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Alessano

Scuola e trasporti nel Capo di Leuca: «Non si può più andare avanti così!»

Incontro con le istituzioni e i rappresentanti delle aziende dei trasporti che operano sul territorio all’IISS Don Tonino Bello di Tricase. Tutti concordi «sulla necessità di riorganizzare l’intera rete e magari creare degli interscambi che permettano agli studenti di raggiungere le sedi e poi tornare a casa senza problemi». Prossima tappa «una riunione di servizio in Provincia in tempi brevissimi»

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Si tenuta questa mattina presso la palestra dell’IISS Don Tonino Bello di Tricase l’annunciato incontro atto ad aprire un tavolo di concertazione «volto a condividere le problematiche connesse ai gravi disagi del trasporto pubblico che l’utenza della nostra scuola è costretta ad affrontare ogni giorno sia per raggiungere la sede che per ritornare in famiglia al termine delle lezioni».


Vi hanno partecipato i rappresentanti della provincia di Lecce Carla Rebucci e Gabriele Tecci, il consigliere provinciale Fabio Tarantino ed i responsabili delle aziende dei trasporti (per STP Nicola Placì, Stefano Minutello, Roberto Benvenga e Gianfranco Longo; per FSE Salvatore Lefons, per SEAT Mimmo Filippo), i sindaci (o rappresentanti) dei Comuni di Poggiardo, Alessano, Diso, Spongano, Nociglia Corsano, Ugento, Andrano.


All’incontro hanno presenziato gli insegnati del “Don Tonino” Antonio Riso, Irene De Ronzo, Francesco Benevento, Fernando Ungaro e 4 alunni rappresentanti degli studenti delle classi V di Alessano.


L’incontro è stato presieduto dalla dirigente scolastica Anna Lena Manca che ha illustrato la realtà e la tipicità dell’IISS Don Tonino Bello: utenza che abbraccia un grande bacino visto che la scuola si estende da Poggiardo a Tricase ad Alessano. Inoltre, vi sono diversi indirizzi di studio, non comuni su questo territorio che permettono a molti studenti di esprimere quelli che sono i loro sogni in termini di istruzione.


La dirigente scolastica come è suo costume non le ha mandate certo a dire: «Col passare degli anni e con il progresso a vari livelli si parla di intermodalità, di treni a levitazione magnetica e tanto altro, è impensabile, direi intollerabile che molti nostri studenti oggi non riescano a raggiungere la scuola (qualsiasi sia la sede) e a tornare in famiglia in tempi congrui con il trasporto pubblico!».


La prof.ssa Manca ha evidenziato come «studenti distanti pochi chilometri dalla scuola non possano usufruire di un mezzo di trasporto pubblico o che debbano cambiare mezzo (anche di altra società di trasporti) con il rischio di non riuscire a prendere l’autobus successivo per tornare a casa».


Ancora: «Durante l’orientamento tanti studenti hanno scelto la nostra scuola e hanno fatto l’iscrizione fino al punto in cui, vedendo le difficoltà di trasporto o l’inesistenza dello stesso sono stati costretti a cambiare indirizzo di studi o a trovare un mezzo di trasporto privato con ingenti costi per le famiglie e con tutti i disagi che ne conseguono».


«Questo», ha concluso la dirigente scolastica «ha messo la scuola di fronte a un bisogno estremo di chiedere la collaborazione delle istituzioni fino in fondo, perché solo assumendosi ciascuno un pezzo di responsabilità si può pensare di trovare la soluzione a questo problema annoso che stritola i sogni del territorio e impedisce la creazione di figure professionali che solo questa Istituzione Scolastica può esprimere».


Con tutte queste premesse ciascun operatore a vario titolo è intervenuto nella discussione.


Carla Rebucci e Gabriele Tecci, in rappresentanza della Provincia, hanno sostenuto che «il contratto con le società dei trasporti (che si rinnova ogni 5 anni e scade nel 2026) è datato» e risale «a periodi in cui le esigenze erano diverse», ma prende atto che «ora le necessità sono cambiate».


Il vicesindaco di Ugento Massimo Lecci, alla luce delle richieste di nulla osta esibite dalla dirigente scolastica, ha invitato gli interlocutori a «voler considerare prevalente l’interesse dei ragazzi a frequentare gli istituti scolastici prescelti e, a tal fine, sarebbe necessario che i servizi di trasporto si conformassero al fabbisogno post iscrizione».


A tal fine ha chiesto ai rappresentanti della Provincia e delle aziende dei trasporti di «programmare le corse a valle delle suddette iscrizioni anche attraverso l’integrazione delle varie corse su gomma non escludendo quella su rotaie».


