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Monteroni

“Play and Clip…Rewind” a Monteroni

Si svolgerà venerdì 17 dicembre, a partire dalle 17,30, presso il “Centro per la Legalità” in Piazzale Crocefisso – Via Colonna, la manifestazione “Play and Clip… Rewind”.

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Si svolgerà venerdì 17 dicembre, a partire dalle 17,30, presso il “Centro per la Legalità” in Piazzale Crocefisso – Via Colonna, la manifestazione “Play and Clip… Rewind”. Una serata dedicata all’incontro fra adolescenti, operatori socio-culturali, amministratori locali e responsabili dei servizi sociali e genitori che in misura e con ruoli diversi hanno contribuito al laboratorio estivo di teatro e video e che ora viene rivissuto attraverso la proiezione dei videoclip realizzati dai giovani partecipanti.


Sarà un incontro per continuare a riflettere e discutere insieme ed in maniera costruttiva delle tematiche tipiche dell’adolescenza, sul ruolo degli adulti, sulla comunicazione fra adolescenti, giovani e adulti. I video clip realizzati saranno utilizzati come input per un’attività di focus group.


Proprio l’approccio educativo impiegato nel corso del laboratorio estivo rappresenta l’elemento più importante. Nel lavoro di apprendimento sul teatro e la “ripresa video”, infatti, va sottolineata la metodologia basata sui principi dell’educazione non formale, dove, cioè, non sono previsti momenti di “lezione o formazione frontale”, teorici, ma il tutto si basa sull’interattività. Non è l’argomento, la materia specifica ad essere al centro, ma sono le persone ad avere un ruolo predominante; le nozioni vengono trasmesse sempre attraverso attività creative, giochi di ruolo e, in ogni momento, si fa attenzione agli umori del gruppo facendo si che “il come si sta svolgendo il tutto”, sia più importante del “cosa si stia facendo”.


Per semplificare si può dire che si tratta di un percorso basato sui “processi” più che sui “compiti”. Teatro e ripresa video, ovviamente, hanno rappresentato uno strumento per entrare in relazione col gruppo prima e dare una possibilità di espressione ai ragazzi nel prosieguo. L’attività è stata condotta da Phase 35 per ciò che riguarda il video e da Francesco Perrone per quel che concerne il teatro e sono stati affiancati e supportati in ogni momento e fase del laboratorio da gruppi di animatori, educatori, formatori del settore giovani della società cooperativa sociale L’Arcobaleno di Lecce, che hanno avuto il compito di occuparsi delle dinamiche e dei processi all’interno del gruppo e fra il gruppo e gli operatori stessi.

L’assessore ai Servizi Sociali e Pari Opportunità del Comune di Monteroni, Anna Maria Longo


“L’esperienza positiva del progetto Play&clip,  realizzato in collaborazione con la cooperativa Arcobaleno, ha raggiunto le finalità che tutti speravamo: dare vita a spazi multidimensionali per co-costruire, insieme ai ragazzi del territorio, realtà in cui raccontarsi, esprimersi, conoscersi, sperimentare diversi linguaggi (la musica, il teatro, le riprese video), creare cioè intrecci d’arte, ma anche di storie di vita, di idee, pensieri e desideri. Lo scopo principale è stato quella di avviare una proposta che coinvolgesse i giovani preadolescenti e adolescenti. L’adolescenza è caratterizzata da una molteplicità di cambiamenti su svariati fronti che coinvolgono il giovane e spesso sconvolgono la sua famiglia. L’obiettivo è dunque quello di promuovere processi di crescita fondati sulla reciprocità e sulla partecipazione e il progetto di un territorio i cui componenti più giovani non sono relegati al semplice ruolo di spettatori, ma diventano protagonisti di un vissuto che spesso viene loro precluso. L’Amministrazione e in particolar modo l’Assessorato alle Politiche Sociali intende perseguire tali finalità, per continuare il lavoro iniziato coinvolgendo i giovani in altre iniziative progettuali che comprendono principalmente queste fasce di età”.


Cronaca

Assunzioni fittizie, tre imprenditori nei guai per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Richiesti 1.500 euro per ogni pratica relativa al rilascio del permesso di soggiorno: una volta ottenuta la somma, procedevano all’inoltro al Ministero dell’Interno del cosiddetto “modello informatico” attestante la presunta assunzione lavorativa dei migranti. Giochino ripetuto con 900 extracomunitari e profitti quantificabili in oltre un milione e trecentomila euro. Uno dei cosiddetti imprenditori percepiva anche il reddito di cittadinanza!

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I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, congiuntamente ai finanzieri della Tenenza di Porto Cesareo, all’esito di una complessa attività d’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Lecce, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre persone residenti in provincia, titolari di altrettante imprese operanti nel settore agricolo, edilizio e ristorativo, accusati di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

In particolare si tratta dei titolari rispettivamente di un’azienda agricola di Leverano, un’attività di ristorazione di Monteroni di Lecce e di una ditta edile ancora di Monteroni.

L’inchiesta, avviata nei primi mesi del 2023, ha portato all’acquisizione, anche attraverso l’esecuzione di perquisizioni e l’analisi dei flussi finanziari e bancari, di elementi probatori a carico degli indagati, i quali, a decorrere dall’anno 2020, avrebbero compiuto attività dirette a favorire l’immigrazione clandestina per la permanenza nel territorio dello Stato di oltre 900 extracomunitari, eludendo le disposizioni normative imposte dal “Decreto Flussi”, attraverso la falsificazione di atti e documenti attestanti fittizie assunzioni.

