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La Notte Verde a Castiglione: il regno del bio

Contenuti e riflessioni dedicate al bio, dall’agricoltura all’edilizia, dalla cultura alla strategia rifiuti zero.

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di Tiziana Colluto


Sarà la luna piena a influenzare e governare una delle notti più particolari dell’estate salentina. A Castiglione d’Otranto, frazione di Andrano, la “Notte Verde” promette di riempire venerdì 31 agosto di contenuti e riflessioni dedicate al bio, nelle sue diverse declinazioni che vanno dall’agricoltura all’edilizia, dalla cultura alla strategia rifiuti zero. Si inizia alle ore 20,30.


Chi. Il progetto è stato ideato da un coordinamento di soggetti pubblici e privati, che comprende un gruppo di associazioni locali (A.B.Michelangeli, Knidè, Auser, Ritorno alla Terra, Ass. Famiglie Castiglionesi, Unità Progressista Cittadinanza Attiva, Olivinopoli), assieme alle cooperative Ulisside e Salento Tetti, al Cea di Andrano e all’Ente Parco Regionale Otranto- S.M.di Leuca, con il sostegno di Puglia Promozione e del Comune di Andrano.


Che cosa. L’intero borgo di Castiglione d’Otranto sarà animato da laboratori, letture, musica, percorsi enogastronomici, stand, tutto rigorosamente in chiave biologica.


Perché. Da tempo, in questa piccola frazione di poco più di mille abitanti è in atto un vero e proprio “ritorno alla terra”. Filosofia e pratica si tengono insieme nell’azione di diverse realtà imprenditoriali e movimenti spontanei di singoli cittadini e di associazioni che si sono ritrovati, se pur in maniera autonoma, a produrre pratiche di ecosostenibilità: a partire dalla bioedilizia all’utilizzo di fonti naturali per la produzione di energia, dalla semina di piante biotipo alla riscoperta dei cereali antichi, per finire con la produzione del pane e del formaggio.


“Abbiamo fatto tutto questo non staccando mai gli occhi dalla luna- sottolinea Donato Nuzzo del coordinamento delle associazioni-. Siamo andati anche oltre: abbiamo trasformato i cereali in farina, ottenendo prima lieviti naturali e poi il pane; abbiamo trasformato il latte in formaggio; abbiamo comunicato all’esterno le nostre conoscenze e le nostre esperienze; abbiamo intrapreso una strada che per quanto possa sembrare nuova è invece antica, saggia e per noi indispensabile. Indispensabile di fronte a questa crisi con stipendi sempre meno sufficienti per arrivare alla fine del mese; indispensabile di fronte all’impennarsi di malattie legate all’inquinamento; indispensabile per riappropriarsi del proprio essere ‘umani’. Il nostro è un messaggio chiaro: ‘Ritornare alla terra’. Secondo il nostro modo di vedere e di fare, oggi più che mai c’è bisogno di una riconversione totale e consapevole del vivere, coltivando cultura. Vivere per lasciare un seme di speranza a chi dopo di noi avrà il compito di raccogliere ciò che oggi sapremo seminare”.


Il programma.


Il forno. L’inizio della manifestazione è previsto alle ore 19.30, in Piazza della Libertà, con la costruzione del “forno dei popoli” a cura dell’artista Stefano Aretano. Pietra su pietra, Aretano forgerà un vero e proprio forno, sul modello di quello risalente a 5mila anni prima di Cristo e ritrovato in uno scavo archeologico in Ungheria. La costruzione sarà riadattata con materiali locali e avrà, come quello riportato alla luce, la forma di un grembo materno. È lì che, a fine della serata, intorno all’una di notte, verrà cotto il pane biologico preparato durante i laboratori.



I laboratori. Saranno tanti e diversi i bio-laboratori. I nonni dell’Auser cureranno quelli dedicati al formaggio e alla realizzazione dei cannizzi, i cesti in canne, oltre a quello, tanto atteso, in cui si potrà impastare il pane con la farina di grano Cappelli prodotta a Castiglione e “lu lavatu”, l’antico lievito naturale.


Nell’ottica della strategia di riduzione dei rifiuti, Alberto Piccinni terrà “Ibink alb”, il laboratorio di musica e riciclo, con la produzione di strumenti musicali dagli oggetti destinati alle discariche. “Dal letame nascono i fiori” è il filo conduttore del terzo laboratorio, curato dall’associazione Nuova Messapia di Soleto, per la realizzazione di compost domestico dagli scarti umidi e di un prototipo di compostiera domestica fai da te.