Il sindaco di Diso Salvatore Coluccia ha suggerito «un raccordo tra i dirigenti del territorio», per il quale la dirigente scolastica si è resa disponibile ad essere parte attiva sottolineando come «la nostra Istituzione scolastica ha degli indirizzi unici e rispetto alle altre scuole il bacino di utenza è differente, il pendolarismo è più marcato, si pensi all’aeronautico, al nautico, alle biotecnologie, all’audiovisivo».

Inoltre, sempre il sindaco di Diso, ha evidenziato che «bisogna potenziare il trasporto su rotaie combinato con quello su gomma perché molti sono i centri urbani distanti dalle strade ferrate».


La vicesindaco di Nociglia, Luana Nutricato ha ricordato che dal suo paese «non ci sono collegamenti né con Tricase, né con Poggiardo, così come da San Cassiano/Botrugno».


Il sindaco di Andrano Salvatore Musarò nella doppia veste di primo cittadino e insegnante della scuola che ha ospitato l’incontro, ha sollevato la «doppia criticità dei trasporti: una in loco circa le coincidenze per raggiungere Alessano e una relativa all’area del basso Salento, da Maglie in giù dove mancano i collegamenti. E questo nelle due direzioni, andata e ritorno».


Il prof. Riso, a tal proposito, ha raccontato l’esperienza «con nulla osta alla mano di ragazzi che da Castrignano dei Greci si erano iscritti all’indirizzo di Trasporti e Logistica e studenti di Scorrano iscritti al primo anno all’indirizzo Odontotecnico che, per motivi di trasporto, hanno cambiato scuola e indirizzo».


Il rappresentante della FSE Salvatore Lefons ha indicato i vari punti in cui si ferma l’autobus nella città di Tricase, ritenendo che «se il Comune si attivasse a realizzare una rete di trasporto locale, si potrebbe pensare di organizzare un’altra corsa».


Anche il sindaco di Alessano, Osvaldo Stendardo, ha evidenziato che «il Salento si divide in due: a nord un Salento e a sud un altro Salento con esigenze diverse e problematiche diverse mai risolte».


Il sindaco di Poggiardo Antonio Ciriolo ha chiesto l’impegno della Provincia di Lecce a «raccogliere le istanze di questo territorio e di realizzare una mappa integrata dell’intera rete dei trasporti, con orari delle corse e punti di scambio fra le diverse aziende di trasporto, da mettere a conoscenza dei ragazzi e delle loro famiglie in tempi congrui con l’orientamento e con la scelta dell’Istituto scolastico nel quale iscriversi».


Tutti sono stati concordi «sulla necessità di riorganizzare l’intera rete e magari creare degli interscambi che permettano agli studenti di raggiungere le sedi senza problemi».


Il consigliere regionale Fabio Tarantino ha promesso di farsi portavoce in Provincia per affrontare il problema, tenuto conto anche dei finanziamenti PNRR per le aree interne.


Giunti tutti alla stessa conclusione della necessità di ritrovarsi intorno ad un tavolo di servizio, la dirigente scolastica Anna Lena Manca ha chiesto, pertanto, al consigliere provinciale Tarantino, «una riunione di servizio in Provincia in tempi brevissimi».


Nel video in basso, da Youtube, l’intervista ad Anna Lena Manca durante Buongiorno News su Telerama:



Alessano

Scontro tra auto sulla 275: un codice rosso ed uno giallo

Due vetture coinvolte nel territorio di Alessano, lungo il rettilineo che conduce a Lucugnano

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di Lorenzo Zito

Violento incidente stradale sulla statale 275 poco dopo mezzogiorno.

Due le vetture coinvolte nello schianto, avvenuto nel territorio di Alessano, sul rettilineo che conduce a Lucugnano (Tricase).

Qualche dozzina di metri a sud del campo sportivo, sono entrate in collisione una Mercedes Classe A di colore bianco ed una Fiat Tipo di colore grigio (foto a fine articolo). La prima ha urtato violentemente contro un muro a bordo strada. La seconda è finita fuori dalla carreggiata, in una campagna ribassata rispetto alla sede stradale.

Due i feriti: un uomo di mezza età condotto in codice rosso al Vito Fazzi di Lecce per trauma cranico, l’altro, un ragazzo, trasportato in codice giallo all’ospedale Panico di Tricase.

Altri coinvolti non sono rimasti feriti.

Al lavoro sul posto, oltre al 118, i vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase, che hanno supportato le operazioni di soccorso dei malcapitati nella fase di estrazione dai rispettivi veicoli, ed i carabinieri delle stazioni di Alessano e Specchia.

La strada è stata temporaneamente interdetta al traffico. Secondo una prima ricostruzione i due mezzi, che viaggiavano in direzioni contrarie, si sono urtati nella parte anteriore sinistra, rimbalzando ai lati opposti della carreggiata.

