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Castiglione: lezione di sostenibilità

Notte Verde, AgriCultura & Sviluppo Sostenibile

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È l’unico evento salentino interamente dedicato ai temi della tutela del territorio, dell’impegno per un nuovo rapporto con l’ambiente, della necessità di un’agricoltura sana e lontana dalla chimica. Sabato 31 agosto, si terrà a Castiglione d’Otranto l’attesa seconda edizione della “Notte Verde- AgriCultura & Sviluppo Sostenibile”.


Si inizia alle ore 20.30. Quest’anno, l’evento avrà ospiti d’eccezione: la famiglia Girolomoni, marchigiana, considerata l’antesignana del biologico italiano.


Chi. Il progetto è stato ideato dal Comitato NotteVerde, che racchiude le esperienze più vive e dinamiche del tessuto associazionistico di Castiglione e del Capo di Leuca. Quest’anno, l’evento gode della convinta collaborazione di Assocanapa e del Parco Regionale Otranto- S.M. di Leuca-Bosco di Tricase.


Che cosa. Lo scorso anno, l’iniziativa ha richiamato migliaia di visitatori. Quest’anno si ripropone un programma ancora più ricco e cadenzato. L’intero borgo antico sarà animato da convegni, laboratori, letture, musica, percorsi enogastronomici,stand, tutto rigorosamente in chiave biologica ed ecosostenibile.


Perché. Castiglione è diventata, nel tempo, un punto di riferimento imprescindibile per il mondo eco e bio del Salento. In questa piccola frazione di Andrano, poco più di mille abitanti, è in atto un vero e proprio “ritorno alla terra”. Filosofia e pratica si tengono insieme nell’azione di diverse realtà imprenditoriali e movimenti spontanei di singoli cittadini e di associazioni, che si sono ritrovati a produrre pratiche di ecosostenibilità: dalla bioedilizia alla riconversione delle terre incolte da decenni tramite metodi naturali, dalla semina di piante biotipo alla riscoperta dei cereali antichi. Non è un caso che proprio da Castiglione, il 9 giugno scorso, sia stata promossa la prima petizione provinciale per chiedere l’abolizione dell’uso della chimica in agricoltura (http://www.petizionepubblica.it/PeticaoListaSignatarios.aspx?pi=P2013N41219: Tra moduli cartacei e portale online, sono state raccolte già oltre 1200 firme!)


Le dichiarazioni del Comitato. C’è un senso in tutto questo”, dicono dal comitato Notte Verde, “l’evento è la bellissima festa in cui si rafforzano il nostro senso di comunità e la nostra convinzione nel percorso intrapreso. Anziani e giovani stanno cambiando, insieme, il volto di questo luogo, che però ha bisogno di comunicare con gli altri, scambiare pratiche e pensieri. Dopo questa Notte, torneremo sui campi, a proseguire le arature e le semine collettive, a coltivare gli orti, a dialogare con la terra e a confrontarci con le esperienze più importanti di altre parti d’Italia. Indietro non si torna”.


Il programma


I dialoghi. Sono il battesimo di apertura. Alle 20.30, nelle scuderie di Palazzo Bacile, si comincia con “I ritorni alla terra-Tris di dialoghi su grani, canapa e fichi”,le esperienze di chi ha creduto nel valore sociale dell’agricoltura. Con Tiziana Colluto converseranno Giovanni Girolomoni, presidente della Coop. Gino Girolomoni, Cesare Quaglia e Margherita Baravalle per Assocanapa, PaoloBelloni, presidente nazionale dell’associazione Pomona, Isidoro Colluto per il Comitato Notte Verde.


L’elogio del bianco. “Dal calcare alla calce viva” è il laboratorio in cui si potrà partecipare alla costruzione di una vera calcarea. È così che si intende sensibilizzare all’uso in edilizia di questo materiale naturale, pittura sana ed ecologica, utilizzata per millenni e poi abbandonata per fare spazio a coloranti chimici.

