News & Salento
Evitato disastro ambientale
Comunicato del presidente della Provincia, Antonio Gabellone, e del sindaco di Vernole, Mario mangione: “Rischio ambientale evitato, nelle acque di San Cataldo, dove l’azione
Comunicato del presidente della Provincia, Antonio Gabellone, e del sindaco di Vernole, Mario mangione: “Rischio ambientale evitato, nelle acque di San Cataldo, dove l’azione congiunta delle istituzioni, della Prefettura, della Provincia di Lecce, della Capitaneria di Porto di Gallipoli e di Otranto e del Comune di Vernole ha consentito d evitare lo sversamento in mare di ben 1500 litri di gasolio, contenuti nei serbatoi dello yacht incagliatosi nelle acque di San Cataldo di Vernole. Un eventuale sversamento in mare del carico di gasolio – per comprendere l’entità del danno – avrebbe causato una chiazza di benzina in mare di almeno 2 chilometri quadrati. Il natante, si ricorderà, si è arenato e pericolosamente piegato su un lato sabato, dopo aver trasportato degli immigrati sulle coste del Salento. Mobilitate le diverse istituzioni competenti, si è tenuto un incontro presso la Procura della Repubblica, coordinata dal Pubblico Ministero Nicola D’Amato, con i rappresentanti del Comune, della Provincia, delle capitanerie e della Prefettura. Grazie alla collaborazione della Capitaneria di Porto di Gallipoli guidata da Giovanni Scattola, coadiuvata anche dall’intervento dei colleghi di Otranto guidati da Donato Ostuni e dall’equipaggio presente a San Cataldo, con una speciale pompa ispiratrice si è completato nel corso di tutta la giornata il prelevamento totale della benzina presente nei serbatoi dello yacht, che adesso è inoffensivo e sgombro sempre incagliato negli scogli della marina. Il natante, nel frattempo posto sotto sequestro da parte dell’autorità giudiziaria, sarà rimosso in un secondo momento, con l’intervento ancora una volta congiunto delle istituzioni interessate”. Gabellone e Mangione tengono a ringraziare “tutte le istituzioni coinvolte nell’operazione, tempestiva e immediata, tanto da salvare ancora una volta il mare di San Cataldo da un inquinamento ambientale che avrebbe affossato del tutto l’economia turistica della marina, proprio nel suo momento più importante, nel cuore della stagione estiva”.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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