News & Salento
Eva tenta una traversata a nuoto da Otranto a Vlore, in Albania
Eva fa parte dell’elenco di Justice Rapid Response, nel tempo libero si dedica al nuoto. Ha nuotato due volte consecutive sul fiume Derwent, per un totale di 75 km in due giorni
Eva Buzo. Traversata a nuoto Otranto-Vlore.
Dal 20 al 30 giugno 2023, in data da definirsi in base alle condizioni meteo-marine, Eva Buzo, la leggenda del nuoto ultra-maratona, si cimenterà nella traversata Otranto/Vlore.
Eva Buzo è il direttore esecutivo di VAI ( Victim Advocates International), un avvocato che tutela i diritti umani con esperienza di lavoro con vittime in Africa orientale, Asia meridionale e Australia. Ha all’attivo collaborazioni con organizzazioni tra cui World Vision, Save the Children e BRAC.
Ha conseguito un MA presso l’Università di Amburgo e un JD presso l’Australian National University. Sta completando il dottorato in giurisprudenza presso la Queensland University of Technology sulla rappresentanza delle vittime nei meccanismi di responsabilità internazionale.
Eva fa parte dell’elenco di Justice Rapid Response come esperta di indagini penali internazionali, esercita anche presso il NSW Bar ed è membro di Black Chambers.
Non è la prima impresa della “nuotatrice per passione”, come si definisce lei.
Nel marzo 2022, ha nuotato due volte consecutive sul fiume Derwent, per un totale di 75 km in due giorni. Il 13 luglio 2022 la Buzo ha attraversato a nuoto il lago di Ginevra, da Chateau Chillon a Bains des Pâquis, percorrendo 69 km. Pochissime persone si sono cimentate in questa avventura.
Il Sindaco di Otranto e alcuni assessori e consiglieri hanno questa mattina salutato Eva nella sede municipale.
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Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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