La via della canapa. Sarà curata da Assocanapa e riunirà le aziende del settore, che si ritroveranno per dimostrazioni pratiche di utilizzo di materiali in canapa. Si terranno workshop di bioedilizia, tessitura, show coking.


La via della biodiversità e dei frutti minori. È la mostra espositiva di tutte le varietà di frutti minori di quest’area del Salento. Fichi, gelsi,carrubi, more, pere, mele, solo per fare degli esempi. È curata dal Parco Otranto Leuca e dalla coop. Ulisside.


La via del sale. Un viaggio alla scoperta di una pratica antica e considerata fuorilegge per tantissimo tempo. L’associazione Gaia di Corsano ripercorrerà le storie di contrabbando dei coltivatori del sale.


La via dell’artigianato. Dalle incudini per forgiare il ferro ai vimini da intrecciare per le panare. Gli artigiani locali daranno vita a performance artistiche in divenire.


I laboratori. Saranno tanti e diversi i bio-laboratori. Novità assoluta è il “Laboratorio non oil”, interamente dedicato alla costruzione di macchine agricole, meccaniche ergonomiche, che non prevedono l’impiego di carburante. I nonni dell’Auser cureranno quelli dedicati alle conserve alimentari e del tessile. Ci saranno quello del pane e dei formaggi, quello dei biomassaggi e del riciclo, oltre a quello della costruzione di strumenti musicali da riciclo. Per i più piccoli, il laboratorio del riuso e i giochi dell’associazione La Sita.


Stand, mostre e visite. Le migliori aziende del biologico sbarcano a Castiglione con propri stand. In alcune corti, invece, sarà possibile visitare la mostra “Il paesaggio”, curata da Ezio Sanapo, e quella sulla “Civiltà contadina”. Si potrà prendere parte, inoltre, alle visite guidate nel centro storico.


Il cibo. Una bioricetta per ogni gusto! Ogni esercizio commerciale di Castiglione d’Otranto, infatti, proporrà un piatto diverso, ma con lo stesso comune denominatore: la certificazione di qualità dei prodotti impiegati nella realizzazione. Si va dalla pasta fatta in casa con farina di grano Cappelli al grano stumpatu biologico, dalle frise e pittule con lievito madre alle birre artigianali, fino alle crepes bio.


Gli artisti. Al termine dei dialoghi, tutto il borgo antico si animerà di performance a impatto zero. Tra vicoli e corti, si alterneranno la fanfara riciclata, il trio di pizzica, il pianoforte, gli stornelli di P40, le videoinstallazioni e il jazz, oltre al reading poetico dei Poeti del Sud e ai racconti sulla storia dei messapi e delle cripte bizantine. Di assoluto rilievo il Blitz poetico sul profeta Gibran dell’attrice Paola Pitagora, accompagnata dall’arpa di Eleonora Carbone e dalle percussioni di Antonio Bramato. La chiusura è affidata ad uno spettacolo musicale unico, l’esibizione dai tetti di Piazza della Libertà degli ottoni dell’Orchestra Tito Schipa di Lecce, per una musica che viaggia dall’Albania a New Orleans, passando da qui.


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Castiglione: Festa della Terra

Domani intera giornata nei campi per celebrare la terra e avviare la campagna di raccolta fondi per la 13esima edizione della Notte Verde

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Castiglione d’Otranto, è Festa della Terra:
Notte Verde a rischio, aiutateci a realizzarla

Domenica 28 aprile, a Castiglione d’Otranto, un’intera giornata nei campi per celebrare la
terra e avviare la campagna di raccolta fondi per la 13esima edizione della Notte Verde,
quest’anno a rischio per mancanza di risorse economiche.

