News & Salento
Taviano boccia il referendum sulla Regione Salento: scoppia la polemica
“Ci è sembrato giusto dire no, e quindi non partecipare all’iniziativa di una parte politica, di un’associazione che vuole creare
“Ci è sembrato giusto dire no, e quindi non partecipare all’iniziativa di una parte politica, di un’associazione che vuole creare solo confusione tra i cittadini con il referendum sulla Regione Salento. Non abbiamo avuto alcun pregiudizio di sorta, ma abbiamo voluto solo dare continuità politica alla nostra azione”. E’ la posizione della maggioranza, questa volta unita (PD, Sinistra Ecologia Libertà, Socialisti e UdC) espressa nell’ultimo Consiglio Comunale di Taviano. Ed ancora: “Ricordiamo che anche il grande Aldo Moro, salentino doc, allora presidente nazionale della Democrazia Cristiana, bocciò senza mezzi termini, con grande stupore dei parlamentari salentini che presentarono una bozza di disegno di legge a Montecitorio, una simile proposta nel 1975”. Immediata la risposta dell’opposizione con il gruppo “Taviano Libera”: “Consideriamo l’atteggiamento della maggioranza illiberale e antidemocratico sotto tutti i punti di vista. Non si è voluto dare la parola ai cittadini per esprimere liberamente una loro opinione sulla possibilità o meno di costituire, se ci saranno i presupposti, la Regione Salento. Solo durante le dittature comuniste non si dava mai la parola al popolo: a Taviano abbiamo dato una dimostrazione simile e la maggioranza dovrebbe vergognarsi per aver escluso il popolo dall’utilizzo di uno strumento democratico come il referendum. Ci sorprende il voto negativo dell’UdC, da sempre vicino ai problemi della gente, o almeno così si presentano agli elettori”. Strali ed anche attacchi personali, dunque. Che però, dietro il movente della Regione Salento, nascondono nuovi movimenti in vista della prossima e caldissima campagna elettorale. Nel centrosinistra, PD, SEL e Socialisti hanno già fatto sapere di non volere la ricandidatura dell’attuale sindaco Salvatore D’Argento, così ora resterebbe da sciogliere il nodo su due nomi: Rocco Caputo, attuale assessore all’Urbanistica, e Remigio Morelli, fortemente voluto dall’UdC ed in particolare dal suo leader Lorenzo Ria, che lo ha avuto come Assessore alla Cultura durante la sua presidenza alla Provincia di Lecce. Questa potrebbe essere l’ipotesi più plausibile se l’UdC dovesse accordarsi con il centrosinistra. Invece nel centrodestra pare rafforzarsi la posizione di Carlo Portaccio come candidato unico della coalizione: da quanto trapela dagli ultimi tavoli delle trattative, anche l’accordo con l’ex sindaco Giuseppe Tanisi, leader di “Patto per Taviano”, sarebbe sulla buona strada. “Dobbiamo scendere in campo uniti se vogliamo vincere le elezioni”, ha dichiarato Enzo Casto, ex assessore al Bilancio, “non ci devono essere prevaricazioni su alcun nome ed occorre far prevalere il buon senso”. Della terza lista si sono perse le tracce, molti dei suoi componenti sono ritornati sui loro passi.
Giuseppe Aquila
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,
Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule
Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio.
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori.
Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.
Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.
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