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Mobility Solutions dal Salento

Mobilità sostenibile del futuro. Concluso il percorso di accelerazione per le 10 startup selezionate. Prima classificata la Demo Day Lokit Technology

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Si è concluso il percorso di accelerazione per le 10 startup selezionate dalla call for innovation Mobility Solutions con il Demo Day tenutosi all’Open Space di Palazzo Carafa a cui hanno preso parte il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, l’assessore allo sviluppo economico Regione Puglia Alessandro Delli Noci, Rita Casalini (responsabile Open innovation del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane), Fabrizio Sammarco (Amministratore delegato di Italiacamp) e Salvatore Modeo (Co-Founder di The Qube).


Il percorso, nato dal fabbisogno di innovazione espresso dal Comune di Lecce e dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha avuto l’obiettivo di far emergere soluzioni di mobilità sostenibile, intermodale e innovativa, potenzialmente scalabili a servizio del territorio pugliese e del Paese.


Il percorso è sviluppato all’interno del più ampio progetto Officine Mezzogiorno, finanziato dal Fondo di Innovazione Sociale (FIS) e realizzato proprio dall’amministrazione comunale di Lecce – in qualità di proponente – insieme a Italiacamp, in qualità di soggetto attuatore, e The Qube.


Officine Mezzogiorno è un’iniziativa che rispecchia in pieno la nuova strategia di Innovazione del Gruppo FS Italiane. Una strategia Business driven, cioè alimentata dalle esigenze di business che ha il fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi del piano industriale decennale del Gruppo. FS è una realtà ricca di preziose competenze, che attraverso centri di competenze riconosciuti all’interno degli ecosistemi dell’innovazione in Italia e all’estero, vengono messe a servizio in modo sistemico.


Il percorso ha previsto trenta ore di formazione in comune e altrettante di mentorship individuale che hanno portato i 5 progetti più meritevoli al Demo Day finale, durante il quale hanno avuto modo di raccontare la propria idea di business e confrontarsi con gli stakeholder e attori dell’innovazione locale e nazionale.


Prima classificata del percorso di accelerazione è stata Lokit Technology che si aggiudica un finanziamento per la realizzazione dell’idea di business: implementare un’infrastruttura diffusa sul territorio che fornisce uno strumento per la micro-mobilità elettrica (ricarica e parcheggio) e al contempo offre supporto alle imprese e pubbliche amministrazioni grazie ai dati raccolti e al servizio di comunicazione e pubblicità tramite schermi digitali integrati.


Bufaga e Sagelio, seconda e terza classificata, avranno la possibilità di accedere a servizi specialistici finalizzati a supportare la messa a punto del progetto imprenditoriale attraverso attività di formazione, coaching, fornitura di spazi di coworking e networking.


«Il bello di questo percorso di accelerazione», dichiara il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, «è stato l’accompagnamento di cui hanno potuto godere i partecipanti per apprendere come sviluppare un’idea progettuale e fornirle i binari sui quali poter correre, se ne avrà forza e capacità. Officine Mezzogiorno raggiunge così un primo importante step che spero si possa presto affiancare a molti altri, incluso quello di avere finalmente l’hub fisico dove questi corsi e laboratori possano essere ospitati, in un luogo strategico e in trasformazione, quale è l’area della stazione centrale in città. Auguro alla start up che ha vinto e alle altre che hanno partecipato un futuro luminoso».


«Favorire competenze e conoscenze è il punto di partenza per costruire un polo di innovazione a Lecce che colleghi la Puglia con le avanguardie del resto di Italia ed Europa.


Solo investendo sulla formazione delle nostre risorse, umane e professionali, possiamo generare un percorso virtuoso di crescita per tutto il nostro territorio sempre più rivolto e aperto al futuro» dichiara Alessandro Delli Noci assessore sviluppo economico Regione Puglia.


«Un’importante occasione per dare linfa imprenditoriale al territorio e far vivere le idee di tante giovani realtà, impegnate in progetti ambiziosi che contribuiscono a disegnare il futuro non solo della Puglia ma anche del Paese. Proprio questo è l’obiettivo di Officine Mezzogiorno con cui ci impegniamo a preservare il capitale sociale e innovativo di questo territorio, offrendo non solo una risposta ai bisogni sociali, ma soprattutto un’opportunità concreta che si basa sulla formazione e lo sviluppo di competenze», afferma Fabrizio Sammarco amministratore delegato di Italiacamp.

«Il percorso ha contribuito al rafforzamento delle competenze di base sui temi di management e imprenditorialità delle realtà oggi presenti sul territorio, con l’obiettivo di rafforzare le competenze dei singoli attori per migliorare relazioni e collaborazioni tra organizzazioni e istituzioni» commenta Salvatore Modeo di The Qube.