Un intero spazio ludico- educativo sarà dedicato, invece, ai più piccoli, grazie ai laboratori dell’associazione La Sita di Lizzanello, un percorso che, attraverso la creatività dei più piccoli, porterà a ridare vita agli oggetti che ormai si considerano senza vita. Riciclo e riuso, dunque, che sarà alla base anche del gioco dell’oca ideato per loro e del mercatino del baratto per i bambini. Dalle 19 alle 20, infatti, si raccoglieranno gli scarti che non si vogliono più, dai pastelli alle stoffe, dalle carte per le caramelle ai bottoni, alle figurine ai giochi in buono stato di conservazione. Attraverso il baratto, tutto avrà un’altra vita!


I dialoghi. Spazio anche ai dialoghi, alle 20.30, nel Frantoio De Matteis, con protagonisti l’esperienza del Comune di Capannori (Lucca), il Parco Otranto- Leuca e l’Associazione dei produttori olivicoli Apol. A dialogare tra loro saranno Francesco Girardi, ingegnere ambientale che per il Comune di Capannori ha curato la filiera dei “Rifiuti zero”, Gianvito Negro Valiani di Apol su “Qualità e opportunità per gli olivicoltori”, Francesco Minonne e Andrea Panico del Parco Otranto- Santa Maria di Leuca per “Agricoltura nel Parco: I contenuti del Piano Territoriale” e Isidoro Colluto e Salvatore Moscatello, organizzatori della “Notte Verde” . Modera Tiziana Colluto, giornalista di Telerama.

Alle ore 22, nel giardino della Corte De Matteis, in via Manara, la presentazione della guida “Salento Km0”, assieme a Tommaso Faggiano della onlus Nadir, all’editore Cosimo Lupo e al presidente della Lilt, l’oncologo Giuseppe Serravezza.


Stand e mostre. Le migliori aziende del biologico sbarcano a Castiglione con propri stand. Un’intera area sarà poi dedicata alla bioedilizia. È lì che la “Salento Tetti” darà vita a laboratori che vanno dalla costruzione dei mattoncini di paglia e terra alla messa in opera di intonaci bio. In alcune corti, invece, sarà possibile visitare la mostra curata da Antonio Benincasa sugli “Ulivi monumentali” e quella curata da Knidè sulla “Civiltà contadina”.


Il cibo. Una bioricetta per ogni gusto! Ogni esercizio commerciale di Castiglione d’Otranto, infatti, proporrà un piatto diverso, ma con lo stesso comune denominatore: la certificazione di qualità dei prodotti impiegati nella realizzazione. Si va dalla pasta fatta in casa con farina di grano Cappelli al grano stumpatu biologico, dalle frise e pizza realizzate con lievito madre e grano Cappelli, fino al dolce, le crepe bio con crema di nocciola delle Langhe e crema di carruba.


Gli artisti. Al termine dei dialoghi, nel frantoio De Matteis verrà proiettato il documentario “Genuino Clandestino” di Nicola Angrisano.


Nell’intero centro storico, si esibiranno il cantautore Ciccio Zavini, il gruppo “Gli ultimi arrivati”, il chitarrista spagnolo di flamenco Antonio Ramos, il trio di pizzica diretto da Salvatore Cantoro.


In Piazza della Libertà, alle 22, spazio alle videoinstallazioni sonore realizzate da Fulvio Rifuggio. Alle 22.15, il maestro Luigi Botrugno eseguirà “Notte verde in solo piano- Musica per organi caldi”.


Le stradine del paese, invece, saranno percorse dalla “Fanfara del riciclo- progetto @Pio pio”.


Due performance teatrali si alterneranno nella Corte dei Pacci. Alle 22 ci sarà “L’albero” di Nicola Conversano. Alle 23 sarà la volta di “Estempo teatro” di Valentina Covelli.


Vicino Piazzetta Mameli, dalle 22.40 alle 23.30 lo “Spettacolo di musica, parole, colori e poesia” del cantautore Salvatore Brigante, assieme agli attori di teatro Pasquale Santoro e Lucia Minutello.


Francesco Bosco, invece, interpreterà le liriche del poeta Dante Ingletti.


Alle 00,30, in Piazza della Libertà, Mino De Santis, una delle scoperte più entusiasmanti del panorama salentino, presenterà il suo nuovo album “Caminanti”.


Seguiranno le performance del maestro Angelo Urso.