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Alessano

Sospensione idrica ad Alessano e a Minervino

Prevista per giovedì 14 marzo. Ad Alessano interessati gli utenti di via Fosso Muraglie, nel tratto tra Via Giudecca e via Marsala (dalle 9 alle 17). A Melissano quelli di via Aia, nel tratto compreso tra via Fratelli Bandiera a via Zacconi (dalle 8 alle 12)

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Sospensione idrica in vista ad Alessano e Minervino di Lecce causa lavori in corso per l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

In entrambi i centri la sospensione avverrà giovedì 14 marzo.

Ad Alessano, per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica, in via Fosso Muraglie, nel tratto tra Via Giudecca e via Marsala.

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 9 e con ripristino alle ore 17.

A Minervino saranno interessati dalla sospensione dell’erogazione gli utenti di via Aia, nel tratto compreso tra via Fratelli Bandiera a via Zacconi. In questo centro la sospensione avrà la durata di 4 ore, a partire dalle ore 8 e con ripristino alle ore 12.

Acquedotto pugliese avverte che disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

La raccomandazione, ai residenti dell’area interessata, è quella di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

 

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Alessano

Argento Vivo del Capo di Leuca

Stamattina Morciano di Leuca – Vecchio Cinema Orlando, Via Don Luigi Sturzo, ore 9.30
Percorsi di active ageing. Questa mattina a Morciano di Leuca, alle ore 9.30, presso il Vecchio Cinema Orlando. Domenica, 10 marzo 2024, Barbarano di Oggi Leuca – Leuca Piccola, ore 10. Sabato 16 marzo 2024, Alessano – Piazza Castello, ore 10

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La sfida come diceva il Premio Nobel Rita Levi Montalcini non è tanto quella di invecchiare, bensì di invecchiare bene aggiungendo vita agli anni e non anni alla vita.

Prosegue a Morciano di Leuca, nel Distretto Socio-Sanitario di Gagliano del Capo, tenendo ben saldo il principio espresso da Rita Levi Montalcini, il progetto di invecchiamento attivo Argento vivo, percorsi di active ageing’, costituito dalla rete di partenariato composta da Anteas Lecce, Cisl Fnp Lecce, Spi Cgil Lecce, Auser Lecce, G.V.P.C. Anps Lecce, Gruppo di Cammino ‘Camminando…Insieme’, Fondazione di Comunità del Salento nell’ambito dell’Avviso Pubblico emanato per la presentazione di specifici progetti di prevenzione sul territorio della Asl di Lecce finalizzati alla ‘promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute’.

In ogni Ambito Socio-Sanitario del Salento saranno previsti tre appuntamenti: il primo di presentazione dell’iniziativa, il secondo di passeggiate di comunità, il terzo di show-cooking e ‘pizzica’.

Terza tappa dell’iniziativa, come dicevamo, quest’oggi, a Morciano di Leuca, alle ore 9.30, presso il Vecchio Cinema Orlando sito in Via Don Luigi Sturzo con la presentazione del progetto alla comunità. Dopo i saluti del Sindaco Lorenzo Ricchiuti, seguiranno gli interventi di Romeo Delle Donne, presidente di Anteas Lecce, di Pierpaolo D’Arpa, direttore del Distretto Socio-Sanitario di Gagliano del Capo, di Emiliano Cazzato, responsabile dell’Ambito, del chinesiologo Marco Bruno che relazionerà su ‘Attività fisica e invecchiamento attivo’ e della farmacista nutrizionista Daria Donatelli che interverrà su ‘La nutrizione per l’invecchiamento attivo’.

Al termine dei lavori seguirà una passeggiata dal centro storico di Morciano di Leuca all’Agriturismo ‘Sante Le Muse’ dove ci sarà un coinvolgente show cooking.

A seguire, domenica 10 marzo la seconda tappa nell’Ambito Socio Sanitario di Gagliano del Capo: alle ore 10 si effettuerà una passeggiata con visita guidata dal complesso storico monumentale di Leuca Piccola, sito nella frazione di Barbarano del Capo fino alle Vore, le note cavità carsiche.

Sabato 16 marzo, terza tappa di Argento Vivo presso Alessano.

Start alle ore 10 dopo il ritrovo in Piazza Castello. Il tour prevede la visita della Casa di Don Tonino Bello, la visita della Chiesa Madre, la visita del quartiere ebraico.

Al termine un piccolo rinfresco nei pressi di Palazzo Legari allietato dalla musica e dalla danza popolari.

L’evento è patrocinato dai Comuni di Morciano di Leuca e Alessano.

L’organizzazione consiglia la prenotazione delle passeggiate allo 0832.311736 o al 327.8797287, dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00.
Il progetto Argento Vivo – percorsi di active ageing è stato presentato nei giorni scorsi presso il Polo Didattico dell’Asl di Lecce in occasione della Giornata di Promozione dell’Invecchiamento Attivo nella Asl di Lecce, alla presenza del Direttore dell’Asl di Lecce Stefano Rossi, della Direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano, del direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Lecce, Alberto Fedele, della Direttrice Uosvd Comunicazione Istituzionale dell’Asl di Lecce, Sonia Giausa, dei Dirigenti Medici del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl di Lecce, Valerio Aprile e Stefania Di Noia.