Le 5 start up selezionate per il Demo Day


Lokit Technology: stazioni di ricarica universali e parcheggio IoT all’avanguardia per biciclette e monopattini, dotate di funzionalità di rilevamento dei dati e di comunicazione tramite display LCD, facilmente localizzabili tramite app.


Bufaga: dispositivo smart, installabile sul tetto di qualsiasi mezzo di trasporto, in grado di rimuovere l’inquinamento atmosferico dall’aria (particolato fine, ossidi di azoto, anidride solforosa) grazie a pannelli filtranti e raccogliere dati sui livelli di inquinamento.


Sagelio: accelerare la transizione verso forme di mobilità più sostenibili, attraverso la diffusione capillare di stazioni di ricarica per veicoli elettrici attraverso scelte tecnologiche e formule commerciali che vadano a vantaggio delle location host e degli utenti finali. Nel 2022 ha evitato l’immissione di 33 tonnellate di CO2 in atmosfera.


BusForFun.com: la prima azienda di green mobility B2B che organizza e gestisce i trasporti durante grandi eventi. Conciliare due esigenze: raggiungere il luogo dell’evento e acquistare in anticipo il biglietto d’ingresso alla manifestazione.


Upar Italia: app per smartphone che permette la condivisione di informazioni tra automobilisti sui parcheggi che si stanno liberando per risolvere il problema dello stress da parcheggio, lo spreco di tempo, denaro e carburante riducendo al tempo danni ambientali ed economici.



 


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Whatsapp cambia ancora: le novità

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A pochi giorni dal lancio della nuova interfaccia per le app Android e iOS, e dell’annuncio dei nuovi filtri per le chat non lette e quelle di gruppo, Meta aggiorna anche l’interfaccia di WhatsApp Web, la versione per browser della piattaforma di messaggistica da 2,3 miliardi di utenti.

Si tratta di piccole novità, apparentemente quasi insignificanti, ma che vanno viste alla luce delle altre modifiche già annunciate. Meta, in pratica, ha fatto spazio nell’interfaccia di WhatsApp Web in vista dell’inserimento di altre icone per accedere alle nuove funzioni.

WhatsApp Web, la nuova interfaccia

La novità nell’interfaccia di WhatsApp Web è sostanzialmente una: la barra di navigazione spostata a sinistra, in verticale. Nella barra compaiono ora 8 icone e un separatore, segno che potrebbe non trattarsi della versione definitiva dell’interfaccia e che qualcosa, nelle prossime settimane, potrebbe ancora cambiare. Dall’alto verso il basso, le icone sono:

  • Chat (per accedere a tutte le conversazioni)
  • Stato
  • Canali
  • Archiviate
  • Importanti
  • Impostazioni
  • Profilo

Tra i canali e le chat archiviate c’è il separatore, che al momento è un semplice elemento grafico che non può essere spostato né modificato.

Oltre la barra laterale posta a sinistra, tutto il resto non cambia e resta identico a prima: colonna principale con l’elenco delle chat, dei canali, degli stati, e riquadro a destra con il contenuto delle chat.

Restano anche l’icona per cercare all’interno di tutte le chat e quella per cercare all’interno della chat attualmente aperta. Resta anche il filtro per le chat non lette che, però, molto probabilmente sparirà a breve.

WhatsApp Web cambierà ancora

Alla luce dell’annuncio dei nuovi filtri in arrivo sulle app per smartphone, è molto probabile che questa modifica all’interfaccia di WhatsApp Web sia solo un preparativo per portare i filtri anche sul browser.

Nella colonna a sinistra, infatti, c’è ora moltissimo spazio libero dove inserire nuove icone e c’è anche un separatore che, al momento, non serve a nulla e non ha alcun senso. Lo avrà, invece, quando le icone saranno di più con l’arrivo di quelle per mostrare solo le chat non lette o le chat di gruppo.

WhatsApp e le chat di terze parti

C’è, infine, un’ulteriore novità in arrivo da considerare: le chat con le app di terze parti, che WhatsApp è stata costretta ad accettare in Europa dopo l’entrata in vigore del Digital Markets Act e del Digital Services Act.

Queste chat arriveranno se, e solo se, altre piattaforme decideranno di aderire al sistema di interoperabilità messo in piedi da Meta. Sappiamo già che quasi nessuna delle piattaforme concorrenti è intenzionata a farlo, ma WhatsApp deve permetterlo per legge.

Eventuali chat con utenti provenienti da altre app e piattaforme, quindi, potrebbero essere raggiunte da un’apposita icona posizionata nella barra laterale sinistra di WhatsApp Web. Ciò permetterebbe anche a WhatsApp di mostrare, nella colonna dell’elenco di queste chat, un apposito messaggio sul diverso grado di sicurezza di queste conversazioni.

Sulla sicurezza delle future chat multipiattaforma, infatti, è in corso un acceso dibattito e la maggior parte degli esperti ritiene che esse non potranno essere tanto sicure come quelle tra utenti della stessa piattaforma.

