News & Salento
“Assemblea dei Sindaci”: la Provincia di Lecce apre ai Comuni
Appuntamento lunedì 30 maggio, alle 11, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini a Lecce, con il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, ed i Sindaci
Appuntamento lunedì 30 maggio, alle 11, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini a Lecce, con il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, ed i Sindaci della provincia per procedere all’insediamento dell’Assemblea dei Sindaci ed alla nomina del suo presidente. “La Provincia di Lecce apre ai Comuni: è mio intendimento insediare celermente l’Assemblea dei Sindaci, organismo previsto dall’articolo 25 dello Statuto della Provincia di Lecce, al fine di rafforzare la collaborazione istituzionale con i Comuni del nostro territorio”, dichiara il presidente Antonio Gabellone.
L’Assemblea dei Sindaci è un organismo che ha funzioni consultive, propositive e di coordinamento delle iniziative e delle attività di interesse generale. In particolare esprime pareri obbligatori ma non vincolanti sulla proposta del bilancio della Provincia, formula proposte non vincolanti ed esprime pareri, se richiesti dal presidente della Provincia, in materie quali la pianificazione territoriale ed ambientale; la difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell’ambiente e prevenzione delle calamità; lo sviluppo economico e pianificazione strategica; la viabilità e trasporto; i servizi sociali, scolastici, sportivi e ricreativi, culturali e turistici. L’Assemblea è composta dai Sindaci dei Comuni del territorio provinciale. Il Sindaco può indicare quale componente dell’Assemblea un suo delegato. I Sindaci o loro delegati, rimangono in carica fino alla scadenza del proprio mandato amministrativo. In caso di Comune commissariato, il commissario prefettizio subentra al Sindaco. L’Assemblea elegge nel proprio seno, scegliendolo fra i Sindaci, il Presidente. Il Presidente è eletto con votazione segreta, a maggioranza assoluta dei componenti, e dura in carica fino alla scadenza del suo mandato amministrativo. L’Assemblea si riunisce validamente con la presenza della maggioranza dei componenti. Le sue decisioni sono validamente assunte con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. I membri dell’Assemblea eleggono l’Ufficio di Presidenza i cui componenti rimangono in carica fino al termine del loro mandato amministrativo. L’Assemblea provvede a sostituire il componente che perde la carica di amministratore pubblico.
Sistema di controlli ambientali
Appuntamento lunedì 30 maggio, alle 10, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini, con il presidente della Provincia Antonio Gabellone ed i sindaci della provincia di Lecce, per dare operatività a quanto stabilito nel Protocollo “Un sistema di controlli ambientali contro il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti”. Le finalità dell’accordo, messo in campo dalla Provincia di Lecce e dai sindaci del territorio, mirano a mettere in moto un’azione comune e coordinata finalizzata ad assicurare un sistema integrato ed efficace di controlli ambientali, da porre in essere su tutto il territorio provinciale, per scongiurare il fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti. In particolare con l’incontro di lunedì prossimo questo protocollo entra nella sua operativa definendo i tempi di attuazione, i criteri per la suddivisione del territorio provinciale in macro-aree d’intervento, la calendarizzazione degli incontri tra i comandanti delle polizie municipali ed il potenziamento delle attività di vigilanza durante la stagione estiva da porre in essere tra il personale della polizia provinciale e quello delle polizie municipali.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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