News & Salento
Calcio, serie A: il Bari fa la festa al Lecce
Epifania amara per i giallorossi, sconfitti nell’attesissimo derby del “Via del Mare”: decide il sinistro vincente di Okaka al 78′, finisce 1 a 0 per i baresi.
Il delitto perfetto. Lo firma Stefano Okaka. Nel giorno più importante, nel modo più spietato e decisivo che ci sia. Catapultato a tempo di record da Roma alla Puglia, chiamato a indossare il biancorosso (in prestito) sino a fine stagione, l’attaccante 21enne si traveste subito da idolo e irrompe nei cuori dei suoi nuovi supporters. Con un gol pesantissimo, sia in chiave classifica che in chiave morale. Okaka, naturalizzato italiano da genitori nigeriani, si prende lo sfizio di decidere l’attesissimo derby pugliese, ammutolendo l’intero “Via del Mare” al minuto 78′.
Entrato al 51′, l’ex romanista ci mette nemmeno mezz’ora a ripagare chi, a Bari, ha creduto in lui, portandolo alla corte di Ventura nella giornata di mercoledì. Controllo col destro per aggirare il difensore e sinistro all’angolino che non lascia scampo a Rosati: frazioni di secondo che racchiudono gli attimi in cui s’è decisa la sfida pugliese, fattasi attendere in massima serie per ben 10 anni. Lacrime e dolori per il Lecce, sconfitto nella sfida che non vorresti mai perdere: per i salentini è il terzo derby casalingo perso consecutivamente. La classifica ora non promette nulla di buono, in attesa di far visita alla Lazio prima del giro di boa.
Il Lecce paga un secondo tempo giocato troppo sotto tono, in cui le occasioni pericolose non sono arrivate nemmeno durante l’assalto finale, quando le sostituzioni hanno fatto sorgere non pochi interrogativi: perchè togliere tutti i “peperini” (Piatti, Chevanton e Munari) in favore di gente più statica (Vives, Corvia e Grossmuller)? Non avrebbe demeritato il Lecce del primo tempo, non certo sfavillante ma capace di tenere sempre a bada l’innocuo Bari e a spaventarlo in diverse occasioni. Come sulla spizzata di Fabiano (gran riflesso di Gillet), il contropiede fallito da Chevanton e l’assolo sfortunato di Piatti.
A dieci minuti dalla fine, per i padroni di casa, l’epilogo più amaro possibile: l’assist di Gazzi, esalta Okaka, che manda in visibilio i 1700 tifosi biancorossi giunti in Salento. Per il Bari, in serie A, si tratta del gol numero mille, ma anche della prima vittoria esterna in questa stagione. E pensare che il successo mancava dal 26 settembre scorso: arriva nel giorno più atteso, nella sfida in cui il Lecce resta a secco, in casa, per la prima volta in questo campionato.
Giorgio Coluccia
I risultati della 18^ giornata:
Bologna-Fiorentina 1-1
Brescia-Cesena 1-2
Cagliari-Milan 0-1
Genoa-Lazio 0-0
Inter-Napoli (ore 20.45)
Juventus-Parma 1-4
Lecce-Bari 0-1
Palermo-Sampdoria 3-0
Roma-Catania 4-2
Udinese-Chievo 2-0
Classifica: Milan 39, Lazio 34, Napoli 33, Roma 32, Juve 31, Palermo 30, Udinese 26, Inter e Samp 23, Genoa e Parma 22, Chievo e Catania 21, Cagliari e Fiorentina 20, Bologna e Cesena 18, Brescia e Lecce 15, Bari 14.
* Bologna penalizzato di un punto
** Inter due partite in meno
*** Fiorentina, Cesena, Sampdoria, Genoa una partita in meno
Il programma della 19^ giornata, domenica 9 gennaio, ore 15:
Bari-Bologna
Catania-Inter
Cesena-Genoa
Chievo-Palermo
Fiorentina-Brescia
Lazio-Lecce
Milan-Udinese
Napoli-Juventus (ore 20,45)
Parma-Cagliari
Sampdoria-Roma (ore 12,30)
Attualità
C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia
Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.
Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.
Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.
Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.
Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.
Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.
La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.
A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?
La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
– Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
– La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
– Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”. Costo € 16.863,37.
Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?
Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?
Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?
Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…
Lista Civica, Adesso Specchia, Biasco Francesco
Cronaca
Tagliola autovelox, multato perché supera il limite di 1 Km
La sicurezza stradale e il rispetto del Codice della strada vengono prima di tutto, però…anche se la Cassazione con ordinanza 3698/2019 ha stabilito niente multa per chi sgarra di poco…..
Autovelox spietato, multato per un km oltre il limite di velocità sulla Gallipoli-Lecce. La Cassazione: “Non deve pagare nessuna multa chi sgarra di poco”
Chiunque abbia preso una multa per eccesso di velocità sa, se si è avventurato nella lettura del verbale, che dalla velocità rilevata dall’apparecchiatura (autovelox, telelaser, tutor) bisogna sottrarre il 5% con un minimo di 5 km/h.
Se dopo aver effettuato questa operazione il risultato sarà superiore al limite, scatta la multa.
Altrimenti, l’automobilista è salvo. È la famosa tolleranza, prevista dall’articolo 345 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada, dove si legge: “È disposto che per gli accertamenti della velocità, qualunque sia l’apparecchiatura utilizzata, al valore rilevato sia applicata una riduzione pari al 5% con un minimo di 5 km/h”.
Nella pratica, una rilevazione di 76 km/h diventa, ai fini dell’eventuale violazione e delle relative sanzioni, 71 km/h (-5 km/h).
Storicamente, le misurazioni sono effettuate all’unità di km/h.
Il bisogno di soldi – pardon, la sicurezza stradale e l’evoluzione tecnologica – stanno però imponendo misurazioni più raffinate.
Insomma, come nelle competizioni automobilistiche si viaggia sul filo dei millesimi, nei controlli della velocità si è passati a considerare i decimali.
È quello che fa, per esempio, a Gallipoli, il Velomatic 512D, che controlla la velocità media dei veicoli che transitano sul tratto della S.S. 101 (superstrada Gallipoli – Lecce) in direzione Lecce al km 35+500, il principale asse stradale che collega la provincia di Lecce con il sud Salento. Siamo solo a pochi kilometri da Gallipoli, sulla superstrada a due carreggiate con due corsie per senso di marcia.
Ebbene, questo famigerato apparecchio ha “multato” un cittadino perché “eccedeva di km/h 0,1 il limite imposto” di 70 km/h.
Dunque, la tagliola è scattata per appena 1 decimi di chilometro all’ora in più.
Verbale, inoltre, notificato a distanza di oltre sette mesi (sic !!!) e quindi prescritto.
La sicurezza stradale e il rispetto del Codice della strada vengono prima di tutto, però… va ricordato anche che la Cassazione, con ordinanza 3698/2019, ha stabilito niente multa per chi sgarra di poco.
Quindi, nessuna sanzione per chi guidava ma, che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la dice ancora tutta su quanto continuino ad essere fallaci i sistemi di rilevazione elettronica delle infrazioni, nonostante i progressi della tecnica.
Insomma, un motivo in più per continuare nella lotta contro l’abuso che si fa di questo tipo di accertamenti, tra la risata che inevitabilmente ingenera la notizia e la miriade di ricorsi che continuiamo a predisporre contro le rilevazioni effettuate con queste macchinette infernali.
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