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Il Lecce a scuola… ad Andrano

L’U.S. Lecce incontrerà per la prima volta la comunità scolastica dell’Istituto comprensivo andranese

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L’Istituto Comprensivo di Andrano si prepara ad un evento senza precedenti nella sua storia: l’U.S. Lecce incontrerà per la prima volta la comunità scolastica dell’Istituto Comprensivo di Andrano.

Promosso dal dirigente scolastico Ivano De Luca, l’incontro si terrà venerdì 3 maggio, alle 18, presso la sede centrale dell’istituto, in via del Mare 15 ad Andrano.

L’evento vedrà la partecipazione speciale dell’U.S. Lecce Calcio, rappresentato dal presidente Saverio Sticchi Damiani e dalla moglie Marina D’Arpe.

Con loro ci sarà anche il presidente della Commissione Sport al Senato, il senatore Roberto Marti.

Gli studenti, i genitori e i docenti avranno l’opportunità unica di interagire con loro.

L’incontro non sarà solo un’occasione per parlare di calcio, ma abbraccerà una vasta gamma di temi che coinvolgono l’aspetto sociale dello sport.

Si affronteranno argomenti cruciali come l’importanza dell’attività fisica, il valore del gioco di squadra, la sana competizione, l’alimentazione equilibrata, il sacrificio e l’impegno personale.

Con l’auspicio di trasmettere ai giovani valori essenziali per una crescita sana e equilibrata.

L’evento sarà moderato da Pino Greco, giornalista per il Nuovo Quotidiano di Puglia, e sarà trasmesso in diretta sulla rete TV RadioDelCapo, consentendo a un pubblico più ampio di partecipare.

Il dirigente scolastico Ivano De Luca si è detto «felicissimo di aver dato alla nostra comunità un evento di questo tipo per la prima volta nella storia di questa scuola. Lo sport, l’attività fisica e il gioco di squadra sono pilastri fondamentali per una crescita sana dei nostri ragazzi. Questo incontro rappresenta un’opportunità straordinaria per trasmettere valori di impegno, sacrificio e lealtà che sono essenziali per il loro futuro».

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Castiglione: Festa della Terra

Domani intera giornata nei campi per celebrare la terra e avviare la campagna di raccolta fondi per la 13esima edizione della Notte Verde

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Castiglione d’Otranto, è Festa della Terra:
Notte Verde a rischio, aiutateci a realizzarla

Domenica 28 aprile, a Castiglione d’Otranto, un’intera giornata nei campi per celebrare la
terra e avviare la campagna di raccolta fondi per la 13esima edizione della Notte Verde,
quest’anno a rischio per mancanza di risorse economiche.

Una festa rurale, per celebrare la Giornata della Terra e la Liberazione, ma anche per alimentare
nuovi impegni a favore delle risorse naturali: domenica 28 aprile, a Castiglione d’Otranto,
frazione di Andrano, torna la “Festa della Terra” e nell’occasione sarà anche lanciata la campagna
di raccolta fondi per l’edizione 2024 della Notte Verde.

Ad organizzare l’evento sono l’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino e l’omonima
cooperativa agricola, nell’ambito del progetto “Parco Comune dei Frutti Minori”, vincitore
dell’avviso pubblico “Puglia capitale sociale 3.0” della Regione Puglia.

Alle 10, dal Vivaio dell’Inclusione “Luigi Russo”, in via Vecchia Lecce, prenderà il via la
camminata allegra a passo d’asino. Si tratta di trekking someggiato, in compagnia di un asino di Martina Franca, della lunghezza di due chilometri (percorso di lieve difficoltà) e della durata di circa due ore, lungo il Parco Comune dei Frutti Minori, un percorso di valorizzazione dei tratturi e delle campagne di Castiglione, che l’associazione sta portando avanti per alimentare la nascita del primo polo rurale turistico accessibile.

Si andrà, in particolare, alla scoperta di contrada Paradisi, area di pregio naturalistico con campi coltivati a cereali, oliveti e biodiversità considerata minore.

Durante la camminata, si terrà una sosta ai piedi del grande albero di noce per la “marenna d’aprile”, a base di fave e pecorino.

Dalle 11, presso il Vivaio dell’Inclusione, si terranno poi laboratori per bambini e caccia al tesoro all’interno del “Giardino evolutivo”, un labirinto vegetale coltivato con diverse varietà di orzo, grano e farro, in questa fase nel suo pieno splendore.

Si proseguirà con il pranzo sociale
antifascista all’aria aperta e con musiche per la terra (per info: 328/5469804).