Secondo le indagini dei finanzieri e dei carabinieri salentini, gli imprenditori avrebbero avanzato richieste di € 1.500 per ogni pratica relativa al rilascio del permesso di soggiorno, i quali una volta ottenuta la citata somma, procedevano all’inoltro al Ministero dell’Interno del cosiddetto “modello informatico” attestante la presunta assunzione lavorativa dei migranti.

L’illecita attività avrebbe permesso al sodalizio criminoso di ottenere indebiti profitti quantificabili in oltre un milione e trecentomila euro.

In sede d’indagine è stato inoltre accertato che uno degli arrestati, sebbene formalmente interessato dall’esercizio di un’attività imprenditoriale, avrebbe fraudolentemente richiesto ed ottenuto anche il reddito di cittadinanza, beneficiando di un contributo sociale ammontante a circa 20 mila euro.

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Alessano

Le Medaglie della Memoria

Consegnate 28 medaglie d’onore conferite alla memoria di cittadini salentini deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra

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L’appuntamento annuale con la Giornata della Memoria, promosso dalla Prefettura di Lecce in collaborazione con i componenti del Comitato Provinciale di Valorizzazione della Cultura della Repubblica, ha costituito l’occasione per una riflessione corale sul tema della Shoah, oltre che momento di riconoscimento e gratitudine da parte dello Stato per il sacrificio sofferto da tanti cittadini italiani negli anni della Seconda Guerra Mondiale.

All’evento hanno preso parte numerose autorità, tra cui la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, il vice presidente della Provincia Antonio Leo, nonché i vertici della Magistratura e delle Forze dell’Ordine e diversi amministratori locali.

Nel corso della manifestazione, si è proceduto alla consegna di 28 medaglie d’onore conferite alla memoria di cittadini salentini deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.

Il prefetto Luca Rotondi ha ricordato come la Giornata della Memoria costituisca «un momento ineludibile di incontro con la Storia, di commozione nel ricordo di oltre 6 milioni di vittime di una atroce barbarie e, al contempo, un’importante affermazione di riconoscimento tributato dallo Stato ai sopravvissuti e ai loro familiari» e, riprendendo le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha auspicato che le conquiste della pace e delle libertà democratiche vengano «salvaguardate di fronte a risorgenti tentazioni di risolvere le controversie attraverso il ricorso alla guerra, alla violenza, alla sopraffazione».

 LE MEDAGLIE CONFERITE

PASQUALINO BRIGANTE PATU’
AMEDEO BRIGANTE PATU’
ANGELO CASSIANO PATU’
COSIMO COLELLA MORCIANO DI LEUCA
COSIMO DAMIANO CONDO’ MONTERONI DI LECCE
FRANCESCO DE MARCO ALESSANO
CARMINE DE MICHELI PATU’
ARCANGELO DE SALVO PATU’
VITO DE SOLDA PATU’
ENRICO DI LAURO LECCE
FRANCESCO IMBRIANI CAVALLINO
SALVATORE LISI  LECCE
PIETRO MANDORINO NARDO’
GIUSEPPE MARINO PATU’
ANGELO MELCARNE PATU’
MICHELE MILO PATU’
ANTONIO PALADINI MONTERONI DI LECCE
ANTONIO PATI MONTERONI DI LECCE
EUGENIO PATI MONTERONI DI LECCE
COSIMO DAMIANO PRETE NARDO’
ROCCO PRIMOCERI MONTEFALCONE DI VAL FORTORE
ANTONIO QUARTA MONTERONI DI LECCE
FRANCESCO COSIMO QUARTA MONTERONI DI LECCE
ANGELO RENNA MORCIANO DI LEUCA
GINO RIZZO MONTERONI DI LECCE
ARMANDO GIUSEPPE ROLLO COPERTINO
ALESSANDRO ROSAFIO LECCE
CANDIDO SPEDICATO LEQUILE
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Copertino

Follie di fine anno

Ustioni, traumi, ferite all’occhio e, in un caso, addirittura il tronco dei genitali. Ha ancora un senso la tradizione dei botti di fine anno?

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Nonostante una campagna di prevenzione mirata e le tante ordinanze sindacali atte a vietare lo scoppio di botti e petardi è davvero un bollettino di guerra quello del giorno dopo la notte di San Silvestro.

Ecco, ad ora, il resoconto dei feriti dallo scoppio di petardi a Lecce e provincia.

Surbo – Trentenne ferito alla testa. Lo stesso è stato dimesso con terapia domiciliare.

Monteroni – Altro trentenne ferito alla testa da un petardo. Lo stesso è stato dimesso con terapia domiciliare.

Squinzano – Uomo di 47 anni con ferite alla gamba sinistra. Ha subito anche un intervento alla mano destra. Dimesso con prognosi di 20 giorni.

Copertino – 43enne con trauma alla mano sinistra, al polso destro e al torace. Attualmente è ricoverato presso il reparto di Ortopedia del predetto ospedale con prognosi di 25 giorni.
Un uomo di 22 anni, Sempre a Copertino è
stato  ricoverato al “Vito Fazzi”: gli è stato riscontrato grave trauma da scoppio di petardo che interessa entrambe le gambe, il polso sinistro e gli ha provocato un trauma cranico, trauma facciale e il tronco dei genitali.

Gallipoli – Un uomo di 47 anni con ustioni all’addome e ad entrambe le cosce; prognosi di 20 giorni.
Sempre a Gallipoli un ventenne con ferite all’occhio sinistro è stato già dimesso.

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