Argento Vivo – percorsi di active ageing. Il progetto

Il fatto che le persone vivano più a lungo è certamente un aspetto positivo ma non si possono sottovalutare le conseguenze che questo fenomeno creerà sui modelli e sugli standard di vita, sui sistemi di welfare e di protezione sociale previdenziale e sanitaria, sul mercato del lavoro.
Si pensi che nel 2050 le spese pubbliche per le cure della popolazione anziana raddoppieranno. Di conseguenza invecchiare bene ed in salute non è solo un obiettivo personale ma diventa una responsabilità sociale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità dice che “mantenere la popolazione attiva è dunque una necessità e non un lusso”.

Le politiche sull’invecchiamento attivo sono decisive per fare fronte ad uno straordinario cambiamento demografico in atto e per favorire un futuro di benessere personale, di inclusione sociale e di nuovo protagonismo per le persone over 65. I cambiamenti demografici stanno modificando in profondità, in modo strutturale, la composizione sociale e certamente avranno un impatto ancora maggiore per il futuro. La popolazione sta invecchiando progressivamente e velocemente a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita e della riduzione della natalità. È necessario prendere atto che dobbiamo misurarci con una società sempre più longeva. La questione demografica impatta sul futuro del Paese, sulla sua sostenibilità sociale ed economica.

L’invecchiamento attivo diventa perciò strategico, dove per invecchiamento attivo sempre l’OMS ha inteso “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano”.
L’aspettativa di vita per chi oggi ha 65 anni mediamente è di altri 20 anni di vita. In molti casi l’allungamento della vita media non ha coinciso con la qualità della stessa, perchè a fronte di una durata della vita media di oltre 80 anni (79,7 per gli uomini- 84,4 per le donne) abbiamo una durata della vita media in salute di 50 anni.
Per queste ragioni, è stato presentato il progetto ‘argento vivo – percorsi di active ageing’, finalizzato alla promozione e alla valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute.
È necessario che una vita più lunga sia vissuta in buona salute e all’insegna della partecipazione sociale e della sicurezza. Nuovi stili di vita e performanti azioni di active ageing designeranno un nuovo processo che si snoderà verso un nuovo concetto dell’invecchiamento. Il tema delle persone anziane e dell’invecchiamento attivo deve dunque essere strettamente connesso, come detto, alle politiche contro la povertà, alle politiche a favore della salute e a nuovi stili di vita più includenti.
Obiettivi di progetto:
– Promuovere la diffusione di stili di vita che favoriscano l’invecchiamento attivo
con particolare riferimento al rapporto con l’alimentazione e con la cultura
nutrizionistica e alla fruizione del tempo libero;
– Valorizzare l’anziano come risorsa sociale per la comunità;
– Rendere quanto più pratica possibile la conoscenza di una cultura alimentare
finalizzata alla buona salute e alla pratica della dieta mediterranea attraverso la
realizzazione di show cooking partecipativi.
– Promuovere azioni di attività ricreative ed aggregative.

Le azioni di progetto:

– INCONTRI SULLA SALUTE E SUL BENESSERE
Si organizzeranno, in modalità partecipata e informale, n. 3 incontri con professionisti della salute e del benessere (psicologi, geriatri, nutrizionisti). Saranno incontri di sostegno, interazione, confronto, analisi ed elaborazione degli aspetti emozionali e gestionali delle persone più anziane. Si promuoverà la nascita di un gruppo di auto mutuo aiuto.
Output dell’azione: la definizione di un camp sull’invecchiamento attivo. Si allestirà un luogo accessibile in cui invitare la cittadinanza a fare indagini diagnostiche di prevenzione: misurazione dei parametri vitali, misurazione della glicemia, visite senologiche, visite neurologiche, altro.

– PASSEGGIATE DI COMUNITÀ
Si individueranno dei luoghi accessibili e percorribili per passeggiate esperienziali di gruppo, con l’aiuto di una guida esperta. Ogni passeggiata sarà occasione di socializzazione e inclusione e terminerà con la visita di una struttura ristorativa che valorizza le produzioni a kilometro zero per una cucina sana ed economica. (n. 3 passeggiate).

– SHOW COOKING
Al termine di ogni passeggiata, il gruppo coinvolto si soffermerà in una struttura ricettiva per essere protagonista di uno show cooking che valorizzi le produzioni agricole dell’area territoriale di riferimento che siano in linea con gli standard di sana alimentazione a cui si ispirerà tutta l’architettura progettuale.

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