Nell’occasione, sarà avviata la campagna di raccolti fondi per la Notte Verde 2024, evento
diventato imprescindibile per le migliaia di persone che ogni anno partecipano alla tre giorni che si tiene a Castiglione dal 29 al 31 agosto. Evento, però, che quest’anno è a rischio per mancanza di risorse economiche sufficienti a realizzarlo.
Leggi l’appello e le modalità per sostenere la Notte Verde: clicca qui

“Per dodici anni, nel suo percorso di coerenza e di ostinazione – dicono gli attivisti di Casa delle
Agriculture – la Notte Verde ha portato dietro di sé e con sé una narrazione di Sud diversa, nuova,
visionaria anche, rivoluzionaria, forse, mettendo al centro temi spesso lasciati agli ultimi posti
nelle agende politiche. Per anni, sulle nostre balle di fieno, hanno dialogato contadini e scienziati, artisti provenienti da tutto il mondo e giornalisti, politici e cuochi, scrittori e cooperanti, cittadine e cittadini, riconoscendo la Notte Verde quale luogo d’eccellenza di discussione e di confronto, con proposte per il Sud e i Sud del mondo, per la terra, per la pace, per l’ambiente. A dare credibilità a questa piazza è oltre un decennio di impegno quotidiano incarnato dalla coltivazione naturale di
ettari di terreni abbandonati, dalla nascita del Mulino di Comunità, dalle pratiche di agricoltura sociale, dall’attività antimafia, dall’ attenzione ai bambini, agli anziani, alle persone con disabilità e migranti.

Un impegno fondato sul rifiuto di un sistema capitalistico che scarica le sue storture
su chi è meno forte e più esposto e sui territori da cui estrae ricchezza per portarla altrove, a
beneficio di pochi e nelle tasche solo di alcuni, alimentando squilibri ambientali e sociali di portata epocale.

Urgenze vere, impellenti, che la Notte Verde ha saputo rileggere e interpretare in questo
tempo nuovo, legandole allo sfruttamento della terra e delle risorse naturali e all’oppressione di
molti popoli. Ecco perché la sua autorevolezza è cresciuta così tanto negli anni, alimentata dalla
fiducia e dall’aspettativa che sempre più persone hanno riposto in Casa delle Agriculture e retta da
una dedizione squisitamente volontaria e gratuita di molti attivisti di ogni età.

Ed ecco perché la Notte Verde non è semplicemente uno dei tanti eventi dell’estate salentina, ma il manifesto di
una postura diversa nello stare al mondo”.

Multilivello e importante l’impatto sociale generato nel tempo: oltre a riportare al centro tematiche di valenza assoluta, la Notte Verde ha trasferito la sua luce su piccolissime aziende, contadine e contadini, apicoltori, artigiani, a cui è stato chiesto soltanto un contributo simbolico di pochi euro; ha reso protagoniste – gratuitamente – associazioni, organizzazioni, ONG; ha dato valore agli artisti e ai tecnici, retribuendo il loro lavoro con immediatezza e correttezza, contrariamente a quanto spesso accade nel settore culturale.

Non si quantifica, invece, l’economia locale che la festa è stata in grado di ravvivare, dai b&b ai piccoli negozi di vicinato, dai locali esistenti al mercato immobiliare, perché la Notte Verde è diventata, nel frattempo, anche un marchio etico potente, trasferito con generosità ad un intero territorio.

Finora è stato possibile realizzare la festa grazie all’impegno gratuito di tutti gli attivisti; grazie ai
progetti – al momento conclusi – portati avanti tutto l’anno da Casa delle Agriculture con la
partecipazione ad avvisi pubblici; grazie al contributo riconosciuto da poche istituzioni, Comune di Andrano e Parco regionale Costa Otranto-S.M.di Leuca; grazie al sostegno della comunità locale.

Uno sforzo collettivo che non basta quest’anno a coprire i costi vivi, che raggiungono ogni anno i
25mila euro.

“Non vogliamo accontentarci di un’edizione minore – continuano da Casa delle Agriculture –
perché significherebbe arretrare nella qualità apportata, significherebbe abdicare a quanto, con fatica e sacrificio, abbiamo costruito.

E su un punto vogliamo essere chiari, come sempre: avremmo potuto piegarci a sponsorizzazioni e contributi che pure tentano e hanno tentato puntualmente di inquinare la nostra azione, cedere a lusinghe di ogni genere pur di realizzare questa tredicesima edizione.

Ma, come detto, la Notte Verde non è un evento tra i tanti, una festa da poter fare al costo di qualunque compromesso.