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A Tricase la collezione Scolozzi apre le porte a Cimeetrincee

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Significativo incontro in questi giorni in quel di Tricase.

Il consigliere dell’Associazione Storica Cimeetrincee, Daniele Lissoni, ha fatto visita alla collezione di militaria curata dal tricasino Paolo Scolozzi, rimanendo particolarmente colpito dalla varietà della raccolta di cimeli.

“Ci auguriamo che all’orizzonte si profili un’interessante collaborazione tra le due realtà – Cimeetrincee è un’associazione di ricerca storica, con sede a Venezia e con soci distribuiti su tutto il territorio nazionale, che si occupa di conservare la memoria in relazione ai fatti accaduti durante la Grande Guerra -, che dia risalto anche alla storia passata del nostro territorio salentino”, ha commentato Scolozzi.

Nelle foto alcuni momenti dell’incontro.

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Attualità

Bollette di gas e luce salate: procedimento istruttorio contro Enel Energia

Dopo i reclami di Adiconsum Lecce, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato vuole accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta in merito alle modalità di comunicazione delle variazioni contrattuali

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Tutto aveva avuto inizio nel 2022 quando molti consumatori decisero di passare dal prezzo variabile al prezzo fisso con l’obiettivo di mettersi al riparo da repentine impennate delle tariffe.

I contratti erano a tempo indeterminato ma l’offerta era a tempo determinato e raramente superava i 12 mesi.

Già questa differenza, poco nota ai molti, ha contribuito ad ingenerare confusione e disattenzione.

Alla scadenza dell’offerta concordata, il consumatore doveva ricevere dal proprio gestore, una comunicazione di variazione della tariffa – se meno favorevole – almeno tre mesi prima dell’entrata in vigore della nuova tariffa informandolo della possibilità di poter recedere dal contratto.

Questa comunicazione, separata dalla bolletta, può essere inviata per posta ordinaria o per email qualora l’utente abbia scelto tale modalità in fase contrattuale e non sono previste altre modalità di invio.

La comunicazione è molto importante perché oltre a informare l’utente del cambio tariffario, contiene anche l’informazione che, qualora l’utente non sia d’accordo con la tariffa proposta, potrà recedere dal contratto e cambiare gestore.

Ed è qui che nel mese di gennaio molti utenti si sono visti recapitare bollette del gas esagerate e si sono rivolti ad Adiconsum LecceAssociazione per la difesa dei consumatori per contestare la bolletta, visto che l’unica risposta fornita dagli operatori di Enel energia è stata quella che la tariffa era variata.

L’analisi delle bollette attenzionate ha evidenziato che molte tariffe del gas erano variate a partire da luglio 2023 e che, con l’avvento della stagione estiva, gli utenti non hanno potuto rendersi conto dell’aumento subito.

La sorpresa si è avuta solo quando con l’inverno sono stati accesi i riscaldamenti ma le bollette sono arrivate quando ormai erano trascorsi i periodi per porvi rimedio.

La beffa maggiore è stata poi quella che a fronte delle lamentele avanzate dagli utenti, Enel energia si è dichiarata disponibile a variare il prezzo del gas per il futuro (all’arrivo della bella stagione) ma lasciando invariati i prezzi dell’inverno pregresso.

Moltissimi consumatori lamentano di non aver mai ricevuto una comunicazione di variazione tariffaria per cui si è provveduto a contestarlo a Enel energia.

«Purtroppo», fanno sapere da Adiconsum Lecce, «il codice di condotta commerciale approvato da Arera scarica sui clienti l’onere di dimostrare di non aver mai ricevuto la comunicazione. In pratica l’onere della prova ricade sulle spalle della parte più debole. Questo anche quando la nuova tariffa viene di fatto scoperta solo alla ricezione della bolletta. Inoltre il gestore gode di una presunzione di ricezione della comunicazione, trascorsi 10 giorni dall’invio, anche se il consumatore sostiene di non aver mai ricevuto nulla!».

A fronte delle «inaccettabili risposte fornite da Enel energia» ed ai reclami effettuati da Adiconsum Lecce, l’associazione ha provveduto a inviare le segnalazioni all’Autorità Garante della Concorrente e del Mercato e ad Arera «per i profili di comportamento commerciale che le stesse vorranno rilevare a salvaguardia dei consumatori» e invocando il recesso contrattuale ai sensi dell’art. 52 e 53 del Codice del consumo «non essendogli stato consentito preliminarmente di conoscere le condizioni economiche che sarebbero state applicate, né posto nelle condizioni di poter valutarne gli effetti e le decisioni da assumere consapevolmente e decidere se avvalersi del garantito diritto di recesso».

Ora, grazie alle segnalazioni effettuate anche da Adiconsum Lecce, l’autorità ha formalmente aperto un’istruttoria che potrebbe portare gli utenti a vedersi riconosciute le proprie ragioni ed ottenere qunato contestato da Adconusm Lecce.

 

 

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