Una festa rurale, per celebrare la Giornata della Terra e la Liberazione, ma anche per alimentare
nuovi impegni a favore delle risorse naturali: domenica 28 aprile, a Castiglione d’Otranto,
frazione di Andrano, torna la “Festa della Terra” e nell’occasione sarà anche lanciata la campagna
di raccolta fondi per l’edizione 2024 della Notte Verde.

Ad organizzare l’evento sono l’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino e l’omonima
cooperativa agricola, nell’ambito del progetto “Parco Comune dei Frutti Minori”, vincitore
dell’avviso pubblico “Puglia capitale sociale 3.0” della Regione Puglia.

Alle 10, dal Vivaio dell’Inclusione “Luigi Russo”, in via Vecchia Lecce, prenderà il via la
camminata allegra a passo d’asino. Si tratta di trekking someggiato, in compagnia di un asino di Martina Franca, della lunghezza di due chilometri (percorso di lieve difficoltà) e della durata di circa due ore, lungo il Parco Comune dei Frutti Minori, un percorso di valorizzazione dei tratturi e delle campagne di Castiglione, che l’associazione sta portando avanti per alimentare la nascita del primo polo rurale turistico accessibile.

Si andrà, in particolare, alla scoperta di contrada Paradisi, area di pregio naturalistico con campi coltivati a cereali, oliveti e biodiversità considerata minore.

Durante la camminata, si terrà una sosta ai piedi del grande albero di noce per la “marenna d’aprile”, a base di fave e pecorino.

Dalle 11, presso il Vivaio dell’Inclusione, si terranno poi laboratori per bambini e caccia al tesoro all’interno del “Giardino evolutivo”, un labirinto vegetale coltivato con diverse varietà di orzo, grano e farro, in questa fase nel suo pieno splendore.

Si proseguirà con il pranzo sociale
antifascista all’aria aperta e con musiche per la terra (per info: 328/5469804).

Nell’occasione, sarà avviata la campagna di raccolti fondi per la Notte Verde 2024, evento
diventato imprescindibile per le migliaia di persone che ogni anno partecipano alla tre giorni che si tiene a Castiglione dal 29 al 31 agosto. Evento, però, che quest’anno è a rischio per mancanza di risorse economiche sufficienti a realizzarlo.
Leggi l’appello e le modalità per sostenere la Notte Verde: clicca qui

“Per dodici anni, nel suo percorso di coerenza e di ostinazione – dicono gli attivisti di Casa delle
Agriculture – la Notte Verde ha portato dietro di sé e con sé una narrazione di Sud diversa, nuova,
visionaria anche, rivoluzionaria, forse, mettendo al centro temi spesso lasciati agli ultimi posti
nelle agende politiche. Per anni, sulle nostre balle di fieno, hanno dialogato contadini e scienziati, artisti provenienti da tutto il mondo e giornalisti, politici e cuochi, scrittori e cooperanti, cittadine e cittadini, riconoscendo la Notte Verde quale luogo d’eccellenza di discussione e di confronto, con proposte per il Sud e i Sud del mondo, per la terra, per la pace, per l’ambiente. A dare credibilità a questa piazza è oltre un decennio di impegno quotidiano incarnato dalla coltivazione naturale di
ettari di terreni abbandonati, dalla nascita del Mulino di Comunità, dalle pratiche di agricoltura sociale, dall’attività antimafia, dall’ attenzione ai bambini, agli anziani, alle persone con disabilità e migranti.

Un impegno fondato sul rifiuto di un sistema capitalistico che scarica le sue storture
su chi è meno forte e più esposto e sui territori da cui estrae ricchezza per portarla altrove, a
beneficio di pochi e nelle tasche solo di alcuni, alimentando squilibri ambientali e sociali di portata epocale.

Urgenze vere, impellenti, che la Notte Verde ha saputo rileggere e interpretare in questo
tempo nuovo, legandole allo sfruttamento della terra e delle risorse naturali e all’oppressione di
molti popoli. Ecco perché la sua autorevolezza è cresciuta così tanto negli anni, alimentata dalla
fiducia e dall’aspettativa che sempre più persone hanno riposto in Casa delle Agriculture e retta da
una dedizione squisitamente volontaria e gratuita di molti attivisti di ogni età.