E, allora, piuttosto che non farla, vogliamo
tentare e osare l’impossibile: costruire, insieme a voi, questa Notte Verde. È per questo che siamo
qui, per chiedere con umiltà appoggio e contributo, per un’edizione dedicata a “Terra e Pace”, una sorta di grande conferenza internazionale su questo tema così nevralgico, ora più che mai”.

Si ha necessità di raggiungere la cifra di almeno 20mila euro. Si può contribuire entro il 15
giugno in questi modi: donazione anonima a mezzo salvadanaio o sottoscrizione nominale presso il Mulino di Comunità a Castiglione d’Otranto (orari di apertura: lun-ven h 8-13, 15-18; sab h 8-13); donazione su conto corrente intestato ad “Associazione volontariato Casa delle Agriculture Tullia e Gino”, causale: donazione Notte Verde – IBAN:
IT02P0306909606100000165412 (si chiede di inviare propri dati al 348/5649772 o ad
ass.casadelleagriculture@gmail.com ai fini del rilascio della ricevuta).

Si darà conto della campagna di raccolta fondi con la consueta trasparenza che contraddistingue Casa delle Agriculture.

Per info: 348/5649772.

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Andrano

“Bolle di sapone”, 16 condanne e 67 anni di carcere

Era il 2013 quando vennero eseguite una serie di perquisizioni in tutto il Salento, a causa della falsificazione e vendita di noti prodotti per la casa…

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 67 anni di carcere, e 16 condanne, si chiude così il processo sulla maxi inchiesta “Bolle di Sapone”.

Era il 2013 quando vennero eseguite una serie di perquisizioni in tutto il Salento, a causa della falsificazione e vendita di noti prodotti per la casa.

I giudici della seconda sezione collegiale hanno inflitto: 9 anni e 6 mesi di reclusione ad Enrico Serafini, 59enne leccese; 9 anni per Antonio Costantino Vanzanelli, 73enne di Cannole; 6 anni a Maurizio Luciano Marti, 58enne residente a Sannicola; 5 anni e 6 mesi a Claudio Diamante, 43enne di San Cesario; 4 anni a Giorgio Vanzanelli, 47enne e Paride Vanzanelli, 41enne, entrambi di Otranto ed a Fulvio Conte, 56 anni di Surbo; 3 anni e 6 mesi a Claudio Conte, 64enne, Adriano Antonio Dima, 60enne, entrambi di Melendugno e per Francesco Leo, 49enne di Surbo; 3 anni a Mauro De Luca, 62enne leccese e Vittorio Perrone, 59enne di Lizzanello; 2 anni ad Antonio Capone, 44enne di Lecce, Fabio Coluccia, 54enne di Andrano e per Cristina Baraldi, 44enne originaria di Ferrara ed Antonella Fiocchi, 56enne residente a Sannicola (pena sospesa per entrambe).

Secondo l’accusa rappresentata dal pm Guglielmo Cataldi, rispondevano di associazione a delinquere, contraffazione e ricettazione e gli stessi potranno fare ricorso in appello.

Sono stati anche condannati al risarcimento dei danni con una provvisionale di 10mila euro per ciascuna delle parti civili. Disposto il non doversi procedere per prescrizione per 12 persone: Antonio Colluto, 52enne di Tricase; Maria Vittoria Colella, 62enne residente a Bari; Luigi Esposito, 54enne di Collepasso; Flavio Ferreri, 75enne di Recco (Genova); Gianni Junior Ingrosso, 50enne leccese; Cristian Luceri, 37enne leccese; Angela Concepita Mariano, 46enne di Racale; Lucio Mariano, 72enne di Racale; Antonio Mega, 74 anni di Palmariggi; Franco Pappadà, 60 anni di Specchia; Fabrizio Domenico Giuseppe Sobrero, 57enne residente a Verzuolo (Cuneo); Francesco Domenico Ungaro, 51 anni di Corigliano Calabro (Cosenza).

Assoluzione da ogni accusa per 10 imputati. Si tratta di Alfonso Dalia, 57enne di San Giorgio a Cremano (Napoli); Francesco De Padova, 69 anni di San Donaci (Brindisi); Antonio Donno, 40enne di Sogliano Cavour; Fernando Giannoccolo, 59enne di Carpignano Salentino; Santo Leo, 82enne di Cellino San Marco (Brindisi); Antonio Quaranta, 68 anni di Morciano di Leuca; Maurizio Valassina, 69enne originario di Desio (Milano); Vincenzo Casaburi, 63enne di Gallipoli; Cinzia Cipolla, 56 anni di Specchia e Samanta Colluto, 31enne di Andrano.

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