattuale e non sono previste altre modalità di invio.

La comunicazione è molto importante perché oltre a informare l’utente del cambio tariffario, contiene anche l’informazione che, qualora l’utente non sia d’accordo con la tariffa proposta, potrà recedere dal contratto e cambiare gestore.

Ed è qui che nel mese di gennaio molti utenti si sono visti recapitare bollette del gas esagerate e si sono rivolti ad Adiconsum LecceAssociazione per la difesa dei consumatori per contestare la bolletta, visto che l’unica risposta fornita dagli operatori di Enel energia è stata quella che la tariffa era variata.

L’analisi delle bollette attenzionate ha evidenziato che molte tariffe del gas erano variate a partire da luglio 2023 e che, con l’avvento della stagione estiva, gli utenti non hanno potuto rendersi conto dell’aumento subito.

La sorpresa si è avuta solo quando con l’inverno sono stati accesi i riscaldamenti ma le bollette sono arrivate quando ormai erano trascorsi i periodi per porvi rimedio.

La beffa maggiore è stata poi quella che a fronte delle lamentele avanzate dagli utenti, Enel energia si è dichiarata disponibile a variare il prezzo del gas per il futuro (all’arrivo della bella stagione) ma lasciando invariati i prezzi dell’inverno pregresso.

Moltissimi consumatori lamentano di non aver mai ricevuto una comunicazione di variazione tariffaria per cui si è provveduto a contestarlo a Enel energia.

«Purtroppo», fanno sapere da Adiconsum Lecce, «il codice di condotta commerciale approvato da Arera scarica sui clienti l’onere di dimostrare di non aver mai ricevuto la comunicazione. In pratica l’onere della prova ricade sulle spalle della parte più debole. Questo anche quando la nuova tariffa viene di fatto scoperta solo alla ricezione della bolletta. Inoltre il gestore gode di una presunzione di ricezione della comunicazione, trascorsi 10 giorni dall’invio, anche se il consumatore sostiene di non aver mai ricevuto nulla!».

A fronte delle «inaccettabili risposte fornite da Enel energia» ed ai reclami effettuati da Adiconsum Lecce, l’associazione ha provveduto a inviare le segnalazioni all’Autorità Garante della Concorrente e del Mercato e ad Arera «per i profili di comportamento commerciale che le stesse vorranno rilevare a salvaguardia dei consumatori» e invocando il recesso contrattuale ai sensi dell’art. 52 e 53 del Codice del consumo «non essendogli stato consentito preliminarmente di conoscere le condizioni economiche che sarebbero state applicate, né posto nelle condizioni di poter valutarne gli effetti e le decisioni da assumere consapevolmente e decidere se avvalersi del garantito diritto di recesso».

Ora, grazie alle segnalazioni effettuate anche da Adiconsum Lecce, l’autorità ha formalmente aperto un’istruttoria che potrebbe portare gli utenti a vedersi riconosciute le proprie ragioni ed ottenere qunato contestato da Adconusm Lecce.

 

 

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«Mi vien da ridere». Rimpasto in Regione, Maraschio amara

L’ex assessora: «Non accetterò l’incarico all’interno dello staff del presidente Emiliano, ipotesi che mi è stata prospettata e per la cui offerta ringrazio.  Tra galleggiare e navigare ho sempre scelto la seconda opzione nella mia vita, con il vento in poppa e libera da condizionamenti»

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«Quindi l’operazione moralità e legalità della giunta regionale pugliese si esaurisce, in sostanza, con la fuoriuscita della sottoscritta. Questo è il segnale di discontinuità che si vuole far passare. Rispondo con un sorriso».

Lo afferma l’ex assessora Anna Grazia Maraschio, riguardo il rimpasto della giunta regionale annunciato ieri sera.

«Ringrazio le centinaia di persone, di amministratori, di cittadini che mi stanno scrivendo attestati di solidarietà, messaggi di indignazione e puro sconcerto», prosegue Maraschio, «non accetterò l’incarico all’interno dello staff del presidente Emiliano, ipotesi che mi è stata prospettata e per la cui offerta ringrazio.  Tra galleggiare e navigare ho sempre scelto la seconda opzione nella mia vita, con il vento in poppa e libera da condizionamenti. Tutto quello che ho ottenuto è stato grazie alla cultura del lavoro, l’unica che mi permea e alla quale rispondo. La stessa cultura che ho portato all’interno dell’assessorato che mi sono onorata di guidare, formato da professioniste e professionisti che sento di ringraziare, insieme al mio staff tecnico sempre al mio fianco e ai dirigenti, ai funzionari che hanno seguito la mia visione politica. Non rinnego nulla e non nascondo che sono stati anni belli, intensi, ricchi di soddisfazioni ma anche duri. Spesso ho dovuto lottare in solitudine, sentendomi come una mosca bianca».

«In tutta questa vicenda, c’è solo un aspetto che mi lascia l’amaro in bocca», aggiunge, «la brusca interruzione di un percorso di programmazione e pianificazione dell’assessorato, che andava dalle misure di tutela dell’ambiente e del clima fino all’impostazione di una nuova politica abitativa che non considerasse solo le case ma anche le persone e il loro benessere. Una mole impressionante di provvedimenti, di politiche rivoluzionarie, che non basterebbero queste righe per essere elencate. Quando si interrompe un percorso così, il rischio è che il beneficio possa essere per pochissimi e il danno per molti, moltissimi cittadini pugliesi».

«Avverto anche un’altra convinzione», conclude Anna Grazia Maraschio, «chi semina bene raccoglie il giusto e i germogli non tarderanno ad arrivare».

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Una salentina tra i giovani leader che scriveranno proposte per il G7

È Margherita Zappatore, 27 anni, di Gallipoli, dottoranda di ricerca in Scienze Giuridiche per la sostenibilità, l’innovazione e la transizione ecologica

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C’è anche una salentina tra i giovani selezionati per partecipare al Global Youth Leaders Program, l’iniziativa della Young Ambassador Society che unisce giovani fino ai 35 anni per contribuire allo sviluppo di proposte politiche che saranno presentate alla presidenza del G7.

Margherita Zappatore, 27 anni, originaria di Gallipoli, è dottoranda di ricerca in Scienze Giuridiche per la sostenibilità, l’innovazione e la transizione ecologica ed è fondatrice e amministratrice di una società di consulenza nel settore della comunicazione politica, del legislativo e della progettazione.

Grazie alle sue esperienze formative e professionali, contribuirà a formulare proposte sul tema dell’innovazione e, in particolare, dell’intelligenza artificiale.

Assieme agli altri giovani provenienti da tutto il mondo, inoltre, prenderà parte ad incontri con esperti di organismi internazionali come l’ILO, l’UNDP, l’OECD, l’UNICEF, la FAO e Microsoft.

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