Ed ecco perché la Notte Verde non è semplicemente uno dei tanti eventi dell’estate salentina, ma il manifesto di
una postura diversa nello stare al mondo”.

Multilivello e importante l’impatto sociale generato nel tempo: oltre a riportare al centro tematiche di valenza assoluta, la Notte Verde ha trasferito la sua luce su piccolissime aziende, contadine e contadini, apicoltori, artigiani, a cui è stato chiesto soltanto un contributo simbolico di pochi euro; ha reso protagoniste – gratuitamente – associazioni, organizzazioni, ONG; ha dato valore agli artisti e ai tecnici, retribuendo il loro lavoro con immediatezza e correttezza, contrariamente a quanto spesso accade nel settore culturale.

Non si quantifica, invece, l’economia locale che la festa è stata in grado di ravvivare, dai b&b ai piccoli negozi di vicinato, dai locali esistenti al mercato immobiliare, perché la Notte Verde è diventata, nel frattempo, anche un marchio etico potente, trasferito con generosità ad un intero territorio.

Finora è stato possibile realizzare la festa grazie all’impegno gratuito di tutti gli attivisti; grazie ai
progetti – al momento conclusi – portati avanti tutto l’anno da Casa delle Agriculture con la
partecipazione ad avvisi pubblici; grazie al contributo riconosciuto da poche istituzioni, Comune di Andrano e Parco regionale Costa Otranto-S.M.di Leuca; grazie al sostegno della comunità locale.

Uno sforzo collettivo che non basta quest’anno a coprire i costi vivi, che raggiungono ogni anno i
25mila euro.

“Non vogliamo accontentarci di un’edizione minore – continuano da Casa delle Agriculture –
perché significherebbe arretrare nella qualità apportata, significherebbe abdicare a quanto, con fatica e sacrificio, abbiamo costruito.

E su un punto vogliamo essere chiari, come sempre: avremmo potuto piegarci a sponsorizzazioni e contributi che pure tentano e hanno tentato puntualmente di inquinare la nostra azione, cedere a lusinghe di ogni genere pur di realizzare questa tredicesima edizione.

Ma, come detto, la Notte Verde non è un evento tra i tanti, una festa da poter fare al costo di qualunque compromesso.

E, allora, piuttosto che non farla, vogliamo
tentare e osare l’impossibile: costruire, insieme a voi, questa Notte Verde. È per questo che siamo
qui, per chiedere con umiltà appoggio e contributo, per un’edizione dedicata a “Terra e Pace”, una sorta di grande conferenza internazionale su questo tema così nevralgico, ora più che mai”.

Si ha necessità di raggiungere la cifra di almeno 20mila euro. Si può contribuire entro il 15
giugno in questi modi: donazione anonima a mezzo salvadanaio o sottoscrizione nominale presso il Mulino di Comunità a Castiglione d’Otranto (orari di apertura: lun-ven h 8-13, 15-18; sab h 8-13); donazione su conto corrente intestato ad “Associazione volontariato Casa delle Agriculture Tullia e Gino”, causale: donazione Notte Verde – IBAN:
IT02P0306909606100000165412 (si chiede di inviare propri dati al 348/5649772 o ad
ass.casadelleagriculture@gmail.com ai fini del rilascio della ricevuta).

Si darà conto della campagna di raccolta fondi con la consueta trasparenza che contraddistingue Casa delle Agriculture.

Per info: 348/5649772.

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“Bolle di sapone”, 16 condanne e 67 anni di carcere

Era il 2013 quando vennero eseguite una serie di perquisizioni in tutto il Salento, a causa della falsificazione e vendita di noti prodotti per la casa…

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 67 anni di carcere, e 16 condanne, si chiude così il processo sulla maxi inchiesta “Bolle di Sapone”.

