News & Salento
Calcio, serie A: la Befana porta il derby a Lecce
Dopo tante parole, finalmente si gioca l’attesissimo derby di Puglia: fischio d’inizio alle ore 15 di giovedì 6 gennaio. Al “Via del Mare” ci saranno più di 16 mila spettatori.
Una partita da vincere. Una partita che può dare un senso alla stagione. Si alzi il sipario, c’è Lecce-Bari. E’ il derby pugliese, è “la” partita. Rivalità profonde, nemici dichiarati, in palio tre punti pesantissimi. A far da cornice lo spettacolo nello spettacolo, il colore delle curve e il calore della gente. Per chi questa sfida la attende da tempo, ed ora si ripropone sul palcoscenico blasonato della serie A dopo ben 10 anni d’assenza. Rigorosamente con il pubblico, a porte aperte dopo che inizialmente erano state chiuse. S’è parlato tanto, ora s’attende solo l’esito del campo. Un verdetto che, c’è da giurarci, lascerà il segno sulle rispettive stagioni. O in un verso o nell’altro.
Al “Via del Mare”, in un contesto super blindato per il rischio disordini (schierati mille agenti e almeno 250 stewart), ci saranno più di 16 mila spettatori, fra cui 1.700 tifosi ospiti, che saranno scortati sin dalla partenza e destinati all’intera Curva Sud, settore loro conferito. A colpi di sfottò, cori e coreografie, prima del minuto di silenzio dedicato a Bearzot e al militare Miotto, ci sarà il tanto atteso fischio d’inizio. Giallorossi contro biancorossi, De Canio riceve il collega Ventura, ma sarà costretto a sfidarlo dalla tribuna a causa d’un turno di squalifica da scontare proprio nel giorno più atteso (al suo posto il vice Rizzo). Invece, per il tecnico barese, tanti infortunati e una vigilia ricca di incognite, in cui la nota più lieta è stato l’arrivo di Okaka, che però almeno inizialmente s’accomoderà in panchina. Fra i padroni di casa, ballottaggio come esterno destro basso fra Donati e il neoarrivato Tomovic, mentre in attacco, al posto dell’infortunato Di Michele, dovrebbe esserci Chevanton, chiamato a mandare in visibilio i suoi tifosi nel giorno che da tanto attendono.
Le probabili formazioni:
Lecce: Rosati, Donati, Gustavo, Fabiano, Brivio, Munari, Giacomazzi, Vives, Mesbah, Piatti, Chevanton, Ofere. All.: De Canio
Bari: Gillet, A. Masiello, Belmonte, Glik, Raggi, Alvarez, Donati, Gazzi, Rivas, Kutuzov, Caputo. All.: Ventura
Arbitro: Tagliavento di Terni
Giorgio Coluccia
Brescia-Cesena
Cagliari-Milan
Genoa-Lazio
Inter-Napoli (ore 20,45)
Juventus-Parma (ore 12,30)
Lecce-Bari (a porte chiuse)
Palermo-Sampdoria
Roma-Catania
Udinese-Chievo
Classifica: Milan 36; Lazio, Napoli 33; Juventus 31; Roma 29; Palermo 27; Sampdoria, Inter, Udinese 23; Chievo, Catania, Genoa 21; Cagliari, Bologna 20; Fiorentina, Parma 19; Lecce, Brescia, Cesena 15; Bari 11.
* Bologna penalizzato di un punto
** Inter due partite in meno
*** Fiorentina, Cesena, Sampdoria, Genoa una partita in meno
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Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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