Era il 2013 quando vennero eseguite una serie di perquisizioni in tutto il Salento, a causa della falsificazione e vendita di noti prodotti per la casa.

I giudici della seconda sezione collegiale hanno inflitto: 9 anni e 6 mesi di reclusione ad Enrico Serafini, 59enne leccese; 9 anni per Antonio Costantino Vanzanelli, 73enne di Cannole; 6 anni a Maurizio Luciano Marti, 58enne residente a Sannicola; 5 anni e 6 mesi a Claudio Diamante, 43enne di San Cesario; 4 anni a Giorgio Vanzanelli, 47enne e Paride Vanzanelli, 41enne, entrambi di Otranto ed a Fulvio Conte, 56 anni di Surbo; 3 anni e 6 mesi a Claudio Conte, 64enne, Adriano Antonio Dima, 60enne, entrambi di Melendugno e per Francesco Leo, 49enne di Surbo; 3 anni a Mauro De Luca, 62enne leccese e Vittorio Perrone, 59enne di Lizzanello; 2 anni ad Antonio Capone, 44enne di Lecce, Fabio Coluccia, 54enne di Andrano e per Cristina Baraldi, 44enne originaria di Ferrara ed Antonella Fiocchi, 56enne residente a Sannicola (pena sospesa per entrambe).

Secondo l’accusa rappresentata dal pm Guglielmo Cataldi, rispondevano di associazione a delinquere, contraffazione e ricettazione e gli stessi potranno fare ricorso in appello.

Sono stati anche condannati al risarcimento dei danni con una provvisionale di 10mila euro per ciascuna delle parti civili. Disposto il non doversi procedere per prescrizione per 12 persone: Antonio Colluto, 52enne di Tricase; Maria Vittoria Colella, 62enne residente a Bari; Luigi Esposito, 54enne di Collepasso; Flavio Ferreri, 75enne di Recco (Genova); Gianni Junior Ingrosso, 50enne leccese; Cristian Luceri, 37enne leccese; Angela Concepita Mariano, 46enne di Racale; Lucio Mariano, 72enne di Racale; Antonio Mega, 74 anni di Palmariggi; Franco Pappadà, 60 anni di Specchia; Fabrizio Domenico Giuseppe Sobrero, 57enne residente a Verzuolo (Cuneo); Francesco Domenico Ungaro, 51 anni di Corigliano Calabro (Cosenza).

Assoluzione da ogni accusa per 10 imputati. Si tratta di Alfonso Dalia, 57enne di San Giorgio a Cremano (Napoli); Francesco De Padova, 69 anni di San Donaci (Brindisi); Antonio Donno, 40enne di Sogliano Cavour; Fernando Giannoccolo, 59enne di Carpignano Salentino; Santo Leo, 82enne di Cellino San Marco (Brindisi); Antonio Quaranta, 68 anni di Morciano di Leuca; Maurizio Valassina, 69enne originario di Desio (Milano); Vincenzo Casaburi, 63enne di Gallipoli; Cinzia Cipolla, 56 anni di Specchia e Samanta Colluto, 31enne di Andrano.

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Lavori in corso, senz’acqua Sanarica, Santa Barbara e Castiglione

Installazione di nuove opere acquedottistiche e sospensione erogazione idrica a Sanarica e nella frazione di Andrano mercoledì 3 aprile; giovedì 4 setssa sorte per Santa Barbara di Galatina

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio a Sanarica, Castiglione d’Otranto (frazione di Andrano) e Santa Barbara (frazione di Galatina).

I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica.

Interruzione che avverrà mercoledì 3 aprile a Sanarica (dalle 8 alle 16) ed a Castiglione (dalle 9 alle 17)

Giovedì 4 toccherà a Santa Barbara con erogazione sospesa dalle 8 alle 14

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

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